Corso di formazione ai neonatologi sull'ecografia dell'anca ai bebé
Un corso ecografico abilitante per la diagnosi della displasia dell’anca nei bebé riservato ai medici neonatologi è stato promosso dal Centro di simulazione “Nina”, in collaborazione con l’Unità operativa di Neonatologia dell’Aoup, per poter formare tutti i medici della struttura e garantire così l’esame ecografico diagnostico in prima istanza a tutti i bimbi che nascono a Pisa.
Vista l’importanza dell’iniziativa, l’Aoup ha reso questo corso obbligatorio. Un esempio virtuoso di formazione coniugata al miglioramento dell’assistenza e un ulteriore passo avanti per la Neonatologia pisana.
La displasia dell’anca, nota anche come lussazione congenita dell’anca (LCA) o displasia congenita dell’anca (DCA), è uno sviluppo anomalo dell’articolazione dell’anca che porta gradualmente la testa del femore a dislocarsi dalla cavità acetabolare.
Ha inizio in epoca fetale e, se non trattata, evolve durante i primi anni di vita con esiti permanenti e invalidanti. Per questo suo carattere evolutivo, è definita anche displasia evolutiva dell’anca.
La sua incidenza epidemiologica varia dallo 0,7% al 2,5% dei nati. Ecco perché lo screening ecografico ha un’importanza strategica.
Nei neonati con segni semeiotici già presenti alla nascita con anamnesi familiare positiva, è fondamentale eseguire l’esame prima della dimissione. In tutti gli altri neonati è consigliato eseguire lo screening ecografico entro le 4-6 settimane di vita.
Nella quasi totalità dei casi l’intervento preventivo con dispositivi esterni di centraggio della testa del femore nell’acetabolo dell’anca (con lo scarico delle strutture ancora non sviluppate) porta alla risoluzione del quadro clinico con normalizzazione anatomica.
In alternativa, un ritardo diagnostico rende necessario un intervento più importante, spesso chirurgico, con possibili esiti invalidanti.
Il corso svoltosi in Aoup, della durata di due giorni, è stato organizzato dalla dottoressa Manuela Bernardini e dal dottore Armando Cuttano e ha visto come docente il professore Maurizio De Pellegrin (foto), ortopedico dell’Ospedale San Raffaele di Milano, massimo esperto di questa pratica diagnostica.
Hanno partecipato in aula otto discenti con tutte le misure di distanziamento e di sicurezza previste. Seguiranno 3 mesi di esercizio pratico tutorato in via telematica e, al termine di tale periodo, in Neonatologia sarà attivato un ambulatorio specifico dedicato a questo screening.
Fonte: Aoup - Ufficio Stampa