Gatta presa a calci a Pontedera: Chocò dopo la paura sta bene
“Nemmeno in nome della più ampia tolleranza posso concepire che le venga fatto del male”. A scrivere, raccontando su facebook quanto successo alla sua gatta, è Ida Tortora.
Ida è la padrona di Chocò, una micia dal manto completamente nero se non per qualche peletto bianco sotto al collo, di un anno e mezzo, sterilizzata e in ottima salute, fino alla sera del 30 dicembre.
Infatti proprio mentre tutta Pontedera si affacciava verso un capodanno diverso dal solito a causa del Covid, Chocò è tornata a casa dopo la sua passeggiata all’aria aperta in zona Villaggio Gramsci, in brutte condizioni. “Mia figlia si è accorta dopo cena, che la gatta aveva difficoltà di deambulazione – ha riferito Ida, tornando con la mente a mercoledì 30 dicembre 2020-. Non riusciva a salire sulla sedia, le zampe posteriori non le davano la possibilità di saltare, camminava inarcata”. La famiglia si è accorta subito che qualcosa non andava, che la micia stava male e aveva immediato bisogno di assistenza. Chocò è stata dunque portata dai padroni dal veterinario che offriva servizio emergenziale notturno, per gli esami del caso. Dalle radiografie, come si apprende, non sarebbero emersi danni gravi come fratture, emorragie interne o versamenti ma, come ha sottolineato la padrona Ida dalla diagnosi del veterinario, “si è trattato di un calcio da parte di una persona, poiché se anche lei fosse scivolata, il trauma sarebbe dovuto essere altrove”. La gatta non aveva nessun segno all’esterno o sul pelo, magari riconducibile ad una lotta tra felini, ma “aveva la febbre altissima e si torceva dal dolore”. Delle conseguenze, dunque, non riconducibili ad una caduta o ad una guerriglia tra gatti.
Il rischio, evidenziato dagli esami, era quello che l’amica pelosa potesse morire nel giro di poche ore. Come evidenziato dalle radiografie, Chocò ha riportato dopo l’ipotizzato calcio, “un forte trauma addominale, con un risentimento nella colonna vertebrale e la possibilità di un’emorragia celebrale” ha sottolineato ancora Ida.
Una volta ritornata finalmente tra le comodità di casa, Chocò è stata sotto l’osservazione dei familiari e ha seguito la terapia medica, fino alla guarigione. Oggi, a distanza di una settimana dall'episodio che poteva esserle fatale, la gatta nera sta bene, continua a restare al calduccio senza uscire ed è tornata a godere della compagnia dei coinquilini a quattro zampe, con cui condivide i suoi spazi.
Questa storia ha fatto eco sui social, condivisa e commentata per il rischio che ha dovuto attraversare la giovane Chocò. Ma c’è un motivo per cui Ida Tortora, la padrona, ha raccontato la vicenda: “Il mio intento è quello di far capire alla gente che gesti simili verso un animale inoffensivo, che non ti viene a sporcare in casa e che non ti da noia, sono atti totalmente gratuiti, ingiustificati, di cui non comprendo la logica”. La condivisione della vicenda di Chocò per Ida è stata “un’opera di sensibilizzazione” poiché il maltrattamento ad un animale “non è comprensibile”. Che sia stata superstizione e pregiudizio nei confronti del pelo nero, che sia stata pura cattiveria o ignoranza, quello della padrona vuol essere un messaggio di rispetto, nei confronti di esseri mansueti.
Al momento i padroni non sanno chi possa essere l’autore del fatto e anche per questo la disavventura di Chocò è stata divulgata, per informare il presunto responsabile che “ove mai non lo sapesse, maltrattare gli animali è un reato”.
“Se dovessi individuare con certezza questa persona non mancherò di sporgere denuncia con richiesta di addebito delle spese mediche, che non sono state da poco” ha concluso Ida.
Margherita Cecchin