La prima riunione del tavolo per il dialogo con le confessioni religiose
Prima seduta, in questa nuova legislatura, del Tavolo per il dialogo con le confessioni religiose e le tradizioni spirituali, organismo di recente costituzione presso la Giunta regionale, istituito a fine luglio e insediatosi all'inizio di settembre.
Del Tavolo fanno parte Chiesa Cattolica, Congregazione Italiana per la Coscienza di Krishna, Centro Zen Firenze Tempio Shinnyoji, Unione Italiana delle Chiese Cristiane Avventiste del Settimo Giorno, Comunità Ebraica di Firenze, Istituto Lama Tzong Khapa, Tavola Valdese, Unione delle comunità e organizzazioni islamiche in Italia (UCOII) e Federazione Regionale Islamica della Toscana.
Si tratta della prima seduta presieduta dall'assessora Alessandra Nardini, l'occasione per conoscere le rappresentanti e i rappresentanti dei vari culti religiosi che fanno parte del Tavolo e fare il punto sulle priorità e gli obiettivi da perseguire nei prossimi mesi.
“Sono davvero contenta e onorata di essere la Presidente di questo Tavolo – dice l'assessora Nardini - perché si tratta di uno strumento importante per favorire la convivenza attiva e costruttiva tra le diverse comunità, per consolidare la coesione sociale e continuare a promuovere processi di integrazione. In un momento storico in cui assistiamo al riemergere di pericolosi fenomeni di intolleranza e discriminazione, in cui l'emergenza Covid rischia di acuire conflitti e tensioni sociali, credo sia essenziale coltivare il confronto e il dialogo. In questa fase non dobbiamo dimenticare l'importanza che la dimensione religiosa ricopre per moltissime persone e per le nostre comunità. Già da questo primo momento di incontro sono emersi spunti di riflessione interessanti, che vanno dalla gestione dell'emergenza (con la proposta di promuovere un impegno attivo dei membri delle varie comunità per superare le difficoltà legate alla pandemia), a questioni legate alla professione e all'esercizio del culto (dalla presenza dei luoghi di culto, alle diete negli ospedali e nelle scuole, ecc.), a politiche pubbliche che favoriscano un processo di crescita culturale (legate ad esempio al mondo carcerario e alla condizione dei detenuti, oppure alla promozione di pari opportunità) e alla conoscenza delle culture e delle religioni per promuovere l'integrazione e la convivenza”.
Le iscrizioni al Tavolo sono sempre possibili, dal 1° al 31 marzo di ogni anno. Possono farne parte le confessioni religiose o tradizioni spirituali che abbiano stipulato un’intesa con lo stato Italiano o abbiano personalità giuridica riconosciuta con Decreto del Presidente della Repubblica; professino all’interno del territorio toscano e abbiano una sede e siano intestatari di almeno un luogo di culto in Toscana.
“Spero che questo tavolo si allarghi ulteriormente – dice l'assessora Nardini – accogliendo anche altre confessioni religiose già presenti sul nostro territorio. La Toscana si conferma una regione all'avanguardia nel considerare religioni e tradizioni spirituali diverse come una ricchezza e i loro rappresentanti come interlocutori preziosi per l'Amministrazione regionale”.
Fonte: Regione Toscana