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Ospedale Meyer, ecco l'accreditamento Joint Commission international

Grazie a un percorso durato tre anni, dopo un intenso procedimento di verifica, il Meyer ha ottenuto l’accreditamento internazionale dalla Joint Commission International (JCI) come Academic Medical Center Hospital. Un riconoscimento prestigioso che certifica lo standard di eccellenza raggiunto dall’ospedale pediatrico fiorentino e che lo proietta nel panorama delle realtà pediatriche più avanzate a livello nazionale e internazionale per il livello delle cure e della sicurezza garantiti ai piccoli pazienti. Ad oggi, infatti, l’accreditamento JCI rappresenta lo strumento più efficace ed esauriente al mondo per migliorare la sicurezza e la qualità in sanità.

“Il Meyer si conferma ancora una volta una delle nostre migliori eccellenze in ambito sanitario pediatrico, anche a livello internazionale -  commenta l’assessore alla sanità, Simone Bezzini -. Come Regione Toscana siamo orgogliosi di questo importante riconoscimento, frutto dell’impegno, della passione e delle competenze altamente qualificate di tutti i professionisti che vi lavorano, sempre desiderosi di mettersi in gioco e di migliorarsi, avendo a cuore lo stato di salute dei piccoli pazienti, affidati alle loro cure. Qualità e sicurezza sono i cardini attorno ai quali ruota la nostra migliore sanità e il Meyer è, a tutti gli effetti, uno degli esempi più virtuosi, di cui andare fieri, spingendoci ad andare sempre avanti e a non porre limiti alla nostra capacità di crescere e perfezionarci per il bene della sanità pubblica”.

“Ci siamo sottoposti ad una intensa settimana di verifica (14-18 dicembre 2020) da parte di una commissione internazionale indipendente dell’ente più importante al mondo di accreditamento in sanità, dopo un lavoro di revisione della nostra organizzazione partito nel 2017 e che non si è mai fermato nonostante la pandemia – dichiara il Direttore generale del pediatrico fiorentino Alberto Zanobini. Voglio esprimere una grande gratitudine verso tutti i professionisti del Meyer che hanno lavorato duramente ciascuno nel suo ruolo per ottenere questo importantissimo risultato che riconosce il Meyer come organizzazione più sicura per i piccoli pazienti e per gli operatori. La soddisfazione che ho potuto leggere negli occhi e nelle parole di tutti i professionisti del Meyer è stata per me la più importante conferma della scelta di questo percorso fatta 3 anni fa, una scelta che da un lato conferma e dall’altro stimola ad andare oltre ciò di cui oggi l’ospedale è capace”.

“Siamo orgogliosi – dichiara il rettore dell’Università di Firenze Luigi Dei – di aver contribuito con i nostri professori e ricercatori, in afferenza assistenziale presso l’Azienda Ospedaliero Universitaria Meyer, al conseguimento di questo importantissimo risultato. L’integrazione raggiunta al Meyer fra la realtà universitaria e quella ospedaliera è davvero un fiore all’occhiello della sanità toscana e nazionale e, in questo momento di alta criticità sanitaria, testimonia quanto sia indispensabile coniugare virtuosamente formazione, ricerca e assistenza ai malati”.

Fonte: Ufficio stampa

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