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Vaccine Day Toscana, oggi le prime vaccinazioni contro il Covid-19

Simona Bausi è la prima vaccinata in Toscana

Oggi è il Vaccine Day Toscana: inizia così il cammino della regione fuori dalla pandemia di Covid-19. Questa mattina sono arrivate le prime dosi del vaccino consegnate dall'Esercito alla farmacia dell'ospedale fiorentino di Careggi. Le prime 620 dosi sono state consegnate, come da programma, alle ore 8. In Toscana,  i vaccini sono arrivati ieri sera all'aeroporto di Peretola, con un volo da Roma. Ad attendere la consegna era presente il presidente della Regione Toscana Eugenio Giani che parla di una "giornata storica" e di "luce in fondo al tunnel".

L'arrivo dei vaccini è stato salutato con un applauso e 'tifo da stadio' da parte di alcuni operatori sanitari fiorentini. All'arrivo dei mezzi dell'esercito, scortati dai carabinieri, infermieri e medici affacciati in alto da un balcone hanno esultato mentre i militari consegnavano le dosi.

Vaccine Day Toscana, al via la campagna di vaccinazione

Appena sono stati consegnati i vaccini, nell'ospedale fiorentino è iniziata la preparazione e il confezionamento delle dosi per gli altri 11 ospedali toscani hub segnalati alla struttura commissariale di Domenico Arcuri e per l'Rsa di Montedomini nel capoluogo toscano. Nel corso della mattinata, infatti, questo primo step della campagna di vaccinazione sarà estesa a tutto il territorio.

Da Careggi intanto alle 8.30 le altre 580 dosi hanno preso destinazione Firenze al San Giovanni di Dio e alla RSA Montedomini. E nel resto della Toscana hanno raggiunto gli ospedali San Iacopo di Pistoia, al Santo Stefano di Prato, al San Giuseppe di Empoli, all’Aou di Pisa, all’ospedale di Livorno, al San Luca di Lucca, all’ospedale delle Apuane a Massa, all’Aou delle Scotte di Siena, al San Donato di Arezzo, all’ospedale Misericordia di Grosseto e all’unica Rsa.

Il governo regionale, con il presidente o con suoi rappresentanti, sarà presente non solo a Careggi, ma in tutti i luoghi di inizio della campagna di vaccinazione: a Torregalli con Stefania Saccardi, a Montedomini col presidente Giani e Serena Spinelli, a Siena e Arezzo con Simone Bezzini, a Grosseto con Leonardo Marras, a Massa col consigliere speciale del presidente Giacomo Bugliani e col consigliere del presidente per le vaccinazioni Angelo Zubbani, a Prato con Stefano Ciuoffo, a Pistoia e Livorno col presidente Giani, a Lucca con Stefano Baccelli, a Empoli col presidente della commissione sanità Enrico Sostegni, a Pisa col presidente del consiglio regionale Antonio Mazzeo.

Vaccino Covid
Vaccino Covid
Vaccino Covid

Vaccine Day Toscana, due infermiere le prime vaccinate

Le prime somministrazioni sono iniziate già questa mattina a Careggi CTO, alle 10 dovrebbero iniziare a Montedomini e in tutti gli altri ospedali alle ore 11.

La prima vaccinata in Toscana è un'infermiera dell'ospedale di Careggi, Simona Bausi, 50 anni: "Tanto orgoglio e tanta speranza che ci si faccia a uscire da questo periodo buio. Vaccinarsi mi sembra la cosa da fare in questo momento. C'è un po' di ansia, ma soprattutto speranza per questo vaccino. Spero di fare un 'vagone' di anticorpi'. Siamo tutti felici di essere qua oggi e di essere i primi a vaccinarsi. Soprattutto per i sanitarsi vaccinarsi dovrebbe essere praticamente obbligatorio. Rischiare di essere dei vettori di infezione per noi che lavoriamo con le persone malate è pesante e poi vogliamo essere da sprone per tutti gli altri. La fiducia nella scienza c'è ed è tanta, e sono certa che andrà bene"

Queste le parole di Giani: "Elena e Simona sono le prime vaccinate in Toscana.  Entrambe infermiere da mesi in prima linea nei reparti Covid, sono il simbolo della nostra coraggiosa Toscana che combatte e si cura per rialzarsi più unita di sempre. Forza Toscana"

