Obbligo di casco sul monopattino, Cocollini (Lega): "Ordinanza da ritirare"
La Lega critica il modus operandi dell’amministrazione che, tramite un’ordinanza, ha reso obbligatorio il caschetto sui monopattini elettrici dopo la conclusione della gara di appalto.
L’epilogo della vicenda presso il Tar era già stato preannunciato dal consigliere Cocollini (Lega) a dicembre e l’Amministrazione non ha mai dato risposta ai dubbi sollevati a mezzo stampa dal medesimo consigliere.
“Non si può – dichiara il Capogruppo della Lega a Palazzo Vecchio Federico Bussolin – emanare un’ordinanza il giorno in cui viene aggiudicato il servizio di sharing: Nardella si era dimenticato della sicurezza sulla strada dei fiorentini, ma la toppa, è il caso di dirlo, è peggio del buco”.
“In una fase storica – continua Bussolin – dove la Toscana registra un calo dei consumi e degli investimenti pari al 17%, non possiamo permetterci di disincentivare le aziende dalla volontà di investire nella nostra città. Questa gestione superficiale e distratta degli investimenti impedirà a Firenze di ottenere un ruolo di primo circa la credibilità nei confronti degli investitori stessi”.
“Purtroppo siamo stati facili profeti – dichiara il vicepresidente del consiglio comunale e consigliere della Lega Emanuele Cocollini – ed era tutto già molto chiaro il giorno in cui il Sindaco decise di emanare un’ordinanza che presentava dei profili di irregolarità sia dal punto di vista della competenza, sia dal punto della legittimità, perché quando il bando per lo sharing fu emesso, e poi aggiudicato, l’obbligo non era presente. Il sindaco – conclude Cocollini – ritiri l’ordinanza finché è in tempo, senza impegnare il Comune in una costosa causa già persa in partenza”.
“Garantire la sicurezza – dichiara l’On. Della Lega Guglielmo Picchi – sulla quale siamo d’accordo e rimediare ai propri errori sono due piani totalmente differenti. Per il casco serve una legge nazionale e non l’ordinanza di un Sindaco. Ancora una volta – conclude l’On. Picchi – Nardella dimostra scarsa consapevolezza del suo ruolo, minando l’appetibilità agli investimenti di Firenze”.
Fonte: Ufficio stampa