Covid, vaccinato il primo ingegnere biomedico a Careggi
Eleonora Rossi è il primo ingegnere biomedico ad essere stato vaccinato a Careggi. “Lavoriamo in prima linea ogni giorno a fianco dei sanitari - racconta - per allestire nuovi posti letto, riorganizzare i reparti con le necessarie dotazioni tecnologiche, per reperire le apparecchiature, installarle e collaudarle secondo i bisogni dei pazienti Covid. Sento la responsabilità di essere stata scelta come un dovere verso i colleghi e i sanitari a seguito della mia adesione alla campagna vaccinale organizzata dall’Azienda Careggi. É per me un onore rappresentare l’Ordine nella promozione della vaccinazione, ma anche una grande emozione pensando ai miei familiari e a tutte le persone che soffrono ed hanno sofferto a causa del Covid”.
Gli ingegneri biomedici dell’area fiorentina sono circa 16 e lavorano costantemente con lo staff sanitario e amministrativo per organizzare e far funzionare tutto. Si occupano di riorganizzare i reparti, attivare posti letto per la terapia intensiva e garantire la sicurezza e il corretto funzionamento delle apparecchiature vitali per i pazienti. Sono tutti professionisti che lavorano in stretta sinergia con i medici e gli infermieri per dare una risposta sempre pronta ad ogni urgenza.
“La seconda ondata della pandemia è stata più difficile da gestire - continua l’ingegner Rossi - il numero di posti da attivare sono stati molti di più e il lavoro di riorganizzazione dei reparti ha richiesto sforzi enormi anche perché a Careggi l’attività programmata non è stata mai interrotta”. Nonostante questo, l’aumento delle assunzioni che hanno riguardato i sanitari non ha interessato il settore dell’ingegneria biomedica. “Sarebbe utile farlo anche nel nostro campo, per fronteggiare l’aumentato carico di lavoro dovuto alla pandemia”
“La rapidità di intervento in questa situazione è tutto - commenta Francesca Satta, coordinatore commissione biomedica e consigliere dell'Ordine degli Ingegneri di Firenze - E’ necessario rispondere sempre dinamicamente per evitare criticità e rallentamenti. Molti di noi hanno rinunciato alle ferie e garantito reperibilità per ogni necessità anche fuori del proprio orario di lavoro, ma è stato necessario farlo per garantire il corretto funzionamento del sistema ”.
Fonte: Ordine degli ingegneri di Firenze