Anffas Lucca, la Befana porta un nuovo mezzo per il trasporto dei disabili
Ci sono gesti spontanei, che "scaldano il cuore" e che fanno affrontare le difficoltà quotidiane con maggiore speranza e senso di condivisione. Gesti come quello degli imprenditori lucchesi Nicola Caldani della Spritz Medical e Luca Granucci, impegnato nel settore cleaning, che hanno voluto dare una mano concreta ad Anffas Lucca e ai ragazzi con disabilità, donando un automezzo attrezzato per il trasporto di persone con difficoltà motoria e sedia a rotelle, utilissimo per raggiungere i vari centri diurni gestiti dall'Associazione.
Alla consegna - avvenuta questa mattina (5 gennaio) al centro “A casa nostra”, a San Pietro a Vico – erano presenti ragazzi e operatori, il presidente di Anffas Lucca, Gabriele Marchetti, il direttore Manuel Graziani e gli stessi Caldani e Granucci che hanno raccontato come l’iniziativa sia nata nell’ottobre scorso, quando Graziani ha condiviso con loro le tante difficoltà legate all’emergenza Covid, tra cui quella di garantire trasporti individuali ai ragazzi. Da qui la proposta d Caldani – da sempre vicino ad Anffas e promotore negli anni di altre donazioni, a titolo personale o in rete con altri imprenditori - di aiutare nella ricerca e nell'acquisto di un nuovo mezzo. La fortuna ha voluto che un’altra associazione lucchese cedesse proprio in questi mesi un Fiat Doblò attrezzato con una poltrona anteriore per disabili e una pedana, permettendo ad Anffas di entrare in possesso di un automezzo in ottime condizioni.
«È una grandissima soddisfazione poter contribuire al benessere di questi ragazzi – afferma Caldani - e poter dare una mano a una realtà come quella di Anffas Lucca che conosco e apprezzo da anni».
Il presidente di Anffas Lucca, Gabriele Marchetti, da parte sua commenta: «Inizia con un segno davvero benaugurante questo 2021. Gesti come questi confermano l’attenzione che da sempre il tessuto sociale e imprenditoriale del territorio rivolge alle necessità di realtà come Anffas, impegnate giornalmente nella difficile partita dell'assistenza alla persona. Una sfida resa ancora più ardua dall’emergenza sanitaria di questi mesi».
Fonte: Ufficio Stampa