Multiutility, Barzanti (PCI): "Ennesimo mostro dai costi alti"
In questi giorni si leggono indiscrezioni riguardanti il futuro assetto della Giunta regionale toscana.
Il PD, per regolare gli equilibri interni e soddisfare i relativi appetiti, avrebbe deciso di aggiungere un altro assessore (si fa il nome di Anselmi). Eppure i consiglieri regionali ("dem" e non solo) pur avendo votato si nel referendum per la riduzione del numero dei parlamentari in nome della riduzione dei costi della politica, non si sono fatti problemi a riscuotere i rimborsi da trasferta durante la prima ondata del Covid, anche se non si sono recati fisicamente in Consiglio. Non hanno inoltre mai chiarito se e quando hanno restituito questi soldi. Ora si vorrebbe addirittura nominare un assessore regionale in più?
E non è finita qui. Il PD vorrebbe creare il gestore unico dei servizi: acqua, luce, gas, rifiuti e (chissà) magari anche sanità e trasporti.
È il progetto di multiutility, una nuova holding pubblica-privata per la gestione in rete dei servizi a livello regionale. Il nostro ceto politico dirigente pensa insomma a come costruire l’ennesimo mostro i cui costi saranno sempre più alti per mantenere Presidenti, direttori, consigli di amministrazione, sindaci revisori, appalti esterni, ecc. I Comuni più piccoli saranno sempre più abbandonati e impossibilitati a poter esporre e portare all’attenzione i problemi e le necessità locali.
Tutto ciò mentre i costi delle bollette diventano sempre più alti e tante lavoratrici e lavoratori non sanno quando riceveranno la cassa integrazione e non conoscono il proprio futuro lavorativo. Ma le bollette chi le paga? Gli affitti chi li paga? E la spesa?
Si sa che per i padroni e i loro politici il business è più importante del tenore di vita di lavoratori e ceti popolari, della salute e dei servizi che loro spettano e che dovrebbero essere pubblici e gratuiti sotto i quindicimila euro di reddito annuo e progressivamente proporzionati per i redditi superiori.
A Giani e alla sua Giunta (della quale fa parte anche l'assessore Spinelli, della cosiddetta Sinistra Civica Ecologista) chiediamo di dare seguito al ritorno alla gestione pubblica dell’acqua come da voto referendario.
Chiediamo la ricostituzione delle Province. Il PD perse il referendum del 2016, non riuscendo a cancellare dalla Costituzione il riferimento nominale a questi enti locali.
La lotta contro la multiutility regionale, per la ripubblicizzazione dell'acqua e di tutti i servizi; contro i tagli alla Sanità, le privatizzazioni, i ticket, l'intramoenia; per la difesa dei posti di lavoro e l'ingresso in modo determinante della Regione e dello Stato nel capitale azionario delle aziende private che intendono licenziare o delocalizzare; per la ricostituzione di Province elette democraticamente dai cittadini; per un nuovo sistema elettorale regionale proporzionale puro e senza sbarramento.
Questi sono punti fondamentali del nostro programma per i quali lotteremo nelle piazze, nei luoghi di lavoro e utilizzando tutti i mezzi, politici e giuridici, per far valere le ragioni dei ceti popolari che subiscono da decenni le scelte economiche liberiste.
È come sempre a lavoratori e popolo che il padronato, il capitale finanziario e i politici "democratici" al loro servizio vorrebbero far pagare tutti i costi della crisi economica, tenendo ben stretti per sé rendite e profitti.
Marco Barzanti, Segretario Regionale PCI Toscana