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L’Università di Siena in lutto per la scomparsa del professor Franco Maria Talarico

L’Università di Siena partecipa al dolore per l’improvvisa scomparsa del professor Franco Maria Talarico, geologo docente del dipartimento di Scienze fisiche, della Terra e dell’ambiente. Originario del Piemonte, la lunga e intensa carriera del professor Talarico in Ateneo era iniziata nel 1991 come ricercatore ed era proseguita dal 2000 come professore associato nel settore disciplinare Petrologia e Petrografia. Le rocce erano l’oggetto dei suoi studi, la sua produzione scientifica è stata vastissima, grazie anche all' intraprendenza e a un orientamento al futuro che lo avevano portato a impegnarsi anche su progetti tecnologici di avanguardia. Intensa è stata la sua attività di ricerca nel campo della petrologia metamorfica e ignea, geologia strutturale e geocronologia dei basamenti cristallini, che aveva riguardato le Alpi occidentali, l’Antartide, l’Australia, la Tanzania e l’Artico. Aveva condotto anche studi petrologici e di provenienza sulle sequenze glaciomarine nel mare di Ross, in Antartide. Proprio della regione antartica era un profondo conoscitore vantando in quelle terre ben 15 spedizioni geologiche e una anche nella regione artica, nell’ambito di importanti progetti di ricerca come il Programma Nazionale di Ricerche in Antartide. Tra i suoi numerosi incarichi il professor Talarico era stato anche direttore della sezione senese del Centro interuniversitario Museo nazionale dell’Antartide.

Cordoglio e tristezza tra i suoi colleghi che lo ricordano con profondo affetto non solo per le sue alte qualità accademiche ma anche per la sua gentilezza, la sua pacatezza e le sue doti umane che fanno pesare ancora di più la sua perdita.

“Ci lascia un uomo buono e un ricercatore curioso, appassionato e preparato - ha detto il rettore Francesco Frati - . A nome dell’Ateneo e della Commissione Scientifica Nazionale per l’Antartide, alle cui ricerche Franco ha dedicato una parte importante della sua attività, porgo le mie condoglianze alla famiglia”.

Fonte: Università di Siena - Ufficio Stampa

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