San Pietro in Bossolo, progetto per il rilancio del Museo di Arte Sacra
E’ stato approvato dalla giunta comunale di Barberino Tavarnelle e si appresta ad essere siglato il documento per il rilancio del Museo di Arte Sacra di San Pietro in Bossolo. Un’azione condivisa, guidata da una rete di partenariato culturale che si realizza attraverso un nuovo percorso di promozione territoriale. Protagonisti dell’attività di rete sono il Comune, la Parrocchia dei Santi Pietro e Lucia a Tavarnelle Val di Pesa e l'associazione di promozione sociale “Amici del Museo di Arte Sacra della Pieve di San Piero in Bossolo.
La giunta Baroncelli ha approvato i contenuti dell’accordo per la valorizzazione che formalizza gli impegni di ciascuna parte nell’opera di potenziamento e diffusione del patrimonio storico artistico ospitato dal Museo. Uno spazio che vuole affermarsi e rinnovare la propria identità, anche nell’ambito del Sistema Museale Chianti Valdarno di cui fa parte, come spazio espositivo e luogo di elaborazione, ricerca e redistribuzione di conoscenza della storia sociale e culturale della comunità. “L'obiettivo – spiega l’assessore alla Cultura Giacomo Trentanovi - è quello di favorire e stimolare una maggiore fruizione pubblica del Museo da parte dei visitatori di provenienza locale, nazionale ed internazionale, accessibile a tutti, quale luogo di cultura fortemente attrattivo e rappresentativo dell’identità del territorio”.
Il Museo di Arte Sacra di San Pietro in Bossolo costituisce, con il suo patrimonio storico-artistico, un luogo centrale e necessario per lo sviluppo di nuove progettualità legate alle connessioni e al confronto tra antico e contemporaneo nell'ambito di un più ampio polo di attrazione storico-archeologico e culturale rappresentato dal complesso della Pieve romanica di San Pietro in Bossolo. Il Museo rappresenta un luogo di cultura per la valorizzazione del patrimonio ecclesiastico esistente e un centro di divulgazione, valorizzazione e produzione dell'arte sacra contemporanea. Al suo interno sono custodite opere di altissimo pregio provenienti dalle chiese del territorio in gran parte di epoca medievale e rinascimentale.
“In questo spazio che ha saputo rileggere il presente e nello specifico le potenzialità comunicative attraverso le relazioni tra l’arte contemporanea e il luogo millenario – prosegue - si promuove lo studio, la conoscenza delle collezioni e del patrimonio culturale del territorio. Il Museo è un bene culturale di interesse collettivo da valorizzare, necessario alla crescita sociale della nostra comunità”.
L’assessore alla Cultura coglie l’occasione per rivolgere un appello ai cittadini. “Il Museo è patrimonio della comunità nella sua accezione più ampia – conclude - visto che la pandemia ci ha permesso di riscoprire le realtà a noi più vicine, non appena sarà possibile e consentito, invito le famiglie, adulti, bambini, ragazzi, giovani a recarsi e riscoprire i capolavori dell’arte italiana ospitati all’interno del Museo, spazio forse ancora troppo poco conosciuto dalla nostra comunità. Un ringraziamento è doveroso nei confronti del volontariato culturale senza il quale questi luoghi non sarebbero gli stessi”.
Fonte: Comune di Barberino Tavarnelle - Ufficio stampa