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Bando progetti qualità dell’abitare, Spinelli: "Grande sfida, la Toscana farà la sua parte"

Serena Spinelli

Invito a considerare questo webinar come una prova generale per affrontare al meglio la sfida degli ingenti investimenti che arriveranno dall’Europa”.

Così l’assessora alle politiche abitative e al sociale, Serena Spinelli, intervenendo stamani al webinar organizzato dalla Regione Toscana, in collaborazione con Anci Toscana, e rivolto ai Comuni toscani con meno di 60.000 abitanti per presentare progetti volti al miglioramento della qualità abitativa e rigenerare il tessuto urbano. Un’opportunità offerta dal Programma Nazionale Innovativo qualità dell’abitare, che mette a disposizione a tal fine 850 milioni di euro.

I Comuni, che stamani hanno partecipato in maniera significativa all’evento segnando oltre 100 presenze, avranno tempo fino al 12 febbraio prossimo per presentare i loro contributi.

Abbiamo organizzato questo seminario – ha detto Spinelli – in quanto anche la Regione potrà avanzare tre proposte progettuali, anche come soggetto aggregatore di Comuni al di sotto dei 60.000 abitanti. Sappiamo che molti Comuni si stanno organizzando, insieme ad altri, per presentare progetti e sono certa che la Toscana farà la sua parte sia in termini quantitativi, come numero di progetti presentati dagli enti che ne hanno diritto, sia in termini qualitativi, per la capacità di cogliere gli elementi innovativi di questo bando che siamo certi saranno utili per la Toscana anche oltre i risultati della selezione stessa”.

Ma cosa vuol dire qualità dell’abitare e del vivere nel 2021, in una fase segnata dalla pandemia che pone il tema dell’abitare sempre di più come un’emergenza nazionale?

È la domanda vera – ha proseguito Spinelli – alla quale bisogna rispondere sottolineando innanzitutto che la qualità dell’abitare è il punto di partenza della qualità della vita. Ed è questo l’aspetto più innovativo dell’intero progetto che lega strettamente, all’interno dello stesso bando, le politiche della casa e le politiche sociali”.

Spinelli ha ricordato che oggi più che mai la qualità dell’abitare si misura in termini di comfort abitativo sì, ma anche (come richiede il Programma nazionale qui presentato) in termini di contesto relazionale e quindi spazi sociali, servizi, infrastrutture, verde, attività di socializzazione, anche attraverso il coinvolgimento del terzo settore.

Altro elemento fondamentale è la sostenibilità ambientale, il consumo zero di suolo e la necessità di prevedere adeguate infrastrutture e servizi per il nuovo contesto abitativo.

Un’opportunità che, se ben colta, mostra la politica abitativa come volano per la transizione ecologica, auspicata anche nelle linee guida del Recovery Plan.

Prepariamoci dunque fin da ora a leggere i bisogni della nostra comunità toscana in termini di carenze abitative, povertà crescente, individuazione di fasce sociali cui poter dare risposta per i bisogni di cui sono portatrici – ha concluso Serena Spinelli -. La sfida più grande è cercare risposte adeguate e al tempo stesso, costruire una società più sostenibile, più innovativa, capace di vera inclusione sociale”.

Fonte: Regione Toscana

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