Scorie nucleari Toscana, in consiglio regionale mozione unanime per dire no
La mozione votata in Aula all'unanimità, è la sintesi di quattro atti per dire no al deposito di rifiuti radioattivi in Toscana, presentati rispettivamente dai gruppi di Italia Viva, Lega, Partito democratico e Fratelli d’Italia.
“A seguito della conferenza dei capigruppo in cui mi era stato dato mandato di cercare una soluzione comune - ha detto in Aula il presidente del Consiglio regionale Antonio Mazzeo - abbiamo predisposto un documento unitario per dare ancora più forza al presidente Giani nel momento in cui discuterà del tema col governo”. “Esprimiamo - continua Mazzeo - netta contrarietà rispetto all’individuazione da parte di Sogin del territorio tra i comuni di Pienza-Trequanda, in provincia di Siena, e Campagnatico in provincia di Grosseto, tra le possibili aree potenzialmente idonee ad ospitare rifiuti radioattivi italiani di media e bassa radioattività”.
Nell’atto si impegna la Giunta regionale a “continuare e ad esprimere con nettezza tale contrarietà in tutti i luoghi deputati” e “a fornire ai comuni interessati, in tutti i passaggi procedimentali, ogni supporto utile al fine di sostenere con la massima efficacia la posizione di contrarietà all’individuazione dei siti in oggetto”.
FI: "Noi i primi a presentare atti in difesa del territorio e dell'ambiente"
“Credo - ha concluso Mazzeo - che questa sia una battaglia che l’assemblea legislativa fa bene a fare tutta insieme, per dare il senso di quella che sarebbe una ferita che la nostra terra potrebbe subire, specialmente quei territori che hanno un impatto turistico e ambientale così importante”.
"Bene l'approvazione della mozione in Consiglio regionale che impegna la Giunta toscana a battersi contro l'ipotesi del deposito di scorie nucleari in due siti della Toscana. La scelta delle campagne della Valdorcia e della Maremma è semplicemente inaccettabile, e siamo orgogliosi di essere stati i primi a depositare un atto per difendere il territorio della nostra regione". Lo dichiara il capogruppo di Forza Italia al Consiglio regionale della Toscana, Marco Stella, che già nei giorni scorsi aveva presentato un'interrogazione dopo che, in base alla relazione tecnica, sono state individuate le aree idonee alla realizzazione del deposito unico nazionale per lo smaltimento di scorie nucleari, tra le quali due in Toscana: l'area tra Trequanda e Pienza (Siena) e a Campagnatico (Grosseto).
"E' evidente - sottolinea Stella - che chi ha redatto la relazione tecnica non conosce la nostra regione. Altrimenti avrebbe saputo che la Valdorcia e i suoi scenari paesaggistici sono patrimonio Unesco, così come sono stupende le aree rurali di Campagnatico, tra le più belle e suggestive della Maremma toscana. Certe decisioni non possono essere calate dall'alto e imposte alle comunità locali. Il Governo nazionale ha il dovere di confrontarsi con le Regioni e avviare un percorso partecipativo. Questa è una scelta pensata e prodotta in spregio a qualsiasi principio di tutela del territorio, di valorizzazione del contesto paesaggistico, di gestione sostenibile delle risorse ambientali. Bene quindi la votazione di oggi che impegna la Giunta Giani a contrastare questa scelta".
La Lega: "No a scorie nucleari in Toscana"
"Soddisfazione per un percorso condiviso che ha visto tutto il Consiglio Regionale esprimere una posizione di netta contrarietà a portare in Toscana i rifiuti radioattivi". I consiglieri regionali della Lega così si esprimono per il risultato ottenuto. "Con questo atto - affermano- il Consiglio Regionale prende una posizione chiara e netta sull'argomento e nella mozione che ha coinvolto più forze politiche, molte delle nostre posizioni sono state pienamente accolte. La palla, per la Lega, adesso passa al Governo. "La scelta della Val d'Orcia e della Maremma ci era sembrata scellerata - affermano- speriamo che ci possa essere un ripensamento netto. Non ci dimentichiamo che la Val d'Orcia è un patrimonio dell'umanità tutelato dall'Unesco, mentre il Comune di Campagnatico si trova a pochi chilometri dal Parco della Maremma, attraversato dallo stesso fiume Ombrone vicino alle cui sponde si ipotizza il deposito delle scorie radioattive. Entrambe le realtà inoltre si trovano nelle vicinanze di zone speciali di conservazione, dunque dall'elevato contenuto ambientale". Una Lega dunque che sarà, come suo solito, vicina alle realtà locali. "Saremo al fianco degli amministratori locali e delle loro comunità - proseguono i consiglieri- non possiamo pensare che una pianificazione all'insegna della natura, dell'ambiente e dei prodotti di qualità possa essere stravolta da una decisione di questa portata. Per questo - concludono- siamo lieti per la decisione del Consiglio Regionale, da noi pienamente condivisa.”