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Fatture false per 75 milioni di euro, nei guai due società di trasporti fiorentine

La guardia di finanza di Firenze ha eseguito un decreto di sequestro preventivo del valore di circa 14 milioni di euro nei confronti di due società e due persone fisiche, ritenute responsabili di un giro di fatture false per circa 75 milioni di euro e un’evasione IVA per 14 milioni. Il provvedimento è stato adottato dal gip di Firenze Agnese Di Girolamo, su richiesta della procura fiorentina diretta da Giuseppe Creazzo.

È stato ricostruito un articolato sistema di frode all’IVA nel settore del trasporto di merci su strada, strutturato su una società dell’hinterland fiorentino che effettuava trasporti sul territorio nazionale e all’estero, commissionati anche da importanti aziende nazionali e internazionali, estranee ai fatti.

Nell’ultimo quinquennio, la società di capitali ha subappaltato a due società cooperative, create per poi essere gestite da prestanome, i trasporti commissionati. Le cooperative offrivano alla società le prestazioni di trasporto senza margini di guadagno e oltre a non saldare i debiti maturati nei confronti dell’Erario, hanno emesso fatture false per 75 milioni di euro, azzerando così il reddito imponibile e il debito IVA della stessa.

Su richiesta della Procura della Repubblica di Firenze, il Giudice per le Indagini Preliminari ha emesso il decreto di sequestro per un importo di 14 milioni di euro, pari a tutta l’IVA evasa.

Le operazioni di sequestro sono state condotte nelle province di Firenze, Lucca, Pistoia, Brescia, Piacenza, Trento, Pavia e Agrigento, grazie anche alla collaborazione dei Reparti del Corpo territorialmente competenti. All’esito, sono stati cautelati 23 conti correnti e 33 rapporti finanziari per un saldo attivo di 6,5 milioni di euro nonché 5 immobili, quote societarie e 39 tra autoarticolati e veicoli per un ulteriore valore di circa 1,5 milioni di euro.

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