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RSA, RSD e Covid: la Toscana rafforza l'impegno per una gestione più sicura

“Vogliamo promuovere la sicurezza all’interno delle Residenze sanitarie assistenziali e delle Residenze assistenziali per disabili. Il nostro intento è quello di continuare ad investire sulla riduzione dei rischi e tutelare meglio ospiti ed operatori. Migliorare la situazione delle strutture è doveroso e possibile, con l'impegno assiduo da parte di tutti i soggetti coinvolti. La sicurezza, come la qualità, è un processo continuo, fatto spesso di piccoli gesti quotidiani, tanto importanti, quanto difficili da rappresentare, ma che meritano attenzione, riconoscimento e strumenti adeguati”.

L’assessora al sociale, Serena Spinelli, presenta con queste parole il lancio della campagna finalizzata ad affrontare le criticità causate dal Covid 19 all’interno delle strutture che ospitano anziani e disabili.

Dalla Regione Toscana arrivano dunque ulteriori strumenti di comunicazione e formazione, finalizzati a promuovere comportamenti sicuri nelle residenze, che ospitano oltre 12.000 persone e dove lavorano circa 10.000 operatori.

Durante la pandemia la promozione di comportamenti sicuri nelle Rsa e di azioni per la prevenzione del rischio è diventata una priorità assoluta per Regione Toscana.

Tenendo conto delle numerose indicazioni nazionali e delle ordinanze della Regione Toscana durante il Covid19, l’assessorato con il suo Centro regionale di gestione del rischio clinico e in collaborazione con l’Agenzia regionale di sanità ha deciso di sostenere le strutture socio-sanitarie con una serie di ausili.

Si tratta di una guida ai comportamenti da tenere da parte di operatori e residenti e di strumenti di comunicazione circa i comportamenti sicuri che devono tenere tutti coloro che a vario titolo frequentano le residenze.

Sta per essere diffuso anche un video tutorial intitolato “Sicurezza in Rsa e pandemia Covid-19” realizzato con gli operatori delle strutture socio-sanitarie per fornire indicazioni semplici e pratiche a tutti coloro che lavorano in Rsa sui comportamenti sicuri, sia in aree no-covid, che nel momento delicato di vestizione e svestizione nelle aree covid.

In programma anche un corso di formazione online sulla sicurezza e la gestione del rischio sanitario in Rsa, accessibile da piattaforma regionale gratuitamente per tutti gli operatori delle Rsa. E’ importante per promuovere una nuova cultura della sicurezza centrata sulla non colpevolizzazione degli operatori, ma sulla discussione aperta circa gli eventi critici e sull'approccio di sistema centrato sul fattore umano. L’intento è quello di diffondere un modello organizzativo che renda più semplice per l'operatore fare la cosa giusta e più difficile fare quella sbagliata.

Tra le altre cose che la Regione promuove figura la buona pratica, sostenuta anche da un apposito finanziamento, per sviluppare la presenza di una stanza degli abbracci in tutte le residenze dove questo sarà possibile, così da accorciare le distanza fra familiari e residenti, umanizzando maggiormente la residenzialità e le cure che sono parte integrante della qualità e sicurezza della vita dei residenti in una Rsa. Laddove non sarà possibile allestire una stanza dedicata, saranno incentivate tutte le iniziative creative di comunicazione tra persone assistite e familiari.

Fonte: Regione Toscana

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