Il Vaccine Day nei territori dell'Asl Toscana Centro

Oggi nell’AUSL Toscana Centro la macchina organizzativa per la vaccinazione è stata operativa in quattro ospedali ed una RSA : Torregalli di Firenze, Santo Stefano di Prato, San Jacopo di Pistoia, San Giuseppe di Empoli e nella RSA di Montedomini. Sono state 45 le dosi consegnate in ogni presidio ospedaliero e 70 per la RSA di Montedomini. Si tratta di un primo step della campagna di vaccinazione che in tutta Europa ha preso avvio nella stessa giornata.

A ricevere le prime dosi sono stati gli operatori dipendenti del Servizio Sanitario Regionale, tra cui anche il personale del 118, delle Usca e Girot, oltre agli ospiti delle RSA. Dopo questa fase iniziale la vaccinazione proseguirà in modo continuativo coinvolgendo gli operatori sanitari in lista (medici, infermieri, ostetriche, Oss, tecnici di radiologia, laboratorio  ecc…), gli ospiti ed il personale delle RSA e delle Case di Cura.

Buonissima l’adesione alla campagna vaccinale: 36.000 il totale degli operatori per l’Ausl Toscana Centro, tra cui gli operatori sanitari e socio sanitari del servizio pubblico e del privato accreditato, compreso il volontariato e gli operatori ed ospiti delle RSA Nel dettaglio: in zona pratese sono 5.000 i prenotati, in zona fiorentina circa 17.300, in zona empolese 4000, in zona pistoiese 4300 (compresa la valdinievole). 6000 relativamente agli operatori e ospiti delle rsa.

I primi 45 candidati alla vaccinazione per ogni presidio ospedaliero sono stati individuati attraverso un algoritmo. Nella procedura di calcolo sono stati inseriti alcuni parametri come il genere ed il ruolo di appartenenza in modo da garantire il rispetto delle direttive Ministeriali e la parità di genere. A somministrare le prime dosi di vaccino nei presidi ospedalieri un équipe composta da due assistenti sanitari, due infermieri ed un medico. Nella RSA di Montedomini la squadra è stata integrata con personale della USCA e del Girot.

A Torregalli la vaccinazione è stata effettuata nei locali del poliambulatorio.

Al Santo Stefano di Prato i vaccini sono stati somministrati negli ambulatori del Centro Trasfusionale, al San Giuseppe di Empoli al Poliambulatorio ed al San Jacopo di Pistoia nei locali del poliambulatorio B. Sono stati vaccinati medici, infermieri, ostetriche, operatori sanitari, tecnici della riabilitazione, di radiologia e di altre professioni sanitarie. Al San Jacopo di Pistoia il primo ad essere stato vaccinato è stato un medico, il dottor Gabriele Nenci, responsabile del reparto covid: "Penso sia una cosa importante - ha detto - Sono emozionato". Alla prima vaccinazione ha assistito il presidente della Regione Eugenio Giani.

Nella RSA di Montedomini dalle 11 sono iniziate le vaccinazioni per 30 ospiti, come nei presidi ospedalieri, nei giorni successivi le sedute vaccinali  proseguiranno in continuità. Sono Marco, 64 anni, Paolo, 74 e Ferdinando di 69 anni alcuni degli ospiti della Rsa Montedomini di Firenze che hanno ricevuto per primi il vaccino anticovid. Marco, ex barman, ha spiegato che "dai vaccini siamo passati un po' tutti, per me è una cosa naturale. L'importante è che sia un contrasto valido per il Coronavirus ma sono fiducioso. Bisogna cogliere subito questa occasione senza paura".

Paolo, ex portiere di uno stabilimento tessile a Prato sottolinea invece che il vaccino "è una puntuta normale, ho firmato la liberatoria perché non vedevo nessun rischio, sono fiducioso. E' una cosa che consiglio a tutti". Così poi Ferdinando, ex direttore commerciale di un'azienda di tessuti: "Sono sicuro che male non farà, essendo facoltativo ne ho approfittato subito. Ci sono tante persone che lo hanno fatto subito e sta andando bene".

