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Una scienziata fiorentina alla guida dell’Osservatorio Fratture da Fragilità (OFF)

Si tratta di un’importante realtà nazionale, della quale la Professoressa Maria Luisa Brandi sarà Presidente, che avrà il ruolo di seguire e mettere in rilievo la situazione delle fratture da fragilità nel nostro Paese, permettendo così lo sviluppo di studi e iniziative di ambito nazionale e regionale nate dal confronto con i pazienti, con i sanitari e con le Istituzioni.

“I dati in nostro possesso sono preoccupanti: si stimano 560.000 fratture nella popolazione ultrasessantacinquenne ogni anno in Italia.” – dichiara Maria Luisa Brandi, specialista in endocrinologia e direttore Donatello Boneclinic di Firenze” – di queste noi trattiamo farmacologicamente una percentuale che va dal 20 al 30%. Ebbene: di questi soggetti in trattamento il 50% sospende la terapia dopo 6 mesi. Il clinico sa che i farmaci anti-fratturativi sono in grado di prevenire la seconda frattura sino al 70% della popolazione in oggetto. Si vede bene, quindi, che con un aumento numerico stimato di fratture da fragilità del 25% da oggi al 2030, i numeri parlano da soli”.

Maria Luisa Brandi, è da anni in prima fila nel campo della prevenzione e della cura delle malattie dello scheletro, non solo come medico e ricercatore di spessore internazionale, ma anche come promotrice, attraverso il suo ruolo di presidente di FIRMO Fondazione Italiana Ricerca sulle Malattie dell’Osso, di un’attiva campagna di sensibilizzazione, tesa a diffondere, anche al di fuori della cerchia degli scienziati e degli ammalati, la conoscenza di queste patologie troppo poco note eppure capillarmente diffuse.

L’osservatorio, presentato alcuni giorni fa nel corso di una conferenza streaming, attiverà i suoi primi progetti già da questa gennaio: valutazione delle conseguenze della pandemia covid.19 sui pazienti con fragilità e avvio di rilevazioni e studi in collaborazione con cittadini, clinici ed epidemiologi. Alla presentazione tra gli altri anche il Viceministro alla salute PierPaolo Sileri.

“Proprio nei giorni in cui i primi dati del censimento permanente ISTAT ci confermano l’Italia come un Paese sempre più vecchio, sempre più alta deve essere l’attenzione verso le fasce over-65 e le loro necessità di salute.” – dichiara PierPaolo Sileri, Viceministro della salute – “fra queste, certamente l’adeguata prevenzione e cura dell’osteoporosi, la diagnosi tempestiva di fragilità ossea e la corretta presa in carico, la promozione di adeguati stili di vita per un invecchiamento attivo. Avere quindi un punto di osservazione privilegiato a livello territoriale – ha concluso il viceministro – per evidenziare la reale portata della problematica, dialogare con i pazienti e soprattutto far emergere i loro bisogni di salute potrà essere di supporto per il mondo scientifico e politico”.

Durante la presentazione dell’Osservatorio sono stati pertanto illustrati i primi progetti che verranno avviati nel 2021 e che riguardano la Definizione di un “modello epidemiologico regionale” per valutare l’incidenza di rifratture di femore in pazienti con fratture femorali oltre i 65 anni; la Valutazione delle conseguenze della pandemia COVID19 su mortalità dei pazienti fratturati di femore (o altre fratture maggiori da fragilità) e rifratture; l’Analisi di impatto della pandemia COVID.19 sulla prevalenza d’uso ed aderenza dei farmaci anti-fratturativi in coorti di pazienti con frattura primaria.

 

Fonte: Ufficio Stampa

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