Si Cobas Prato, presidio ai cancelli della Tintoria FADA
Si è concluso con una vittoria del sindacato e dei lavoratori lo sciopero ed il presidio ai cancelli della Tintoria FADA di ieri (15 Gennaio).
La protesta si è resa dopo che l'azienda aveva utilizzato la cassa integrazione senza eque turnazioni per lasciare a casa i lavoratori iscritti al sindacato, gli stessi che da un anno e mezzo si rifiutano di lavorare 12 ore al giorno per sette giorni la settimana e hanno ottenuto con la lotta contratti regolari.
Mentre gli iscritti al sindacato in queste settimane venivano lasciati a casa, agli altri lavoratori vengono richiesti straordinari fino a 11 ore al giorno. L'azienda ha inoltre continuato a fare ricorso agli straordinari per le aperture di sabato e anche di domenica. E' evidente che si tratta di un uso discriminatorio ed illegittimo degli ammortizzatori sociali.
In queste settimane avevamo richiesto all'azienda un incontro per una verifica congiunta dell'uso della CIGO, delle turnazioni e degli straordinari senza incontrare la loro disponibilità. Dopo la protesta di oggi l'azienda ha comunicato che tutti i lavoratori rientreranno a lavoro lunedì e si terrà un tavolo durante la prossima settimana dove chiederemo una turnazione equa per la cassa e lo stop agli straordinari.
In una distretto dove in tantissime realtà gli straordinari non sono retribuiti e turni di 12 ore al giorno per sette giorni la settimana sono "regola", insieme al lavoro nero e "grigio", l'utilizzo della cassa integrazione deve essere oggetto di controlli straordinari. Per questo motivo abbiamo segnalato la problematica anche all'INPS e richiesto all'ente di ricevere una delegazione del sindacato.
Martedì 19 Gennaio alle ore 11:00 terremo un presidio e una conferenza stampa davanti agli uffici INPS di via Valentini per accendere i riflettori su questa realtà che sempre più lavoratori di differenti aziende stanno denunciando al sindacato.
Si sente spesso parlare della crisi che stiamo attraversando anche come un "opportunità" per ripensare il futuro. Ecco, noi crediamo che questa crisi sia l'occasione per riportare turni di lavoro umani e diritti nel nostro distretto tessile.
E' questo il messaggio che vogliamo lanciare con la campagna "8X5". Anche richiedere turni di otto ore e due giorni di riposo settimanali in questo distretto vuol dire pensare una piccola rivoluzione. Mentre ci avviciniamo alla fine del blocco dei licenziamenti previsto per Marzo, "8x5" non vuol dire solo riportare la dignità e i diritti nel lavoro, ma anche salvare migliaia di posti di lavoro a rischio. Lavorare meno (a parità di salario) e lavorare tutti: è questa la prima ricetta contro la crisi che deve essere messa in campo partendo dal rispetto delle normative e dei contratti nazionali. Bisogna mettere fine ad un sistema che si regge su circa 44 ore di lavoro straordinario gratuito richiesto ogni settimana ai lavoratori.
Ci prepariamo a ribadire con forza questo concetto il prossimo 29 gennaio con uno sciopero generale dell'intera giornata che investirà in particolare modo il distretto tessile.
Fonte: Si Cobas Prato