Vaccino Covid
Vaccino Covid

Il Vaccine Day a Empoli

Il Vaccine Day nell'AOUP

In leggero anticipo sulla tabella di marcia, questa mattina a Pisa all’Ospedale di Cisanello sono arrivati i primi 50 vaccini anti Covid scortati dalle volanti della Polizia. Ad accoglierli la Direzione aziendale dell'Aoup al completo con tutto lo staff preposto alla campagna vaccinale, che si terrà all'interno dell'edificio 3 (dove hanno sede le due unità operative di Ortopedia e Traumatologia, il Centro ustioni e l'Anestesia e rianimazione ortopedia e centro ustioni).

Presenti anche il presidente del Consiglio regionale Antonio Mazzeo e l'assessore regionale Alessandra Nardini per testimoniare la vicinanza della Regione a tutti gli ospedali in questa fase cruciale di gestione della pandemia.

Le vaccinazioni sono cominciate come previsto alle 10.45 e la prima a vaccinarsi è stata una biologa dell'unità operativa di Farmacologia dell'Aoup, Paola Orlandi. "È un onore per me essermi vaccinata – ha detto - ed è importante che passi il messaggio che bisogna vaccinarsi, perché questa è una pandemia che ha mietuto milioni di vittime. È giusto, è doveroso e coscienzioso vaccinarsi, è da persone responsabili".

Il direttore generale dell’Aoup Silvia Briani ha voluto ringraziare l’ospedale: “Voglio veramente dire grazie a tutti – ha detto - perché ci hanno consentito di mettere in piedi un'organizzazione complessa in pochissimi giorni con un impegno davvero encomiabile, come d'altronde è stato durante tutta la pandemia. Questo non è solo un ospedale grande di dimensioni ma è un grande ospedale nel senso delle grandi persone che ci lavorano tutti i giorni"

Alle Scotte 50 professionisti di AouS e Asl Toscana SE si vaccinano

Sono stati il professor Federico Franchi e l'infermiera Agnese Messina, i primi professionisti dell’Azienda ospedaliero-universitaria Senese a ricevere il vaccino contro il Covid-19. Il professor Franchi, responsabile dell'area Covid e Agnese Messina, infermiera dell'area Covid, hanno inaugurato il “Vaccine day” all’ospedale Santa Maria alle Scotte di Siena che, complessivamente, ha visto vaccinare 50 professionisti, tra medici, infermieri, OSS e amministrativi, non solo dell’Aou Senese ma anche dell’Asl Toscana Sud Est: diversi profili professionali selezionati a seconda del rischio di esposizione al virus e secondo logiche strategiche che riguardano il ruolo e le mansioni coperte.

Nei giorni scorsi, i candidati a ricevere il vaccino sono stati sottoposti al test sierologico preventivo, con un overbook del 10%. 4271 le prenotazioni al vaccino effettuate all’Aou Senese da parte di quasi tutti i professionisti dell’ospedale Santa Maria alle Scotte, compresi i lavoratori di ditte esterne che forniscono servizi all’interno delle Scotte.

«Ci tengo a ringraziare tutti i nostri professionisti, sia per la risposta massiccia in termini di prenotazioni, che per il grande impegno profuso con tempestività nell’organizzazione delle campagna di vaccinazione», ha detto il direttore generale ff dell’Aou Senese, Maria Silvia Mancini, presente insieme al direttore sanitario Roberto Gusinu che aggiunge: «L’avvio della vaccinazione anti-Covid, che proseguirà a gennaio 2021, ci pone l’obiettivo di garantire la massima copertura vaccinale per il nostro ospedale, a protezione dei nostri professionisti e dei nostri pazienti».

Presente al “Vaccine day” anche il direttore amministrativo dell’Asl Toscana Sud Est, Francesco Ghelardi: «L’Asl Toscana Sud Est si sta muovendo in piena sintonia e stretta collaborazione con l’Azienda ospedaliero-universitaria Senese per affrontare insieme questa importante sfida, quello di oggi è solo il primo passo di un progetto che per i prossimi mesi richiederà un grande sforzo organizzativo. L’obiettivo – ha aggiunto Ghelardi - è offrire la possibilità di vaccinarsi a ogni cittadino che lo vorrà, partendo dagli ospedali e dai presidi sanitari per coinvolgere ben presto tutta la popolazione. Su questo il personale dell’Asl Toscana Sud Est garantirà come sempre il massimo impegno».

