Sant'Anna, il primo bilancio di Macchia: "Impegno ma anche stimoli"
Oggi alle 14.00 presso l’Aula 3 della sede centrale della Scuola Superiore Sant’Anna è in programma l’evento conclusivo della prima edizione del “Progetto Lean”, promosso dal Direttore Generale Dott.ssa Alessia Macchia della Scuola Superiore Sant'Anna, che ha coinvolto oltre 35 dipendenti dell’amministrazione.
Si tratta di un progetto ad ampio raggio – afferma il Direttore Generale – che vuole introdurre gradualmente all’interno della struttura amministrativa della Scuola una modalità nuova di affrontare i problemi, gestire procedure ed adempimenti con un approccio orientato alla semplificazione ed alla valorizzazione della prospettiva dell’utente.
Quello di oggi è un momento di condivisione importante, prosegue Alessia Macchia, non è il primo e non sarà l’ultimo. Il percorso è iniziato nel luglio scorso con un seminario sui principi della filosofia lean curato dalla Dott.ssa Giulia Salvadorini a cui è immediatamente seguita la fase operativa e progettuale. Fin dai primi giorni di settembre, i responsabili di area e dei servizi sono stati coinvolti nell’analisi di alcuni processi centrali e trasversali quali ad esempio l’accoglienza di studenti stranieri, i progetti di mobilità, la valutazione della didattica, il reclutamento, la ricerca, ecc.
L’appuntamento di oggi non è il punto di arrivo, ci tiene a precisare Alessia Macchia. L’intenzione è di estendere la sperimentazione coinvolgendo un numero ben più ampio di strutture e di persone, per condividere una nuova metodologia di lavoro che deve entrare nella prassi quotidiana di ogni struttura e non si afferma soltanto mediante provvedimenti, direttive o altre disposizioni ma scaturisce da un’analisi attenta della realtà e vuole ridisegnare i processi e l’organizzazione stessa della Scuola con un approccio essenzialmente pragmatico ed orientato alla semplificazione.
Per il Direttore Generale l’evento di oggi è anche l’occasione per fare un primo bilancio dei suoi primi mesi alla guida della macchina amministrativa di una realtà dinamica ed innovativa come la Scuola Superiore Sant’Anna. Alessia Macchia, infatti, dopo essere stata nominata dal Consiglio di Amministrazione a fine novembre 2019 ha formalmente preso servizio come Direttore Generale il 21 aprile 2020, in piena emergenza COVID. Arrivata alla Scuola, racconta Alessia Macchia, ho trovato in un passaggio del piano di orientamento strategico 2019 – 2025 la sintesi per il mio programma: “La Scuola vuole essere capace di essere un posto di lavoro “per scelta”, equa e trasparente nella gestione”. Un obiettivo sfidante ma anche aderente alla realtà del Sant’Anna dove tutte le sue componenti, dalla governance alla struttura amministrativa, dai docenti agli allievi, sono accomunate da un forte orientamento all’innovazione e da un radicato senso di appartenenza.
Sono stati mesi impegnativi ma altrettanto ricchi di soddisfazione e di stimoli di riflessione. Con il progetto Lean e la riorganizzazione adottata ai primi di ottobre abbiamo gettato le basi per promuovere una filosofia di miglioramento organizzativo continuo dotando la Scuola di una struttura organizzativa aderente alle sue tre missioni fondamentali (didattica, ricerca e terza missione) e soprattutto coerente con lo sviluppo che la Scuola sta vivendo in questi anni e le ulteriori prospettive di crescita che si delineano già per il futuro.
Il risultato a cui tengo maggiormente – conclude Alessia Macchia – è l’intervento che abbiamo realizzato per il potenziamento della dotazione organica del personale amministrativo. Un intervento che segna una decisa inversione di tendenza nell’impostazione generale delle politiche del personale della Scuola. L’ultimo piano di reclutamento della Scuola approvato dal Consiglio di Amministrazione alcuni giorni fa consentirà di intervenire sulla crescita dell’organico sia in termini quantitativi sia in termini qualitativi con l’assunzione di 5 unità di personale di categoria pre-dirigenziale e di 15 unità di personale per l’area amministrativa gestionale. A questo si aggiunge il fatto che una buona parte delle nuove assunzioni sono rappresentate dalla crescita professionale o dalla stabilizzazione di risorse già presenti all’interno dell’organico. In questo modo non vogliamo soltanto intervenire in modo concreto per ridurre il precariato, ma intendiamo valorizzare le competenze ed i profili professionali che la Scuola ha formato in questi anni.
Troppo spesso ci si dimentica che le Università rappresentano oggi delle realtà aziendali a tutti gli effetti, delle strutture complesse che devono fronteggiare, in un contesto normativo in costante evoluzione, realtà dinamiche e di grande apertura internazionale, sempre più competitive, fortemente esposte in termini di visibilità e responsabilità. Gestire e fornire le condizioni per lo sviluppo di una realtà universitaria come il Sant’Anna è una grande sfida che si può raggiungere solo attraverso una struttura organizzativa efficiente e con il supporto di un’amministrazione qualificata e coesa che lavora “per scelta” in un ambiente orientato all’equità ed alla trasparenza. Questo è il cammino che ci aspetta. Ma i primi passi li abbiamo fatti.
Fonte: Scuola Superiore Sant'Anna - Ufficio stampa