Lavoro, le strategie della Toscana per superare la crisi causata dal Covid-19
Le strategie della Regione Toscana per la gestione della crisi economica conseguente alla pandemia Covid-19 sono state illustrate, questo pomeriggio, dall’assessore al lavoro Alessandra Nardini, nella seconda commissione, presieduta da Ilaria Bugetti (Pd).
“Il lavoro è un tema caldo - ha esordito l’assessore Nardini - perchè nonostante il blocco dei licenziamenti, il mercato si è fermato a causa degli effetti della pandemia. Irpet ci dice che i territori più colpiti sono quelli a vocazione terziaria e turistica, in particolare quelli della costa che hanno occupazione a termine e stagionale”. Nardini ha ricordato che “l’impegno profuso dalla Regione è stato quello della cassa integrazione in deroga (Cig) che tra febbraio e luglio 2020 è stata gestita direttamente dalla direzione lavoro della Regione Toscana (per le prime nove settimane) con il supporto di Arti”, che “solo nelle prime due settimane sono pervenute 24mila domande” e che “le domande inviate dalle imprese sono state 43mila579 per un totale di 21milioni 949 mila ore di cig richieste”. Sul territorio regionale il flusso delle domande inviate on line presenta una concentrazione più elevata in corrispondenza del capoluogo Toscano: per la provincia di Firenze, si registra infatti il maggior numero di richieste (26,4%), a seguire Lucca (11,0%), Pisa (10,3%) e Livorno (8.9%). Inoltre, le domande inviate dalle aziende aventi Unità produttive in Toscana provengono per il 29,3 per cento dal settore del commercio all'ingrosso e al dettaglio, per circa il 26,4 per cento dalle attività dei servizi di alloggio e ristorazione, l'11 per cento per le attività professionali. Sui lavoratori interessati alla richiesta di cig si ricorda che “per oltre la metà hanno la qualifica di operaio (54,2%), mentre per il 37,9% sono impiegati, gli apprendisti sono il 7,6% e solo lo 0,3% riguarda i quadri”. Sul numero di lavoratori coinvolti Nardini ha parlato di “oltre 111mila domande con il 59 per cento di donne”.
L'assessore si è soffermato, poi, sull’impegno straordinario della Regione Toscana che ha istituito una task force di “100 operatori solo per istruire queste pratiche di cig in deroga e per supporto alle aziende”.
Sui centri per l’Impiego della Regione Toscana Nardini ha detto che “anche nel periodo di maggiore emergenza hanno saputo riorganizzarsi introducendo nuove modalità di erogazione delle prestazioni continuando ad assicurare a distanza e gratuitamente i propri servizi, affiancando imprese e cittadini con 35mila colloqui di orientamento realizzati e 20mila contatti di imprese al Contact Center nel primo semestre 2020”. Inoltre, è stata attivata la piattaforma per l’incontro domanda offerta lavoro ed è proseguita senza interruzioni anche l’opportunità per i soggetti disoccupati privi di sostegno al reddito di aderire al Piano Integrato per l’Occupazione (fase due). Un altro strumento che è stato attivato durante il periodo emergenziale per favorire il potenziamento delle opportunità di inserimento lavorativo per i soggetti con deboli capacità competitive sul mercato del lavoro è quello degli incentivi per l’occupazione destinato ad imprese/datori di lavoro privati, a fronte dell’assunzione/stabilizzazione a tempo indeterminato e determinato di almeno 12 mesi di alcune specifiche categorie di lavoratori come i licenziati, donne over 30, soggetti over 55, disabili, soggetti svantaggiati, giovani laureati nel corso del 2020, con risorse stanziate pari a circa 5,6milioni di euro .
Infine, l’assessore ha ribadito che “le linee di intervento sulle quali la Regione punterà nei prossimi anni anche grazie alle risorse del PNRR e del POR FSE 2021-2027, si focalizzeranno sul rafforzamento delle politiche attive, anche attraverso il potenziamento della rete regionale dei Centri per l’impiego dell’agenzia regionale per il lavoro; sui percorsi integrati di reinserimento nel mercato del lavoro; su incentivi per l’occupazione; su interventi per l’inserimento lavorativo delle persone con disabilità e per parità di genere e la tutela del lavoro attraverso le attività dell'Unità di crisi.
A conclusione della seduta la presidente Bugetti ha ribadito l’importanza di “porre l’attenzione al prossimo futuro quando non ci sarà più il blocco dei licenziameti" e "saremo - ha detto - chiamati a dare una mano ad un comparto economico che soffrirà. La crisi d’impresa sarà centrale”.
Fonte: Toscana Consiglio Regionale