Covid, tamponi rapidi a Pontedera: il nuovo punto drive through
Un nuovo punto 'drive through', per l’esecuzione di tamponi rapidi per il Covid-19, comincia da oggi la sua attività a Pontedera. La postazione, che si trova nella zona industriale appena dietro il Palazzo blu, si aggiunge a quella già esistente di tamponi molecolari della Asl Toscana nord ovest, in via Marco Biagi. Non è dunque una novità, ma un servizio aggiuntivo per Pontedera, gestito dai medici di famiglia e dedicato a coloro che, asintomatici e venuti a contatto con un soggetto positivo, devono terminare il periodo di quarantena.
Presenti ieri pomeriggio, mercoledì 16 dicembre, all’inaugurazione della postazione il sindaco di Pontedera Matteo Franconi, Andrea Modesti, Coordinatore Atf (aggregazione funzionale territoriale) e coordinatore medici di famiglia Pontedera, l’assessore Mattia Belli, alcuni dei medici che effettueranno il servizio insieme a Misericordia e Croce Rossa.
A cosa serve la nuova postazione e come funziona?
Il nuovo punto 'drive trough' sarà gestito, con la collaborazione delle associazioni di volontariato, da 5 medici di medicina generale che oltre a svolgere il loro servizio ambulatoriale effettueranno su turni, tamponi rapidi alla popolazione. I cinque medici, giovani e parte del nucleo dei dottori pontederesi, sono Valentina Cervi, Sara Rossi, Chiara Lelli, Federico Pagliuzza e Alessia Marianelli.
Alla postazione si accede solo in macchina e non si scende mai dal veicolo, poiché il test sarà effettuato dai medici abbassando semplicemente il finestrino.
Il punto di diagnosi rapida di Covid-19 sarà attivo da lunedì al venerdì con accesso su prenotazione, richiesta dal proprio medico, per il paziente asintomatico venuto a contatto con un positivo, che deve chiudere il periodo dei 10 giorni.
“Siamo pronti con l’altro drive della Asl attivo già da molti mesi. Un’ulteriore opportunità di impatto sul territorio – ha affermato il sindaco Franconi, ma - tutto deve passare dal rispetto delle regole. Saranno settimane importanti – ha continuato il primo cittadino, facendo un appello al senso di responsabilità della popolazione - dobbiamo evitare la terza ondata, cercare di essere di supporto. I tamponi rapidi sono un nuovo servizio che mettiamo a disposizione”.
“Questo punto di esecuzione di tamponi per la diagnosi di Covid si rivolge a coloro che hanno convissuto con persone positive, persone non sintomatiche che chiudono la loro quarantena al termine dei 10 giorni con esecuzione di un tampone rapido in questo ambiente” ha spiegato il Dottor Modesti. “Si arriva con l’auto e non si scende, i medici che sono qui eseguono il tampone rapidamente, altrettanto danno la risposta alla persona che ha avuto il test. In caso di negatività si chiude la quarantena, in caso di positività la persona viene sottoposta ad un nuovo tampone, di tipo molecolare, richiesto dal proprio medico di famiglia che nel frattempo è stato avvertito dal medico che ha eseguito il primo tampone”.
Nuove restrizioni per le feste natalizie? risponde il sindaco Franconi
In tema di ulteriori servizi per tenere sotto controllo l’epidemia, come il nuovo punto di tamponi rapidi a Pontedera, il sindaco Franconi ha risposto alle possibili ulteriori restrizioni, ancora sul tavolo di discussione, per il periodo natalizio.
“Il Governo ha sicuramente più strumenti di un sindaco per fare una valutazione a carattere Nazionale. Se il sacrificio di stare in zona rossa nel periodo delle feste ci garantisce di evitare la terza ondata, ben venga. Naturalmente, a fronte di questo provvedimento, ci devono essere delle risorse vere, subito, ristori quantificati verso quelle attività che sono davvero in difficoltà”.
Sarà un Natale dunque diverso per tutti, anche per il primo cittadino che però ha già qualche idea su come trascorrerà il 25 dicembre: “Non ho fatto programmi, mi piacerebbe viverlo in mezzo alle persone che lavorano quel giorno. La mattina di Natale sarò all’Ospedale Lotti - perché tutto il personale, anche per le festività - continuerà a garantire salute e sicurezza sul nostro territorio”.
Margherita Cecchin