Gasolio agricolo. Cia Toscana: bene esclusione obbligo comunicazione e registro
Agricoltori esclusi dai nuovi obblighi di comunicazione e di tenuta del registro di carico e scarico del gasolio agricolo. Sarebbe stato l’ennesimo laccio burocratico su un settore che in materia è già adeguatamente monitorato. Recepite quindi le istanze, le proposte e le sollecitazioni della Cia Toscana, portate avanti negli ultimi mesi.
Secondo quanto reso noto dalla direzione generale dell’Agenzia delle Dogane e Monopoli, gli imprenditori che detengono gli stessi contenitori o distributori di capacità superiore rispettivamente a 10 o 5 metri cubi e fino a 25 metri cubi, non devono effettuare alcuna comunicazione ma devono tenere un registro di carico e scarico del carburante. Entro il mese di febbraio dell'anno, devono comunicare per PEC all'Agenzia delle Dogane le movimentazioni del carburante che hanno interessato l'anno precedente. La prima annotazione utile per quest'ultimo adempimento è il 1° gennaio 2021, pertanto, la prima comunicazione dovrà essere effettuata nel mese di febbraio 2022. Gli interessati possono riferirsi ai nostri uffici per i chiarimenti del caso.
Le motivazioni alla base di questo giustificato esonero, spiega Cia, sono del resto quelle già sostenute dall’organizzazione a partire dallo scorso marzo, quando ripetutamente rappresentate ai ministri dell'Economia e delle Finanze e delle Politiche agricole, alimentari e forestali, come anche al direttore dell'Agenzia delle Dogane e Monopoli, si è ottenuta la proroga dell’obbligo che era fissata per il primo aprile 2020.
Infatti, ricorda Cia, l’assegnazione di carburante per usi agricoli, deve già sottostare a una procedura, prevista dal DM 454/2001, che stabilisce la predeterminazione dei quantitativi di carburante da assegnare, obbliga alla tenuta del libretto di controllo e prevede la dichiarazione di avvenuto impiego del carburante nell'uso agricolo. Secondo Cia, dunque, la previsione di ulteriori adempimenti, avrebbe creato soltanto un appesantimento burocratico e costi aggiuntivi a carico degli agricoltori.
Fonte: Cia Toscana - Ufficio Stampa