Hanno portato il loro saluto ai professionisti che si sono sottoposti al vaccino anche il Rettore dell'Università degli Studi di Siena Francesco Frati, il sindaco di Siena Luigi De Mossi, l'assessore alla sanità del comune di Siena Francesca Appolloni, il consigliere regionale Anna Paris, il Questore di Siena Costantino Capuano e il tenente colonnello dei Carabinieri, Gennaro Nasti, vice comandante e comandante del NORM"

Al via le prime 45 vaccinazioni all'ospedale di Massa

Sono iniziate le prime vaccinazioni anche all'ospedale Noa di Massa a 45 operatori sanitari del territorio. Nella lista dei primi vaccinati a Massa ci sono Ivo Bianchini, responsabile Covid in medicina, Alberto Baratta direttore della terapia intensiva, e Enrico Isoppi, noto chirurgo. Sono 1116 complessivamente le prenotazioni del vaccino.

Così il dottor Bianchini: "Sono contento che sia iniziata questa fase - ha commentato -. Ci puntiamo molto. Fino ad oggi abbiamo dovuto limitare i danni di un virus, oggi possiamo evitare che la gente si ammali".

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Le prime vaccinazioni all'ospedale di Livorno

Sui social il sindaco di Livorno Luca Salvetti ha commentato le foto delle prime 45 vaccinazioni anticovid effettuate oggi all'ospedale di livorno: "In dieci mesi ci siamo difesi dal virus, ci abbiamo convissuto ed ora cominciamo a limitarlo e a superarlo. All'alba i mezzi dell'Svs hanno ritirato le dosi del vaccino e nella mattinata sono iniziate, grazie al prezioso lavoro del personale dell'ospedale, le prime vaccinazioni per medici e personale della sanità".

Primi vaccini anche ad Arezzo

Sono state una dottoressa e un'infermiera ad aprire la campagna della vaccinazione all'ospedale San Donato di Arezzo. La prima in assoluto è stata l'assistente sanitaria Martina Erdas, 32 anni, che ha commentato così: "Mi sono sentita davvero onorata di aver fatto questo passo. Spero che lo facciano tutti". La dottoressa del 118 vaccinata è Alessandra Roggi.

Così il direttore dell'Asl Antonio D'Urso: "I tempi sono appesi alle forniture. Il commissario di governo parla di completare questa fase tra gennaio e febbraio. Ci sono possibilità concrete che altri arrivi possano esserci anche prima del 31 dicembre. E a quel punto ripartiremo subito con le operazioni". L'assessore regionale alla sanità Bezzini ha confermato che la "tempistica dipenderà dalla fornitura".

Da domani 470mila dosi ogni settimana in Italia

Quello di oggi è un numero simbolico: le 9750 dosi di vaccino Pfizer-BioNTech consegnate a tutti i Paesi europei è infatti solo un modo per lanciare la campagna di vaccinazione, ma il Ministero della Salute ha precisato che la distribuzione vera e propria permetterà di ottenere circa 470mila dosi ogni settimana. La distribuzione vera e propria partirà dalla settimana che inizia il 28 dicembre.


I COMMENTI

Giani: "Un momento storico"

"Un momento di portata storica quello che stiamo vivendo stamani un momento che parte dal presidio ospedaliero che per i toscani e per il centro Italia è un punto di riferimento e che segna il via per una fase importante e nuova. Con oggi inizieremo a costruire lo scudo protettivo per una popolazione che sta vivendo momenti difficili e assai delicati. Oggi è una partenza simbolica, con 620 vaccini in attesa della vera somministrazione che inizierà il 2 gennaio e porterà in quel mese 16420 dosi per coloro che sono in prima linea e per gli anziani nelle RSA e poi, si continuerà, man mano che arriveranno le indicazioni del Governo, raggiungendo oltre 3 milioni di persone in Toscana”.

