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Eliminazione delle barriere architettoniche, nel nuovo Piano operativo le linee di programmazione degli interventi

Eliminare le barriere architettoniche urbane per consentire l’accessibilità delle strutture di uso pubblico, degli spazi comuni e delle infrastrutture per la mobilità. È l’obiettivo delle linee di programmazione degli interventi che saranno contenute nel nuovo Piano operativo comunale e che saranno definite in collaborazione con il dipartimento di Architettura dell’Università di Firenze (Dida). L’accordo ha avuto il via libera della giunta di Palazzo Vecchio su proposta dell’assessore all’Urbanistica Cecilia Del Re, che lo ha presentato oggi in commissione Urbanistica. Obiettivo collaborare per la realizzazione di attività di ricerca e sperimentazione sull'accessibilità urbana in modo da definire le linee di programmazione degli interventi di adeguamento da inserire nel nuovo Piano operativo comunale.

“Un accordo importante, mai stipulato prima, in vista della definizione del nuovo piano operativo – ha detto l’assessore Del Re - per garantire un approccio organico e strutturato al tema dell’accessibilità e permettere all’amministrazione di programmare, armonizzare e coordinare le scelte che contribuiscono a garantire l’accessibilità della città e del territorio, affinché nessuno sia lasciato indietro. Un percorso che prosegue nella direzione già intrapresa, come riconosciuto dal premio Access City della Commissione europeo di recente conferito al Comune di Firenze per il lavoro portato avanti in tema di accessibilità”.

"Questo accordo, coerentemente con il percorso più volte dibattuto nella Commissione Urbanistica - spiega il presidente Renzo Pampaloni - rappresenta un passo importante per implementare il tema dell’accessibilità all’interno dello strumento urbanistico.Verranno poste le basi fondamentali dell’implementazione di un piano per l’accessibilità per la città".

La definizione delle linee di programmazione avverrà a partire dall’aggiornamento del quadro delle esigenze dei soggetti fragili, anche attraverso ascolto e partecipazione dedicati; le strategie di intervento saranno definite in base alla proprietà dei luoghi e all’individuazione di tipologie di azioni utili. Le fasi della ricerca si articoleranno in cinque punti: raccolta di casi studio significativi; definizione del quadro conoscitivo in tema di accessibilità urbana; definizione dell’interoperabilità dei dati rispetto agli strumenti di gestione digitale dell’amministrazione; definizione degli ambiti di applicazione del piano per stralci territoriali omogenei; predisposizione dei contenuti operativi del piano definendo metodi di raccolta dei dati, pubblicazione e aggiornamento, metodologie di valutazione dei quadri ambientali raccolti e metodi di valutazione delle priorità degli interventi.

Fonte: Comune di Firenze - Ufficio stampa

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