E' morto il Prof. Pierluigi Rossi Ferrini, ematologo di fama internazionale
E’ morto oggi Pierluigi Rossi Ferrini, ematologo di fama internazionale. Il decesso è avvenuto nella sua abitazione questo pomeriggio. Aveva 91 anni. E’ stato uno dei fondatori dell’ematologia moderna e, tra i suoi numerosi incarichi, è stato Consigliere e Vice Presidente di Fondazione CR Firenze.
Pierluigi Rossi Ferrini, una vita trascorsa con il sorriso a fianco dei malati
Pierluigi Rossi Ferrini è nato a Sarteano (Siena) nel 1930. Sposato, tre figli, laureato in medicina col massimo dei voti e la lode, nel 1954 ha iniziato subito la carriera universitaria diventando, nel 1970, primario di ematologia (era il più giovane d’Italia) dell’arcispedale di Santa Maria Nuova e raggiungendo il culmine della carriera accademica con la nomina di professore ordinario di ematologia all’Università di Firenze e direttore della relativa Scuola di specializzazione. E’ stato presidente della Società italiana di ematologia, tra le più antiche e prestigiose società al mondo del settore, e si è sempre occupato attivamente anche del volontariato in campo sanitario. Ha portato a Firenze le prime terapie efficaci per la cura delle leucemie, dei linfomi e delle malattie emorragiche. Nel 1970 ha organizzato una vacanza al mare per 80 bambini emofilici al fine di dimostrare che, con le cure adeguate, anche loro possono avere una vita normale. Per molti anni è stato presidente di AIL Firenze (Associazione Italiana contro le Leucemie) ed era ancora consigliere di AIL nazionale. E’ stato presidente del Comitato scientifico della biobanca Leonardo da Vinci di Fiorgen che ha sede presso il Polo scientifico universitario di Sesto Fiorentino. E’ stato Socio, membro del Comitato di Indirizzo, Consigliere di Amministrazione e, dal 2013 al 2016, è stato Vice Presidente di Fondazione CR Firenze.
Il Presidente di Fondazione CR Firenze Luigi Salvadori: "Innamorato dei suoi malati e grande sostenitore dei giovani ricercatori"
‘’Abbiamo perso un grande luminare, ma soprattutto una persona innamorata della vita e della sua professione’’. Così il Presidente di Fondazione CR Firenze Luigi Salvadori ricorda il professore Pierluigi Rossi Ferrini, scomparso oggi. ‘’Abbiamo sempre ammirato – ha aggiunto – la sua straordinaria umiltà, nonostante sia stato tra le figure più autorevoli nel suo campo. Ha dato un determinante contributo in tanti progetti della nostra Fondazione, a cominciare dalla collaborazione con la Fondazione Airc e ai tanti progetti sulla ricerca scientifica e medica’’.
‘’Ci ha sempre colpito – ha aggiunto - la sua attenzione verso i suoi pazienti e, soprattutto, verso i giovani per i quali abbiamo sviluppato assieme numerosi programmi per valorizzarne i talenti e dare loro possibilità di carriere. Con la sua grande umanità è stato un punto di riferimento per tutta la struttura e per il nostro personale al quale non risparmiava consigli e suggerimenti che tutti noi abbiamo sempre accolto con grande gratitudine’’.
‘’Il caro professore – ha concluso Salvadori – e per me anche un carissimo amico, è stato anche un maestro di vita di grande cultura, che aveva uno spiccato senso dell’ironia con cui alleggeriva dotte dissertazioni di ambito medico. Ci stringiamo con tanto affetto attorno alla famiglia ed in particolare a suo figlio Francesco, nostro Consigliere di amministrazione’’.
Il cordoglio dall'Università
«L'Università di Firenze piange l'illustre Maestro di medicina, l'ematologo di fama internazionale, il magnifico formatore di generazioni di ematologi - questo il messaggio di cordoglio del rettore Luigi Dei per la scomparsa di Pier Luigi Rossi Ferrini -. Porgiamo il nostro ultimo saluto a un professore universitario di straordinaria caratura, ma anche a un uomo che ha dedicato l'intera sua esistenza alla cura di una malattia che nell'immaginario collettivo era vissuta come ineluttabile male e che invece, grazie alla scienza di Pier Luigi, si è gradualmente trasformata in patologia da affrontare con le più avanzate terapie e, in una percentuale vieppiù crescente negli anni,sconfiggere.
Ieri "trafitto da un raggio di sole" il professore ci ha lasciato ed è scesa "la sera", ma non è stato "subito": una lunga vita si era consumata instancabilmente onorando appieno il giuramento di Ippocrate».
Nato a Sarteano (Siena) nel 1930, Pier Luigi Rossi Ferrini nel 1954 ha iniziato la carriera universitaria diventando, nel 1970, primario di ematologia dell’arcispedale di Santa Maria Nuova. È stato ordinario di Ematologia dal 1987 al 2002 e direttore della relativa Scuola di specializzazione.
Presidente della Società italiana di ematologia, si è occupato attivamente del volontariato in campo sanitario. Personalità di fama internazionale, ha portato a Firenze le prime terapie efficaci per la cura delle leucemie, dei linfomi e delle malattie emorragiche. È stato tra i fondatori della Società Italiana di Ematologia Sperimentale e ha creato il Centro Trapianti di midollo osseo alla fine degli anni '80. Per molti anni è stato presidente dell’Associazione Italiana contro le Leucemie (AIL) Firenze. Lo stesso ruolo ha rivestito nel Comitato scientifico della biobanca Leonardo da Vinci della Fondazione Fiorgen. Socio della Fondazione CR Firenze, è stato membro del Comitato di indirizzo, consigliere di amministrazione e, dal 2013 al 2016, vicepresidente. Nel 2004 ha ricevuto dall’Ateneo il titolo di professore onorario in Malattie del sangue.
La sua attività di ricerca ha spaziato in tutti i diversi campi dell'ematologia clinica con un occhio sempre attento e curioso all'ematologia sperimentale, come testimoniano le personali ricerche, inizialmente focalizzate sui processi della coagulazione del sangue fino alla biologia delle leucemie e dei linfomi. Didatta di eccezionali capacità, ha affascinato generazioni di studenti con lezioni nelle quali mescolava le più recenti acquisizioni con le esperienze personali.
Il cordoglio per Pier Luigi Rossi Ferrini da parte del sindaco Nardella
“Ci ha lasciato il professor Pier Luigi Rossi Ferrini, ematologo di fama internazionale. Piangiamo un punto di riferimento per il mondo della medicina e una persona sensibile e competente che ha dato tanto alla nostra Firenze”. Lo afferma il sindaco Dario Nardella, appresa la notizia della morte del professore fiorentino.
“A noi e alla città - aggiunge il sindaco - mancheranno la sua intelligenza, la sua straordinaria bravura e la passione che ha sempre riservato alla ricerca e al suo lavoro, soprattutto nei confronti dei bambini e dei giovani malati. Alla famiglia giungano le condoglianze mie personali e dell’amministrazione”.
Fonte: Ufficio Stampa