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Fontanello in piazza Vittorio Emanuele, sindaco e Giunta di Altopascio indagati per abuso edilizio

La vicenda del 'fontanello' in piazza Vittorio Emanuele porta la Giunta in tribunale. La procura della Repubblica ha infatti  inviato un avviso di conclusione indagine per il sindaco di Altopascio, per i componenti la giunta, per un dirigente comunale, per tre professionisti e per l'ex capo di gabinetto del primo cittadino. Adesso con tutta probabilità si procederà con il rinvio a giudizio.Lo riporta il quotidiano Il Tirreno.

Il fontanello fu sequestrato due anni fa. Per l'accusa l'autorizzazione per l'installazione del fontanello, risalente al 2017, sarebbe in contrasto con le norme vigenti in quanto necessitava del parere della Soprintendenza. Il reato contestato è quindi di abuso edilizio. L'accusa è a carico del sindaco Sara D'Ambrosio, dell'allora assessore ai lavori pubblici Daniel Toci, di Andrea Pellegrini, allora assessore all'urbanistica, dell'assessore al bilancio Alessandro Remaschi, di Ilaria Sorini assessore al sociale e dell'assessore alla cultura Martina Cagliari. Chiuse le indagini anche a carico di Yuri Gelli, all'epoca da pochi giorni responsabile dell'ufficio urbanistica del comune di Altopascio che, stando all'accusa, non avrebbe effettuato l'accertamento tecnico: per lui si ipotizza il falso ideologico. Accusati anche un ingegnere di Acque spa, il direttore dei lavori del fontanello e il legale rappresentante della ditta sub appaltatrice che realizzò l'opera di muratura.

Proprio nell'avviso di conclusione indagini emergerebbe, infine, l'accusa di abuso d'ufficio minaccia e violenza a pubblico ufficiale per l'ex capo di gabinetto del sindaco e già responsabile del Pd locale, Simone Bicocchi. Secondo l'accusa avrebbe minacciato a più riprese di rimuovere l'ex comandante della polizia municipale, Daniele Zucconi, proprio per la sua attività d'ufficio sulla vicenda del fontanello. L'ex comandante si costituirà parte civile qualora si vada a processo.


Francesco Fagni e Simone Marconi (Gruppo Lega Altopascio): "Triste testimonianza di un fallimento totale"

Leggiamo con dispiacere articoli di stampa che danno come probabile il rinvio a giudizio del Sindaco D'Ambrosio e della sua Giunta, insieme ad altri tecnici, per la questione del fontanello. Il dispiacere è dato dal fatto che come Lega (insieme al resto dell'opposizione), avevamo segnalato con spirito collaborativo all'  amministrazione comunale il clamoroso errore in cui stava cadendo; fummo derisi e sbeffeggiati: arrivò inevitabile la denuncia da parte del Comandante della Polizia Municipale (da poco assunto proprio dalla D'Ambrosio) tanta era l'evidenza delle irregolarità. La cosa più brutta è ciò che è stato fatto dopo per riparare il danno.... come spesso accade la toppa è stata peggio del buco. Le accuse se confermate sarebbero molto gravi e sarebbe comunque stato più corretto e onesto da parte del Sindaco non accanirsi, per una volta mettere da parte l' arroganza, fermarsi, chiedere scusa e collocare il fontanello (che sarebbe stato utile per tutti!) dove leggi e regolamenti lo consentivano; magari lasciandolo in Piazza Benedetto Croce dove era già stato programmato dalla passata amministrazione. Auguriamo naturalmente a tutte le persone coinvolte di uscire indenni da questa brutta storia, nella speranza che non ci siano altre vicende da cui sia lecito aspettarsi analoghi risvolti, che non danno certo lustro alla nostra Cittadina. Il Sindaco D'Ambrosio sembra tuttavia chiudere "in bruttezza" il suo mandato: a pochi mesi dalle elezioni comunali infatti questa amministrazione può contare su ben ZERO opere fatte, nonostante l'allentamento del patto di stabilità (dal 2016!) e la florida situazione patrimoniale del Comune ereditata dalla passata amministrazione. Un mandato questo che lascia ai cittadini un Comune distrutto e una struttura tecnica completamente devastata, con un fughe di personale evidentemente maltrattato, certificati medici a iosa e una barriera impenetrabile posta colpevolmente tra istituzione e cittadini.