Bezzini: "Grande speranza per il futuro"

Di giornata storica ha parlato anche l’assessore Simone Bezzini: “un giorno che dà a tutti motivo di grande speranza nel futuro – ha detto -. Un primo traguardo raggiunto grazie alla ricerca scientifica e all'impegno congiunto delle istituzioni a livello europeo, nazionale e regionale. Ringrazio tutti coloro che hanno lavorato per la riuscita di questa fondamentale giornata di avvio della campagna di vaccinazione. La Toscana sta lavorando con serietà, lungimiranza e grande spirito di squadra, il nostro sistema sanitario è organizzato per affrontare al meglio questa sfida collettiva che ci vedrà impegnati nei prossimi mesi. Auspico la più grande adesione possibile alla vaccinazione, solo con la tenacia e la fiducia si può vincere questa battaglia per la vita”.

Dopo Firenze e Arezzo, l'assessore regionale al diritto alla salute e sanità Simone Bezzini ha fatto tappa anche a Siena: "Oggi è un giorno storico per la lotta al Covid - afferma Bezzini - motivo di grande speranza nel futuro. Un primo traguardo storico raggiunto grazie alla ricerca scientifica e all'impegno congiunto delle istituzioni a livello europeo, nazionale e regionale. Ringrazio tutti coloro che hanno lavorato per la riuscita di questa fondamentale giornata di avvio della campagna di vaccinazione. La Toscana sta lavorando con serietà, lungimiranza e spirito di squadra, il nostro sistema sanitario è organizzato per affrontare al meglio questa sfida collettiva che ci vedrà impegnati nei prossimi mesi. Auspico la più grande adesione possibile alla vaccinazione, solo con la tenacia e la fiducia si può vincere questa battaglia per la vita».

Monni: "Una giornata che ricorderemo"

Oggi è una giornata che ricorderemo – ha quindi detto l’assessore Monia Monni - Questo anno terribile si conclude con una grande speranza. Dobbiamo ancora tenere duro e mantenere alta l'attenzione, ma finalmente si vede una luce dopo questa lunga notte. Appena sarà possibile mi vaccinerò”.

Gandola (FI): "Vaccinarsi è un dovere"

"Grande soddisfazione per l’arrivo a Firenze e nel resto della Toscana delle prime dosi di vaccino anticovid, che presto ci consentiranno di riprenderci la nostra libertà. Vaccinarsi è un dovere ed anzi dovrebbe essere reso obbligatorio. Non appena sarà possibile, mi sottoporrò con convinzione alla somministrazione". Si esprime così Paolo Gandola, consigliere metropolitano Forza Italia –centrodestra per il cambiamento, salutando con gioia l’arrivo dei primi vaccini all’Ospedale di Careggi.

"Al riguardo – ha aggiunto il consigliere metropolitano – così come richiesto da molte associazioni, occorre inserire anche tutte le persone disabili tra coloro che prioritariamente possono essere sottoposti alla somministrazione del vaccino insieme agli operatori sanitari, sociosanitari e personale e ospiti delle Rsa. Le persone disabili sono quelle maggiormente esposte a rischi di varia natura derivanti della pandemia e dunque dovrebbero aver diritto a ricevere particolari attenzioni consentendo un accesso prioritario. Il vaccino già disponibile  rappresenta un vero e proprio miracolo per la velocità con la quale la ricerca mondiale ha messo a disposizione un vaccino in soli dieci mesi, consentendoci di avere gli strumenti giusti per vincere la sfida della pandemia globale. Solo vaccinandosi saremo finalmente protetti e potremo tornare a vivere una vita normale, come abbiamo sempre sognato".

Nardella: "Il giorno della rinascita"

All'ospedale di Careggi stamani "sono arrivate le prime dosi del vaccino anti Covid. È il Vaccine day, il primo giorno della rinascita. Per Firenze, per l'Italia, per l'Europa. Le giovani infermiere Elena e Simona e gli anziani ospiti di Montedomini, primi a vaccinarsi stamattina in Toscana, sono il simbolo della vittoria della scienza e della speranza". Così il sindaco di Firenze Dario Nardella.

