Operazione antibracconaggio del WWF nel Padule di Bientina a Capannori
Da oltre due mesi Le Guardie Giurate del WWF Italia effettuano controlli antibracconaggio nelle aree umide delle province di Lucca, Pistoia e Firenze.
Nella settimana scorsa, una pattuglia in servizio nella parte lucchese del Padule di Bientina nel Comune di Capannori dopo un sopralluogo che ha riguardato l’Oasi del Bottaccio per poi proseguire verso il Lago della Gherardesca in prossimità della località Baracca del Nanni le Guardie WWF notavano la presenza di una macchina parcheggiata sul lato destro della strada sterrata sotto un grande pioppo. Avvicinatisi riconoscevano un’autovettura colore verde metallizzato con una particolare del tettuccio che ha attirato l’attenzione degli agenti caratterizzato dall’avere il piccolo sportello aperto da dietro verso l’avanti, come per osservare dall’interno il grande albero sotto cui la macchina era parcheggiata.
Successivamente le Guardie si portavano velocemente verso la suddetta macchina ed osservavano che all’interno vi sedeva al posto di guida un cacciatore con appoggiato di fianco un fucile fuori dalla custodia e messo in modo tale da essere facilmente imbracciato per il suo uso. Contestualmente le Guardie udivano un continuo e forte richiamo del canto artificiale di un uccello, il Fringuello, provenire dal davanti della macchina parcheggiata.
Compiutamente qualificatisi, chiedevano al cacciatore di poter controllare la documentazione riguardante l’esercizio venatorio, di verificare se l’arma fuori custodia era carica o no e di interrompere il funzionamento del riproduttore elettromagnetico da cui proveniva il richiamo suddetto A richiesta degli agenti di vigilanza venatoria il cacciatore apriva il cofano della macchina e indicava sotto l’apertura del radiatore il sito dove erano occultati due altoparlanti collegati alla centralina .
Considerata la particolarità del caso descritto, la complessità degli atti formali da redigere e in considerazione che dai fatti esposti risultavano evidenze di interesse penale compresa l’approntamento e modifica dell’automezzo del cacciatore allo scopo di abbattere illegalmente la fauna selvatica così richiamata dal riproduttore stando comodamente seduti e mirando dalla finestrella aperta sul tettuccio dell’autovettura, intervenivano prontamente i Carabinieri Forestali di Lucca che prontamente si portavano sul posto poco dopo. Per la detenzione e l’uso del richiamo elettronico da parte del cacciatore sarà informata la competente Autorità Giudiziaria presso il Tribunale di Lucca.
L’operazione assume particolare importanza perché questo tipo di bracconaggio viene svolto in area di particolare interesse ambientale come quello del Padule di Bientina, classificata come Zona di Protezione Speciale e tutelata dalla Convenzione di Ramsar, insieme al Padule di Fucecchio è considerata tra le aree umide interne più importanti del centro Italia. I richiami acustici elettronici, i così detti “registratori”, sono apparecchi di libera vendita, ma non utilizzabili per l’attività venatoria, in quanto la legge ne vieta il suo utilizzo come strumento per richiamare uccelli migratori evitando così stragi e veri atti di bracconaggio. Secondo alcune sentenze della Corte di Cassazione i richiami acustici a funzionamento meccanico, elettromagnetico o elettromeccanico rientrano nel novero degli oggetti obiettivamente criminose, e soggette a confisca obbligatoria. Purtroppo l’area del Padule di Bientina non è nuova a questi gravi fatti a danno dell’ambiente. Negli ultimi due mesi le guardie wwf Italia avevano già denunciato all’Autorità Giudiziaria altri due cacciatori per detenzione di richiamo elettronico .
Il WWF Italia organizza da alcuni anni una campagna di controlli nelle aree umide della Toscana quali il Lago di Massaciuccoli, Padule di Bientina,Padule di Fucecchio e Piana Fiorentina , dove sono concentrati quasi mille appostamenti fissi tutti finalizzati alla caccia verso specie migratorie ed in particolare agli uccelli acquatici. Si ricorda che le specie migratorie provengono dal nord Europa e transitano nelle nostre aree in direzione delle aree più calde. Alcune specie migratrici sono in stato di conservazione negativa. Molte le segnalazioni di irregolarità da parte dei cittadini ma anche di cacciatori soprattutto giovani, sia alle Guardie WWF Italia come anche ai Carabinieri Forestali e Polizie Provinciali. Questo aspetto fa ben sperare nelle nuove generazioni per una maggiore sensibilità verso il rispetto di questo nostro ambiente Le attività antibracconaggio del Wwf, sempre in collaborazione con le forze di Polizia, proseguiranno e si invitano i cittadini a segnalare eventuali animali selvatici in difficoltà e casi di caccia illegale.
Fonte: Ufficio Stampa