Marchetti, consigliere comunale di Insieme per Altopascio: "Vicenda surreale"

Come era facile immaginare, la Procura della Repubblica di Lucca è arrivata alla conclusione delle indagini sul procedimento  relativo alla realizzazione di un fontanello nel centro cittadino, per il quale viene contestato il reato di abuso edilizio a carico della giunta municipale altopascese con il sindaco D’Ambrosio, il vice Tosi, gli assessori Sorini, Remaschi, Cagliari e Pellegrini, che poi si è dimesso, insieme a diversi tecnici. Una vicenda surreale, con la giunta che non ha voluto ascoltare nemmeno il mio appello al buonsenso, fatto ben prima che fossero apposti i sigilli, per evidenti motivi tecnici e di opportunità. Indicai diversi mesi prima che la situazione precipitasse piazza Aldo Moro come sede più idonea di un fontanello di quelle caratteristiche, mi fu risposto con la solita arroganza e presunzione, come è poi accaduto nella fase successiva al sequestro.

Ricordo bene le parole della maggioranza, vergate con il solito schema comunicativo : ‘ Il prefabbricato per il fontanello in piazza Vittorio Emanuele è conforme al regolamento urbanistico e ha le autorizzazioni edilizie per essere costruito. Sono quindi false e prive di fondamento le dichiarazioni dei consiglieri di opposizione: al limite, l’unica denuncia possibile, potrebbe essere quella contro il gruppo Insieme per Altopascio, che ancora una volta diffonde falsità e calunnie contro l’amministrazione comunale’. Evidentemente avevo ragione e anche il patetico tentativo di dire che sarebbe stato spostato a Spianate era sembrato a tutti la classica chiusura della stalla quando i buoi erano scappati e ben lontani.

Oggi, che è ben chiaro dove siano le falsità e le calunnie, possiamo trarre delle conclusioni amare di una vicenda purtroppo emblematica di come sia stato amministrato in questi sciagurati cinque anni il comune di Altopascio. Decine di promesse non mantenute, una serie di errori amministrativi, lo smantellamento costante e continuo della macchina comunale con conseguente decadimento dei servizi. In questo senso è sufficiente vedere cosa è successo in questi mesi di emergenza sanitaria, con il comune sprangato e la gente indispettita per non avere risposte a richieste o bisogni vari.

Che dire poi del ramo dell’inchiesta con le accuse al capo di gabinetto, fra l’altro non laureato e quindi non propriamente tale? Ne emerge un quadro inquietante, se le accuse verranno confermate, arrivando addirittura a minacciare il comandante dei vigili dell’epoca. Purtroppo non si è trattato, se tutto questo sarà confermato in sede di dibattimento, di un caso isolato e anche di questo mi ero lamentato in consiglio comunale. Certi comportamenti autoritari con i quali si spadroneggiava su varie persone e situazioni, non facevano parte della modalità consueta di trattazione delle problematiche sul tappeto.   In definitiva questa inchiesta giudiziaria e il processo che seguirà sono la definitiva certificazione di un fallimento, quello di una amministrazione comunale che ha promesso mari e monti e che ha collezionato figuracce, facendo regredire il paese e dimostrando tutta la propria approssimazione e incapacità.

Fra qualche mese si vota per rinnovare sindaco, giunta e consiglio, con la possibilità di chiudere per sempre una parentesi negativa nel percorso di rilancio di Altopascio che è iniziato nel 1993, è continuato fino al 2016, quando è stato interrotto dalla giunta D’Ambrosio. Per fortuna, a breve, potremo riprendere il nostro cammino per un futuro migliore, archiviando questi cinque anni. ”

 

 

 

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