Mazzeo: "Vaccinare tutti i toscani entro il 2021"

La scienza ha fatto tanto, trovando in pochi mesi questo vaccino - spiega il Presidente - Ora come istituzioni non possiamo sbagliare. Come Regione Toscana dobbiamo perciò porci l'obiettivo di vaccinare entro l'anno, il 2021, tutte le toscane e i toscani, abbiamo una organizzazione eccellente come abbiamo dimostrato anche in questa giornata davvero speciale. Anche in questo caso vanno ringraziate tutte le persone che in questi mesi e in questi giorni si stanno impegnando, senza guardare gli orari di lavoro o le ferie natalizie, per ricostruire un tessuto di speranza nel domani per tutti noi: dai medici agli oas, dagli infermieri ai volontari, dalle forze dell'ordine ai farmacisti. Se abbiamo resistito in tutti questi mesi difficili, lo dobbiamo al loro lavoro instancabile in prima linea nella lotta contro la pandemia e la sua diffusione. Oggi disponiamo di un'arma in più che, aggiunta al loro lavoro sarà determinante per vincere questa battaglia e ritornare a vivere normalmente. E questa speranza e gioia l'ho letta nei loro occhi e credo che tutti i toscani la possano vedere in questo giorno che non dobbiamo aver paura di definire storico. Le loro lacrime di gioia sono il segno che ce la possiamo fare davvero”.

Ora però serve continuare sulla strada della responsabilità e del buon senso- conclude Mazzeo -, coi nostri comportamenti dobbiamo aiutare il sistema sanitario a tenere sotto controllo e abbattere la diffusione del virus, così da rendere ancora più efficace la campagna di vaccinazioni”.

Nardini: "Oggi un giorno di speranza"

L'Assessora Regionale Alessandra Nardini dichiara: "Oggi è un giorno di speranza perché con le prime vaccinazioni si apre una nuova fase nella lotta al virus. Vaccinarsi è importantissimo, poiché significa proteggere se stessi e gli altri, soprattutto le persone più fragili. La vaccinazione della popolazione è una condizione necessaria per fermare definitivamente i contagi e raggiungere la cosiddetta immunità di gregge. Dobbiamo però tenere sempre ben presente che per arrivare a questo obiettivo sarà necessario ancora tempo, durante il quale è fondamentale non abbassare la guardia e continuare ad adottare i soliti efficaci comportamenti anti-contagio: mascherina, igienizzazione frequente delle mani, distanziamento fisico. Così facendo e vaccinandoci riusciremo finalmente a lasciarci alle spalle questo periodo così lungo e così difficile. Desidero ringraziare il personale sanitario, le ricercatrici e i ricercatori per il lavoro incredibile in questi mesi durissimi e per questa grande campagna di vaccinazione. In questo momento, poi, è inevitabile che un pensiero vada a chi sta ancora combattendo il virus, a chi non ce l'ha fatta e alle loro famiglie"

Landini (Santa Maria Nuova): "Unica alternativa per sconfiggere il virus"

Un gesto importante per dare il buon esempio e soprattutto di responsabilità nei confronti dei nostri pazienti e familiari. E' infatti questa l'unica alternativa che ci può aiutare a contrastare e vincere l'emergenza.” Giancarlo Landini, presidente della Fondazione Santa Maria Nuova Onlus e direttore del Dipartimento Medicina e delle specialistiche mediche del Santa Maria Nuova spiega così l'importanza della giornata di oggi dopo essersi sottoposto al vaccino contro il Covid stamani presso la Rsa di Montedomini a Firenze.

Oggi è una giornata storica, – spiega Landini – per la prima volta possiamo guardare al futuro con un po' di ottimismo. Abbiamo finalmente a disposizione un'arma in grado di opporci al virus. Per questo motivo serve che ci vacciniamo tutti, e che lo facciamo con convinzione perché soltanto così potremmo tornare a vivere le nostre vite

Gli ultimi dati ci dicono che purtroppo, nonostante il calo dei contagi, non abbiamo raggiunto quei risultati che speravamo e questo significa che siamo a rischio di una terza e quarta ondata perché il virus da solo non se ne andrà. Il vaccino – conclude Landini – non ha controindicazioni di alcun tipo se non per i casi di allergie manifeste che siamo in grado di monitorare con assoluta sicurezza. E' quindi fondamentale che ognuno di noi faccia la sua parte con responsabilità per vincere tutti insieme questa storica battaglia.”

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