Giorno della Memoria 2021, incontri online con i ragazzi delle terze medie per non dimenticare
Anche in tempo di pandemia il Comune di Montemurlo non rinuncia alla celebrazione del Giorno della Memoria, istituito con legge dello Stato ogni 27 gennaio, data dell'abbattimento dei cancelli di Auschwitz. Una data per ricordare la Shoah (sterminio del popolo ebraico), le leggi razziali, la persecuzione italiana dei cittadini ebrei, gli italiani che hanno subìto la deportazione, la prigionia, la morte, nonché coloro che, anche in campi e schieramenti diversi, si sono opposti al progetto di sterminio, ed a rischio della propria vita hanno salvato altre vite e protetto i perseguitati. Quest'anno le iniziative, promosse dalla presidente del consiglio comunale di Montemurlo, Federica Palanghi e dall'assessore alle politiche della memoria, Valentina Vespi, hanno previsto una serie di incontri e testimonianze che, a causa della pandemia in corso, si svolgeranno a distanza.
«Quest'anno la pandemia ha limitato le iniziative per il Giorno della Memoria, ma anche dal punto di vista istituzionale non siamo voluti mancare a questo appuntamento. - spiega la presidente del consiglio comunale di Montemurlo, Federica Palanghi – Abbiamo organizzato incontri destinati agli studenti ma non abbiamo voluto rinunciare neppure al consiglio comunale straordinario e congiunto con tutti i Comuni della provincia, al quale saranno chiamati a partecipare il Museo della Deportazione di Prato, la Fondazione Cdse, Aned, Anpi, la Comunità ebraica e la Regione Toscana con la consigliera Ilaria Bugetti. Seppur distanti il nostro obbiettivo è celebrare insieme il Giorno della Memoria»
Ancora una volta gli incontri dedicati alla conoscenza e alla consapevolezza della persecuzione e dello sterminio sono rivolti principalmente agli studenti delle scuole del territorio. È partito a dicembre il ciclo d'incontri i formativi online con le classi terze della scuola media “Salvemini – La Pira” di Montemurlo, realizzato dal Comune in collaborazione con il Museo e Centro di documentazione della Deportazione e Resistenza di Prato. I primi tre incontri hanno affrontato il contesto storico (Giorno della memoria, il sistema dei campi di concentramento delle SS, le categorie dei deportati, annientamento attraverso il lavoro), le “altre deportazioni” (politici, rom e sinti, omosessuali, disabili), il tema della Shoah (persecuzione e sterminio della popolazione ebraica europea). Giovedì 28 gennaio la rassegna prosegue con l'incontro, seppur a distanza, con le sorelle Andra e Tatiana Bucci, testimoni della Shoa e le più piccole deportate nei campi di sterminio ancora viventi. Il prossimo 4 febbraio in classe arriveranno Alessandra Martini e Mario De Simone, che racconteranno rispettivamente la storia di Marcello Martini, cittadino onorario di Montemurlo scomparso nel 2019 e il più giovane deportato politico nei campi di sterminio (appena 14 anni) e Sergio De Simone, il cuginetto delle sorelle Bucci, deportato e condotto ad Auschwitz. De Simone in particolare fu l’unico italiano tra i venti bambini di varia nazionalità selezionati come cavie umane per esperimenti medici compiuti dal dottor Kurt Heissmeyer. Le iniziative proseguono mercoledì 27 gennaio alle ore 17 per un consiglio comunale online in seduta straordinaria e solenne in occasione del “Giorno della Memoria”. La seduta potrà essere seguita in diretta streaming collegandosi al link che sarà pubblicato sul sito del Comune di Montemurlo.
Vista anche la situazione emergenziale, le iniziative del Giorno della Memoria proseguiranno in presenza tra marzo-aprile, sempre tenendo conto dell'andamento dei contagi. Gli studenti del liceo artistico “Umberto Brunelleschi” di Montemurlo, in collaborazione con il Comune di Prato e il Teatro Metropopolare, saranno coinvolti in una performance itinerante ed esperenziale alla scoperta dei luoghi della deportazione pratese del marzo 1944.
Infine, grazie al contributo della sezione soci di Unicoop Firenze, gli studenti della scuola media “Salvemini – La Pira” riceveranno nelle prossime settimane una copia del libro "La storia di Sergio" (Rizzoli), che racconta la storia del piccolo Sergio De Simone, vittima non solo della deportazione ma anche cavia umana per esperimenti medici compiuti dal dottor Kurt Heissmeyer. Lo scorso anno il Comune di Montemurlo ha dedicato al piccolo Sergio il giardino della scuola dell'infanzia di Oste “Ilaria Alpi”.
Fonte: Comune di Montemurlo - Ufficio Stampa