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Cadaveri nelle valigie, emergono altri macabri dettagli: i corpi erano 'incartati'

Dopo l'ipotesi sulla identità dei corpi emersa oggi, ci sarebbero anche altri dettagli macabri sulla vicenda delle tre valigie con all'interno resti umani 'saponificati' ritrovate nei pressi del carcere di Sollicciano di Firenze. I corpi, secondo le prime ipotesi degli inquirenti, sarebbero stati 'incartati' con nylon, pellicola e nastro adesivo. Il killer probabilmente ne voleva ritardare la decomposizione.

I cadaveri sarebbero stati recisi con tagli netti e messi dentro le valigie poco dopo la morte. Queste sarebbero state gettate dall'auto che percorreva la Fi-Pi-Li a bassa velocità. La terra ricopriva le valigie e in alcune di esse vi erano anche penetrate delle radici. Ciò farebbe pensare che fossero lì da tempo, ma non più di due anni. Questa è infatti la data a cui risale l'ultima pulitura dei campi da parte del proprietario. Questo però non esclude che gli omicidi siano avvenuti precedentemente.

Nella prima valigia c'erano il busto e la gamba di un uomo, ucciso con una coltellata alla gola, mentre nella seconda le gambe che apparterrebbero ad una donna. Infine nella terza è stato ritrovato il busto di un corpo femminile.

La donna picchiata brutalmente

Oggi è stata effettuata l'autopsia sul corpo della donna all'istituto di medicina legale di Firenze. La donna è stata picchiata brutalmente prima di morire. Nello specifico il medico legale ha riscontrato più colpi al volto e alla testa, la frattura dell'osso ioide e quella di più costole. L'autopsia eseguita sabato scorso sui resti dell'uomo, trovati nella prima delle tre valigie rinvenute, aveva invece accertato che la morte sarebbe dipesa da una coltellata alla gola.

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