Offese ai medici di famiglia sui muri dell'ex ospedale di Viareggio
L’Asl Toscana nord ovest condanna con forza il gesto incivile di chi ha scritto su una parete dell’ex ospedale Tabarracci, accanto alla porta degli ambulatori in cui visitano i medici di famiglia appartenenti all’AFT 1 Versilia, una frase offensiva nei loro confronti.
Di questa Aggregazione Funzionale Territoriale, un un raggruppamento di medici di medicina generale incaricato di garantire la tutela della salute della popolazione di riferimento, fanno parte i dottori Pardini (coordinatore), Petrucci, Cupisti, Bianchini, Giorgetti e Mallegni.
“La scritta accanto agli ambulatori del Tabarracci - afferma il direttore generale Maria Letizia Casani - offende in maniera intollerabile sei professionisti che si impegnano quotidianamente per venire incontro alle esigenze dei propri assistiti e che non si sono mai risparmiati neppure durante l’emergenza Covid. Siamo vicini ai sei medici e condanniamo questo gesto vile e sconsiderato”.
“L’AFT in questione - aggiunge il direttore di Zona Distretto della Versilia Alessandro Campani - è da considerare un vero fiore all’occhiello nell’ambito dell’assistenza territoriale. So che gli assistiti dei sei medici sono molto soddisfatti e posso assicurare che questo gruppo si integra in maniera adeguata con l’attività ospedaliera e territoriale dell’Asl. Fra l’altro si tratta di una AFT che sta già pagando un tributo non indifferente al Covid”.
“Ormai non è un mistero - sottolinea il coordinatore di AFT Massimo Pardini - che io dal 18 dicembre scorso sia ammalato di Covid, contagiato da un mio assistito risultato positivo. Eppure rispondo 24 ore su 24 alle telefonate dei pazienti, che hanno bisogno del mio supporto, per questioni legate al Covid ma anche per altre problematiche tipo un mal di schiena. Con tutto il gruppo abbiamo deciso di fare questo e quindi anche i miei cinque colleghi fanno lo stesso, per non lasciare mai da sole persone che contano sul nostro aiuto. In più gli altri medici (io attualmente non posso) lavorano anche 12 ore al giorno in ambulatorio, dove si recano anche quando non sarebbero tenuti a farlo. Per questo la frase sul muro ci ha fatto molto arrabbiare e lo consideriamo un gesto vigliacco e profondamente ingiusto”.
Fonte: Asl Nord Ovest