gonews.it

Sfruttamento della prostituzione, denunce e sequestri tra Lucca e Versilia

Favoreggiamento e sfruttamento della prostituzione, perquisizioni in corso in Versilia. La polizia è al lavoro a Viareggio, Pietrasanta e Lucca e sta eseguendo sette perquisizioni nei confronti di cittadini cinesi e italiani. Quattro persone sono state denunciate.

Sono indagati per aver agevolato e sfruttato la prostituzione di donne di origini cinesi, clandestine nella maggior parte dei casi. Sono stati inoltre sottoposti a sequestro quattro appartamenti interessati (due a Lucca, uno a Viareggio e uno a Pietrasanta). A casa del capo del sodalizio è stata trovata, in una cassaforte, la somma in contante di 5500 euro. A casa di un complice 1550 euro in contanti, nascosti dentro il frigorifero.

L'indagine è partita dagli appartamenti di Lucca, un altro filone ha riguardato quelli in Versilia. Poi è emerso un punto in comune, una 43enne di origine cinese residente a Lucca. La donna era dedita alla gestione e allo sfruttamento di connazionali come prostitute in provincia di Lucca.

La spalla era un lucchese di Sant'Anna, 65enne suo convivente. Inoltre due appartamenti lucchesi erano stati 'delegati' a un 50enne, anche lui di origini cinesi, e residente proprio a Lucca.

Indagato anche un 70enne di Massarosa. Si è reso disponibile a formulare finte domande di emersione dalla condizione di clandestinità in favore di alcune ragazze, al fine di godere di prestazioni sessuali a un prezzo scontato.

Su un noto sito di incontri le ragazze venivano 'pubblicizzate'. Il tariffario e gli orari erano tutti appannaggio della 43enne a capo dell'organizzazione.  Sempre la donna, a fine giornata, accompagnata dal lucchese, si recava in ciascun appartamento per riscuotere la parte di guadagni a lei destinata; in alcune circostanze i due portavano la spesa alle ragazze e le accompagnavano dal medico. ù

Le prestazioni sessuali andavano da un minimo di 20 e ad un massimo di 80/100 euro; la somma più alta era richiesta per un rapporto sessuale non protetto.

Le ragazze cambiavano frequentemente e arrivavano in Lucchesia presumibilmente da Milano. Le identificate sono irregolari sul territorio nazionale. Era la 43enne a sequestrare il passaporto alle giovani, ma si indaga anche su un complice milanese.

Exit mobile version