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Cadaveri nelle valigie, l'ipotesi dei coniugi scomparsi da Castelfiorentino

valigie firenze

Potrebbe passare da Castelfiorentino il caso del ritrovamento dei cadaveri di un uomo e una donna sezionati e chiusi dentro delle valigie. Tre i bagagli con resti umani saponificati, un uomo e una donna.

L'identità ancora non è nota, ma una pista seguita dalla procura porta proprio alla Valdelsa.

Un caso di persone scomparse mai ritrovate, uomo e donna, è quello dei coniugi Shpetim e Teuta Pasho, scomparsi il 2 novembre del 2015. Un caso che per mesi ha lasciato in sospeso la famiglia e la popolazione di Castelfiorentino, dove vivevano i parenti ai quali la coppia era venuta a far visita.

Inizialmente si era parlato di allontanamento volontario e di ritorno in Albania, poi la determinazione della figlia ha portato a parlare ancora del caso nei mesi successivi, tenendo alta l'attenzione dell'opinione pubblica e delle forze dell'ordine. Poi, il buio. La stessa figlia, a fine novembre, ha di nuovo condiviso un post che riportava l'appello per le ricerche.

Non si è saputo niente per anni, fino ai ritrovamenti delle valigie.

Valigie Firenze, la pista verso Castelfiorentino

Una delle ipotesi, suggestive anche se piena ancora di ombre, riguarda il collegamento con il ritrovamento dei corpi. Il 10 dicembre, poi l'indomani, infine il 14 dicembre di quest'anno. Tre valigie, alle quali manca ancora altro per completare purtroppo la ricostruzione dei cadaveri mutilati. I campi sono abbandonati da anni, senza pulizia. Le ricerche almeno oggi non hanno avuto successo, anche per la folta vegetazione.

Il collegamento 'forte' con il caso è quello ricostruito dalla trasmissione 'Chi l'ha Visto?', che del caso si è occupata dal 2015, anno della scomparsa. I coniugi erano in Italia per vedere il figlio ai tempi detenuto proprio a Sollicciano. "Nessuna traccia dei genitori, dopo l’ultima telefonata da Scandicci, dove avevano trovato un appartamento in affitto per il loro soggiorno", afferma 'Chi l'ha Visto?'. I campi dove sono stati trovati i cadaveri nelle valigie si trovano molto vicino al carcere, come un messaggio indiretto.

La stampa ha parlato di un uomo di carnagione chiara, di circa 50 anni. La morte riguarderebbe almeno un anno fa, nella valigia anche brandelli di abiti invernali.

La domanda è: sono i corpi di Shpetim e Teuta Pasho?

Intanto oggi, all'istituto di medicina legale, dovrebbero svolgersi nuove analisi sui resti ritrovati e si lavorerà alla ricomposizione delle salme. Tra i segni rilevati sul primo cadavere ritrovato, di un uomo ucciso con un colpo alla gola, anche un tatuaggio che però non è stato ancora 'decifrato' dagli inquirenti. Quel tatuaggio porterebbe a nuovi indizi, una conferma o una smentita della pista appena descritta.

Contattata al riguardo dalla redazione di gonews.it, la figlia dei Pasho non ha voluto commentare al momento la vicenda. Riportiamo le parole che ha rilasciato a Ansa: "Ho parlato con i carabinieri e sto aspettando le risposte da loro per andare a fare il test del Dna".

Shpetim e Teuta Pasho sul sito di Chi l'ha Visto

 

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