Carmignano, da febbraio cambia la mensa scolastica
Dal mese di febbraio, gli alunni delle scuole di Carmignano avranno la mensa di “Qualità e Servizi”, l’azienda completamente pubblica in cui Carmignano entra a fianco di Campi Bisenzio, Signa, Sesto Fiorentino e Calenzano. Il contratto del Comune con l’attuale azienda che si occupa del servizio mensa era scaduto al termine dello scorso anno scolastico ed è stato prorogato per la situazione emergenziale di quest’anno.
La scelta di passare a “Qualità e Servizi” è motivata dal modello di questa azienda, capace di operare responsabilmente sul piano socio-ambientale e che considera il cibo come veicolo di educazione e sviluppo. Una scelta guidata anche dall’esperienza altamente positiva dei comuni limitrofi che già usufruiscono di questo servizio, ma soprattutto che sposa a pieno i valori che l’amministrazione di Carmignano porta avanti sia sul piano della sostenibilità ambientale, sia su quello educativo.
Il nostro territorio, sebbene abbia l’ulivo, la vite ed il fico come colture prevalenti, ha sviluppato negli ultimi anni una spinta a differenziare, verso un ritorno alla policoltura di prodotti freschi (ortaggi) e secchi (legumi e cereali), così come cresce in modo esponenziale la diffusione di pratiche agricole naturali, biologiche e biodinamiche, tanto che il territorio di Carmignano è leader nel contesto della provincia di Prato, come nel comprensorio del Montalbano, per SAU (superficie agricola utile) biologica, con una percentuale record che sfiora il 45% del totale.
Da alcuni anni si sta lavorando alla creazione di un Distretto Biologico del Montalbano: uno strumento di governance pubblica e privata, dove l’alleanza fra produttori, operatori turistici, consumatori e pubblica amministrazione è diretta a creare un area di sviluppo economico e occupazionale basata sulla creazione/rafforzamento di un’agricoltura biologica a filiera corta, e sul turismo sostenibile. Un progetto di riqualificazione agricola e ambientale oggi non solo possibile ma anche riconosciuto e incentivato dalla legge regionale n. 51 del 30 luglio 2019 ‘Disciplina dei Distretti Biologici’ che il Comune di Carmignano ha contribuito costruttivamente a far varare.
Il contenuto della legge 51 all'Art 3 'Attività del distretto biologico' prevede già al punto 1. di operare per la programmazione delle politiche rurali e agroalimentari e dettagliatamente:
- al punto a) si fa cenno allo sviluppo della filiera corta, alla valorizzazione delle conoscenze contadine e tradizionali presenti sul territorio;
- al punto b) e c) si fa riferimento all'integrazione del tessuto produttivo, ed alla partecipazione di tutti i soggetti economici e sociali per proseguire lo sviluppo;
- al punto g) di favorire lo sviluppo, valorizzazione e promozione della trasformazione e commercializzazione;
- al punto h) promuovere e sostenere la somministrazione di cibi biologici nella ristorazione collettiva;
- al punto n) promuovere, coinvolgendo più soggetti possibile, il coordinamento delle politiche di gestione e sviluppo sostenibile, tese al miglioramento della qualità territoriale.
p) costruire rete di soggetti e iniziative per facilitare la conoscenza del territorio ai residente e agli ospiti.
L'art 4) 'Costituzione del distretto biologico' per quanto attiene al ruolo dei Comuni, parla espressamente di promozione delle produzioni biologiche e di difesa e sviluppo dell'agrobiodiversità.
Tutto questo si sposa perfettamente con i valori di “Qualità e Servizi”: dal reperimento dei prodotti a chilometro zero all’educazione alimentare dei ragazzi, che avviene attraverso una quotidiana proposta studiata nel dettaglio. Pertanto, l’ingresso di Carmignano nella compagine di “Qualità e Servizi” si pone come un ulteriore passo avanti verso lo sviluppo sostenibile del territorio, che parte proprio dall’educazione delle nuove generazioni.
“Era giunta la naturale scadenza del contratto con l’attuale azienda – spiega l’assessore alla pubblica istruzione Tamara Cecconi – e questo cambiamento è anche una scelta politica. La mission di Qualità e Servizi, infatti, è perfettamente in linea con la mission che si è sempre posta la giunta Prestanti. L’incentivo di un’agricoltura sostenibile, di cui ci siamo sempre fatti promotori, passa anche dall’utilizzo di prodotti di qualità e a chilometro zero, ma soprattutto dall’educazione dei nostri ragazzi. La scuola non è solo il luogo della formazione, ma anche dell’educazione a 360 gradi: questo comprende anche l’aspetto dell’alimentazione. Inoltre, nonostante i singoli pasti abbiano un valore economico maggiore rispetto a prima, abbiamo scelto di mantenere invariato il prezzo per le famiglie carmignanesi”.
Per approfondire il tema, questo mercoledì 23 dicembre alle ore 21 si terrà una videoconferenza in diretta sulla pagina Facebook del Bio Distretto del Montalbano, tramite la quale tutti gli interessati potranno interagire con gli ospiti.
Parteciperanno:
-Alessandro Bandinelli, presidente del Biodistretto del Montalbano ed agricoltore;
-Edoardo Prestanti, sindaco di Carmignano;
-Tamara Cecconi, assessore alla pubblica istruzione del Comune di Carmignano;
-Luisa Peris, Slow Food Condotta di Prato;
-Antonio Ciappi, Qualità e Servizi;
-Stefania Capecchi, nutrizionista;
-Alberto Bencistà, presidente di Toscana Bio per la sostenibilità e Federbio Toscana.
Fonte: Comune di Carmignano - Ufficio Stampa