GoBlog - Michela Renaldini
Shole Zard
Buongiorno tanti auguri di Buon anno, è arrivata il 2021, speriamo che sia un anno diverso dal 2020. Spesso mi chiedo se noi esseri umani abbiamo imparato davvero qualcosa da questa pandemia, ma non mi sembra che l'essere umano abbia fatto un grande cambiamento, ma spero che nel mondo possa esserci più gentilezza, amore e voglia di migliorare in positivo questo nostro pianeta.
Insieme a Patrizia abbiamo parlato dell'Epifania, festa cristiana che si festeggia il 6 gennaio nelle chiese occidentali, considerata la Pasqua di luce con la rivelazione al mondo del Bambino Gesù, per le chiese orientali il giorno cade invece il 19 di gennaio, perché seguono il calendario giuliano.
La parola Epifania viene dal greco antico e significa "Mi rendo manifesto". Il 6 di gennaio infatti arrivano alla capanna del bambino Gesù i tre re Magi: Gasparrre, Melchiorre e Baldassarre. La loro storia si perde nei tempi e in terre esotiche e di tradizioni antiche. I tre magi sono menzionati solo nel Vangelo di Matteo che parla di Magi che dall'oriente arrivarono a Gerusalemme durante il regno di Erode alla ricerca del neonato Re dei Giudei.
Si parla di loro anche in alcuni vangeli apocrifi. I Magi portano in dono: oro, mirra e incenso, questi dono hanno un significato alla duplice natura del Gesù quella umana e quella divina. L'oro è il dono riservato ai re; l'incenso è testimonianza di adorazione alla divinità perché Gesù è Dio; la mirra è utilizzata nel culto dei morti, perché Gesù è uomo e quindi mortale.
In realtà i Magi non erano re ma erano sacerdoti, studiosi di astronomia che seguendo la lettura del cielo avevano scoperto la nascita di un Messia, il salvatore universale. Per questo si misero in viaggio e la leggenda dice che seguirono la stella cometa che brillava nel cielo affrontando un lungo viaggio che li portò fino a Gerusalemme dove trovarono il Bambino Gesù.
La loro storia si incrocia con quella della Befana, si racconta che i Magi sostarono da una signora anziana a Betlemme e le chiesero di andare insieme a loro a trovare il Bambino Gesù, lei rifiutò ma dopo che i Magi furono partiti la Befana cambiò idea e decisi di raggiungerli, ma non riuscendo a ritrovarli, nel buio della notte, decise di lasciare a tutti i bambini un dono, sperando che tra questi ci fosse il Bambino Gesù. La Befana ha continuato nel tempo a portare dolci ai bambini.
I tre Magi venivano da una città dell'antica Persia che era un regno molto vasto che comprendeva l'attuale Iran e per questo ho scelto una ricetta che è molto popolare in Iran: Shole Zard il budino di riso con acqua di rose, cardamomo, zafferano, mandorle e pistacchi. Shole Zard è un dolce a cucchiaio molto speziato che possiamo realizzare anche a casa, molto profumato e immagino anche buono.
Ho trovato questa ricetta sul sito lamiacucinapersiana.blogspot.com/
Shole Zard
Ingredienti per due persone
1 tazza di Riso con chicco corto o riso basmati 1 tazza
2 tazze Zucchero
70 gr Burro
1/2 cucchiaino Zafferano in polvere
1/2 tazza Acqua di rose alimentare
6 bacche Cardamomo
1/2 tazza Mandorle in listarelle
Sale
Per guarnire:
Cannella in polvere
Mandorle e pistacchi tritati e in listarelle
Preparazione
Lavate il riso 5/6 volte con acqua tiepida in modo che perda tutto il suo amido. Mettete il riso in una pentola con 4 tazze di acqua fredda e poco sale e fatelo arrivare a bollore mescolando ogni tanto. Quando il riso bolle abbassate la fiamma e fatelo cuocere coperto per 30 minuti, mescolate di tanto in tanto e, quando serve, togliete via la schiuma che si formerà durante la cottura. Sciogliete lo zucchero in due bicchieri di acqua bollente e aggiungetelo al riso; continuate poi la cottura ancora per 20 minuti. Vedrete che il riso si ammorbidirà ed il suo amido darà una bella crema allo shole zard. Dopo sciogliete lo zafferano in un bicchiere di acqua bollente.Togliete anche i semi del cardamomo dal guscio e pestateli nel mortaio. A questo punto aggiungete zafferano sciolto in acqua, burro, mandorle a pistilli, un altro bicchiere d'acqua bollente e lasciate che si sciolga il burro. Coprite la pentola e lasciate andare ancora per 10 minuti con fuoco molto lento. Alla fine aggiungete gli aromi, che sono acqua di rose e cardamomo. Mescolate e coprite il coperchio con un canovaccio. Continuate a cuocete ancora a fuoco molto lento per 10 minuti. Alla fine dovete ottenere i chicchi di riso ben cotti e un buonissimo dolce al cucchiaio con una consistenza giusta, cremosa e morbida, con tutti gli aromi e croccante di mandorle. Ricordate che gli Shole Zard quando si raffreddano diventano più duri e consistenti, perciò toglieteli via dal fuoco ancora morbidi e non troppo densi. Versate Shole Zard ancora caldo nelle coppette individuali oppure nelle scodelle di porcellana, e guarniteli finché sono ancora caldi, prima che si addensino in superficie, con cannella in polvere, pistacchi e mandorle tritate o in forma di listarelle. Servite gli Shole zard freddi. Potete conservarli in frigo per una settimana.
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Potete ascoltare la ricetta sulle frequenze di Radio Lady 97.7 di Empoli (Fi) oppure sui 102.100 nelle zone di Pisa, Lucca, a partire dalle 8:35 circa ogni giovedì. Il sabato mattina verso le 10:35 c'è cucinare che bontà internazionale, con le ricette da tutto il mondo.