Saldi, l'appello di Confartigianato: "Siano posticipati a marzo o rischiano di essere inutili"
Confartigianato Firenze chiede una nuova data per i saldi invernali. Per la Toscana l'inizio sul calendario è cerchiato al 30 gennaio. Ma sul periodo incombe ancora il rischio di una zona arancione o rossa, che renderebbe inutile ogni strategia di sconto. "In questo momento non sappiamo come sarà la situazione a fine gennaio - commenta Alessandro Sorani, presidente di Confartigianato Firenze -. Occorre spostare i saldi un mese e mezzo più avanti, a marzo". L'emergenza Covid potrebbe causare il flop di uno dei momenti più attesi dell'anno da parte degli imprenditori: centinaia di vetrine con prezzi stracciati e un deserto di clienti. "Si rischia di avere negozianti costretti a vendere a prezzi ridotti, ma nessuno che possa fruirne. Oltre al danno sarebbe la beffa".
Nel settore dell'artigianato i saldi producono fino al 20-25% del fatturato annuo. Il ripensamento delle tempistiche aiuterebbe a incrementare le vendite: "Da tempo chiediamo di rinegoziare modalità e tempistiche - prosegue Sorani -. Anche in condizioni normali, gli sconti a metà stagione rappresentano un blocco per molte attività, non un vantaggio. Ma in un contesto come questo, fare i saldi a fine gennaio ci sembra davvero assurdo. Serve spostarli a marzo per dare un minimo di garanzia sugli acquisti".
Confartigianato Firenze chiede quindi di riorganizzare quindi il calendario, per sostenere i commercianti in un anno di vera difficoltà economica. "E' l'occasione per la Regione Toscana di sedersi attorno a un tavolo e stabilire nuove regole. Sia per quest'anno, ma anche per il futuro - conclude il presidente -. Bisogna rivedere tutto il sistema. Questa può essere l'occasione di far diventare i saldi, per davvero, di fine stagione: prodotti invernali venduti a fine inverno e non a metà stagione come accade adesso. Sfruttare al meglio gli sconti, specie quest'anno, può essere una spinta economica".
Fonte: Confartigianato Firenze