Stadio Firenze, il sindaco Nardella: "Il Franchi lo faremo da soli"
Il Comune di Firenze si occuperà del restyling dello stadio Artemio Franchi, di cui è proprietario, con un concorso internazionale di idee e i lavori che inizieranno entro la fine del mandato (2024).
È stato il sindaco di Firenze Dario Nardella ad annunciarlo.
"Serviranno più di 100 milioni per l'operazione stadio". Da febbraio inizieranno i lavori di messa in sicurezza, per la staticità e il miglioramento sismico dell'impianto, dal costo pari a otto milioni di euro a carico sempre di Palazzo Vecchio.
La seconda fase sarà caratterizzata da un concorso internazionale di progettazione, "inviteremo i migliori progettisti- spiega Nardella-. Pubblicheremo quest'anno il concorso, che si struttura in due parti: la prima riguarda l'idea progettuale, ci sarà una commissione tecnica di esperti che selezionerà i 'finalisti' che poi saranno ulteriormente analizzati".
"Puntiamo ad aggiudicare i lavori per il restyling entro il 2023: il nuovo Franchi risponderà agli standard più alti dal punto di vista del consumo energetico e metterà insieme la storia e il futuro: su questo mi gioco tutta la credibilità di sindaco. Realizzeremo l'opera più bella del mondo". L'obiettivo del Comune, ha aggiunto Nardella, è "ottenere un finanziamento a tasso zero. Prevediamo un piano di rientro attraverso l'adeguamento dei canoni di concessione per l'uso dello stadio e l'uso commerciale degli spazi privati: non sarà fatta alcuna operazione commerciale".
Nardella ha anche parlato dell'impegno finanziario per la riqualificazione dell'area
La zona di Campo di Marte sarà riqualificata e comporterà un impegno finanziario "dai 30 ai 50 milioni". Nardella ha anche ricordato gli "oltre 249 milioni, già assegnati, per la tramvia che toccherà Campo di Marte".
Il piano sarà illustrato dal sindaco di Firenze al presidente della Fiorentina, Commisso. "Grandissima attenzione-dice il sindaco Nardella- la daremo alla Fiorentina".
Il club potrebbe entrare nell'operazione per la gestione dei volumi commerciali. Per il sindaco questo "non è più un tentativo, noi realizzeremo il nuovo Franchi, perché non può essere abbandonato. Poi la Fiorentina è libera di realizzare lo stadio a Campi o altrove".
Il sindaco ha inoltre chiarito anche che "le attività commerciali saranno funzionali alla vita dello stadio" e si è rivolto anche gli architetti che, nelle settimane scorse, avevano firmato un appello per 'salvare' il Franchi, chiedendo loro "di mettere adesso la firma per un progetto. Se ritenete di essere grandi architetti fatevi avanti: ci sarà un concorso internazionale, non avete più alibi".
"Ci siamo dati l'obiettivo di non far gravare ai cittadini l'impegno economico. Attiveremo tutti i canali di finanziamento possibili, da prestiti a tasso zero a contributi di altri livelli istituzionali. L'investimento sarà in parte anche ripagato dal canone di concessione e dall'utilizzazione degli spazi commerciali dello stadio, fermo restando che non avallerò alcun tipo di speculazione commerciale per finanziare questo progetto".
Ha riferito poi in Consiglio comunale, il sindaco di Firenze Dario Nardella, che inoltre ha dichiarato di aver attivato "i canali con la Banca europea degli investimenti, con l'istituto per il credito sportivo e Cassa depositi e prestiti", ribadendo appunto che "dal punto di vista economico non peseremo di un euro sui cittadini".
Fabio Giorgetti (Presidente Commissione cultura e sport): “Investimento minimo di 100 milioni di euro per il restyling del Franchi”
“Esprimo soddisfazione – spiega il presidente della Commissione cultura e sport di Palazzo Vecchio Fabio Giorgetti – per la scelta del Sindaco Dario Nardella nel porre un punto sulla vicenda del restyling del Franchi.
