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Gabriele Bosi nuovo assessore a Prato: "Lavorare sul turismo e sulla valorizzazione del patrimonio pubblico"

Gabriele Bosi e Matteo Biffoni

Entra ufficialmente nella squadra di governo cittadina Gabriele Bosi che il sindaco Matteo Biffoni ha scelto come assessore dopo le dimissioni di Lorenzo Marchi. "Una scelta dettata innanzitutto dalla mia profonda stima politica e personale, dalla fiducia incondizionata e dalla consapevolezza che Gabriele con la sua esperienza è già pronto ed operativo per un ruolo impegnativo come quello dell'assessore - ha spiegato il sindaco Biffoni -. Inoltre Bosi nel suo ruolo di segretario del Partito Democratico ha già relazioni verso la città e rapporti con le diverse realtà, fondamentali per lavorare anche oltre le sue deleghe".

Bosi oltre ad avere le deleghe a turismo, università, patrimonio, partecipazione, servizi demografici, urp, statistica, affari generali e tutte le altre deleghe già in carico a Marchi, avrà la delega allo sviluppo delle aziende di servizi partecipate, in vista della nascita della multiutility: "Insieme lavoriamo per questo percorso strategico per il nostro territorio, sia come riferimento per gli amministratori sia per gli stakeholder - spiega il sindaco -. Ci sarà da lavorare molto perché non abbiamo ancora risolto l'emergenza sanitaria e dovremo affrontare una questione economica forte nei prossimi mesi. Non saranno rose e fiori, dobbiamo essre solidi e consapevoli che dovremo essere, nel bene e nel male, punto di riferimento per la comunità".

Una sfida che Bosi si appresta ad affrontare con entusiasmo e con un metodo di lavoro già chiaro, come ha spiegato: "Lavorerò con umiltà, perché entro in corsa nella macchina amministrativa, utilizzerò il metodo a me più congeniale del lavoro di squadra e, pur essendo indubbiamente rappresentante di un partito, tengo ben a mente le parole del Presidente Mattarella: questo è il tempo dei costruttori, sarò sempre aperto al dialogo con tutti i conglieri comunali per portare avanti idee a favore del bene comune". Bosi ha ringraziato il sindaco per la fiducia e Lorenzo Marchi per il lavoro fatto: "E' un onore che non tocca a molti quello di svolgere il ruolo di assessore nella propria comunità ed è una sfida personale perché passo dal lavoro politico, di stimolo per l'amministrazione, a quello amministrativo, in cui si devono concretizzare idee e programmi - ha spiegato l'assessore -. Per chi fa politica questa è una grande soddisfazione, porterò tutta l'esperienza accumulata in questi anni anche come segretario, sin dal 2013 quando il Pd era partito di opposizione in consiglio comunale fino alla vittoria delle amministrative nel 2014 e alla riconferma di Biffoni nel 2019".

Bosi ha indicato già le prime azioni che andrà ad intraprendere: "Ci sarà da lavorare sul turismo, uno dei settori che più ha sofferto con la pandemia, ma anche uno degli ambiti in cui Prato è pronta a ripartire puntando sulle proprie caratteristiche che la portano fuori dalle criticità legate al turismo di massa: arte contemporanea, tesori del centro storico, percorsi naturalistici, turismo manifatturiero e industriale, enogastronomia". Anche sul fronte della gestione del patrimonio Bosi anticipa qualche idea: "Oltre alla valorizzazione economica del patrimonio pubblico credo sia importante inizare a valorizzarlo a livello sociale e culturale, magari utilizzando la partecipazione anche attraverso quel regolamento per la gestione condivisa dei beni comuni che Prato ha introdotto e a cui personalmente ho sempre tenuto tanto per costruire una dimensione di comunità".

Sull'Università Bosi annuncia un confronto immediato con la presidente del Pin Toccafondi per lavorare insieme, sottolineando il valore specifico del Polo soprattutto sulla formazione legata al distretto e alla ricerca. Inoltre resta la sfida da affrontare post pandemia per continuare ad attrarre università straniere.

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