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Lavorano in 10 nonostante gli ammortizzatori sociali, due denunce

Importante operazione conclusa dalla Guardia di Finanza di Prato a tutela della spesa pubblica nazionale, sostenuta sotto forma di Fondo di Integrazione Salariale (F.I.S.), un ammortizzatore sociale - previsto sin dal 2016 - che consiste in una prestazione economica, erogata dall'INPS a favore di determinate categorie economiche, volta a fornire sostegno al reddito in caso di sospensione o riduzione dell’attività lavorativa.

L’attenzione dei militari del Nucleo di Polizia economico-finanziaria di Prato si è concentrata nei confronti di un “centro elaborazione dati” cittadino, i cui responsabili - attestando la sospensione dell’attività lavorativa nella prima fase della grave emergenza epidemiologica - hanno richiesto l’accesso al Fondo per i propri dipendenti, generando in tal modo un credito di imposta - pari alle integrazioni previste ed anticipate ai lavoratori - da utilizzare in compensazione di pregressi debiti maturati verso gli enti previdenziali.

Tuttavia, dalle indagini è emerso che, in realtà, nel periodo coperto dall’intervento del Fondo, ben dieci dipendenti dello studio hanno normalmente continuato a prestare la propria attività lavorativa, in ufficio o da casa, ricevendo la normale retribuzione sebbene nella loro busta paga risultasse un importo ridotto.

Determinante, per il buon esito delle investigazioni, il puntuale esame della documentazione contabile e di migliaia di email ed altre comunicazioni scambiate in seno all’azienda, il ricorso a sopralluoghi ed appostamenti ad hoc nonché l’esame dei tabulati telefonici attraverso i quali è stato possibile - giorno per giorno - geolocalizzare gli spostamenti fisici del personale dipendente.

I due soci dello studio, uno dei quali amministratore unico, sono stati denunziati alla locale Procura della Repubblica per il reato di “indebita percezione di erogazioni a danno dello Stato”.

L’operazione posta in essere testimonia la costante attenzione della Guardia di Finanza per la prevenzione ed il contrasto di fenomeni illeciti che, soprattutto in questa fase emergenziale, minano la corretta distribuzione delle risorse pubbliche alle aziende ed ai cittadini.

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