La volontà dell’amministrazione comunale di prendersi in carico la ristrutturazione dello stadio di Firenze tramite un bando internazionale di progettazione con un investimento minimo di 100 milioni di euro, dopo un percorso che ha evidenziato un bando per operatori privati presso l’area Mercafir ed una relazione del ministero che delinea i caratteri architettonici peculiari per la presentazione di un project da parte di Acf Fiorentina, mostra il desiderio di pensare ai cittadini ed ai tifosi.
Voler ristrutturare un impianto sportivo, monumento nazionale e simbolo dell’architettura del ‘900, che necessita di modifiche strutturali e possibilità di sviluppo, così come indicato dalla relazione del ministero per i beni e le attività culturali, attingendo a risorse proprie – aggiunge il presidente Fabio Giorgetti – è la soluzione migliore.
Valuto positivamente l’immediato inizio dei lavori – conclude il presidente Fabio Giorgetti – al fine di provvedere ai lavori di ripristino delle condizioni di staticità e antisismicità dell’impianto ed in special modo l’impegno, anche considerato il grande sforzo finanziario da parte del Comune di Firenze, a non toccare gli stanziamenti annuali nel bilancio riguardanti le società sportive, vero cuore pulsante dello sport cittadino e di base, imprescindibile dello sport professionistico”.
Franchi, l’Ordine degli Ingegneri: “Bene la scelta del sindaco, importante riqualificare l’intera area”
“Accogliamo con piacere e sollievo la scelta annunciata dal sindaco Nardella sul nuovo stadio Franchi. Noi siamo pronti a dare il nostro contributo progettuale appena saranno disponibili tutti i dati e le informazioni necessarie. Lo riteniamo fondamentale per lo sviluppo del territorio”. Così il presidente dell’Ordine degli Ingegneri della provincia di Firenze, Giancarlo Fianchisti, in merito all’annuncio fatto oggi dal primo cittadino di Firenze.
“Riteniamo altrettanto importante, come più volte ribadito, creare un progetto integrato di riqualificazione dell’intera area, che sia adeguata ai flussi e alla finalità sia sportive che commerciali e garantisca la qualità della vita dei residenti in un’ottica di sostenibilità ambientale e salvaguardia della tenuta sociale”
Forza Italia: stadio a Campi
"Una decisione che non collima con quella della Presidenza della AC Fiorentina e che si porta dietro molte perplessità. Sono molte le domande che ci poniamo: Lo stadio serve alla città ed ai tifosi vero... ma anche alla società. Quali fonti di reddito ci sarebbero pertanto per la società? Come crescerebbe la Fiorentina secondo progetto Nardella? Quali saranno i tempi di realizzazione? il Presidente Commisso non crediamo intenda aspettare 6/7 anni per uno stadio. Ed ancora: Ma se lo Stadio viene fatto a Campi, cosa ne sarà del Franchi? Ed infine la più importante, ma lo Stadio otterrà la licenza Uefa?"
"Il Sindaco Nardella ha fatto capire in conferenza stampa che si gioca la credibilità del suo mandato con questo impegno. Peccato che Nardella non potrà ricandidarsi per legge, per nostra fortuna! Cosa fa prende in giro i fiorentini pertanto? Chissà quale potrà quindi essere il reale interesse di chi fra qualche anno se ne andrà dalla nostra città per un posto "garantito" ed "al caldo" casomai alla Camera, al Senato o ancora meglio al Parlamento Europeo (Domenici docet...)."
"Noi come Forza Italia restiamo coerenti con le nostre idee ed al fianco della Fiorentina e del suo Presidente Rocco Commisso. Restiamo per l'opzione Campi Bisenzio senza perdere ulteriore tempo. Questa città ha già visto e vissuto negli anni troppe sceneggiate. Ad iniziare da quella vissuta sulla Mercafir con la gestione Della Valle senza che il Comune esprimesse il benché minimo interesse per il Franchi." Queste le dichiarazioni dell'On. Stefano Mugnai, vice Presidente del Gruppo Forza Italia alla Camera dei Deputati e del Coordinatore Cittadino di Forza Italia Firenze e Capogruppo in Palazzo Vecchio di FI, Jacopo Cellai.
