Omicidio Checcucci, Cascino confessa: trovata nuova arma del delitto
Luigi Cascino avrebbe confessato l'omicidio di Roberto Checcucci. Il 53enne di Canicattì, residente da molti anni a Fucecchio, avrebbe quindi ammesso di aver ammazzato il coetaneo sull'argine dell'Arno a Castelfranco di Sotto. Checcucci era suo vicino di casa in uno stabile in via Battisti a Fucecchio.
La notizia è stata riportata da Il Tirreno, secondo cui Cascino avrebbe finalmente parlato e chiesto di andare in via dei Tavi - luogo del delitto - per mostrare le armi usate. Nella giornata di ieri, venerdì 18 dicembre, il magistrato che ha guidato l'inchiesta, assieme al comandate dei carabinieri e a altri militari, ha svolto infatti un sopralluogo in quella zona di Castelfranco di Sotto.
Dopo la confessione, il 53enne di origini siciliane avrebbe guidato gli inquirenti fin dove aveva nascosto un oggetto con cui aveva colpito Checcucci. Si trattava di un attrezzo per togliere i chiodi, che Cascino aveva nascosto sotto un tronco vicino all'argine.
Dopo giorni di mutismo, Cascino avrebbe dato la sua versione. Ma manca ancora una tessera a questo puzzle: il movente. Su quello il 53enne sarebbe rimasto in silenzio. Adesso si va al processo in Corte d'Assise dove l'operaio fucecchiese rischia addirittura l'ergastolo.