Marcheschi (Fdi) "Il Sindaco Nardella dichiari l’opera di pubblica utilità e agisca subito. Noi faremo la nostra parte"
"Era presumibile che la scorciatoia degli emendamenti taglia vincoli, si sarebbe potuta infrangere al Ministero eppure, come sempre, non c’è alcun piano B.
Il Sindaco Nardella non ha un progetto pronto, non sa come trovare risorse e partner necessari, il che fa apparire l’odierno e orgoglioso annuncio del ‘Faremo da soli!’ come la solita boutade del duo Renzi-Nardella. Più che frutto di una visione della Città, l’annuncio di Nardella appare come un rimedio necessario per salvare la faccia ora, che si è trovato il cerino in mano. E’ rimasto solo, vittima dei propri e dei precedenti percorsi sbagliati, che hanno fatto perdere la fiducia anche dei nuovi proprietari americani.
Il Comune ha ora un DOVERE: salvaguardare l’impianto dal punto vista strutturale, di fruibilità sportiva, ma anche dal punto di vista urbanistico perché all’interno del quartiere di Campo di Marte che necessita di una riorganizzazione e riqualificazione.
Pur non dimenticando la pesante responsabilità della serie di insuccessi del duo Renzi-Nardella, prima con Della Valle e ora con Commisso (restyling Franchi prima mai e ora solo quello! Il plastico del nuovo stadio alla Mercafir senza dire cosa fare del Franchi, il bando deserto alla Mercafir, la spesa del Comune per i Campini e la fuga del Centro sportivo da Firenze ecc.), ritengo che sia il momento di unire idee e forze per uscire da questa situazione che rischia di indebitare il Comune, far scappare i proprietari della Fiorentina, privare di uno spazio vitale un quartiere intero della città.
Ora che il Comune è rimasto solo e debole, è indispensabile più che mai remare dalla stessa parte. Da opposizione responsabile siamo disponibili a fare la nostra parte, ma ad alcune condizioni.
E’ necessaria una presa di posizione netta, inequivocabile da approvare in Consiglio Comunale che individui il Restyling del Franchi come opera strategica di rigenerazione urbana senza ulteriore consumo di suolo pubblico.
Se il Sindaco ha intenzione di presentare un progetto di interesse pubblico non solo per uno Stadio moderno completamente rinnovato dal punto di vista strutturale, tecnologico e per servizi commerciali e usi offerti, ma che sia per tutta la città e che consenta di rigenerare un grande monumento sportivo valorizzandone la storia e la sua funzionalità sociale, nel contesto di una riqualificazione dell’area idonea e con vocazione sportiva come quella del Campo di Marte, noi porteremo il nostro contributo.
Se ci sono strade per trovare soldi pubblici magari anche dal settore della Cultura (Art Bonus o fondi Europei per la salvaguardia del patrimonio artistico), vanno perseguite senza indugi.
Si potrebbe percorrere, vista la passione sconfinata della città per la propria squadra, un coinvolgimento dei tifosi, sportivi ma anche quegli amanti del ‘monumento Franchi’ che si sono prodigati per la sua salvaguardia, in una compartecipazione popolare alle spese. Ogni sottoscrittore potrebbe avere un giglio a proprio nome inciso nel nuovo Stadio. Un piccolo ma significativo sostegno. Iniziamo da me. Io ci sono.
Inutile ora commentare il Ministero, o speculare sulle molteplici figuracce dei nostri Sindaci. Serve agire.
Non serve capire chi ha vinto o chi ha perso, se non si agisce in fretta e con determinazione, perderemo tutti. Tifosi, Comune, residenti del Campo di marte e Fiorentina: in una parola Firenze!
Se il cerino diventerà un’opera strategica noi ci saremo".
Leggi anche