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Recovery Fund, tavolo permanente con Anci, Upi e Giunta per decidere come investire le risorse

Le risorse del Recovery Fund in Toscana devono essere concertate con le categorie di riferimento perché ciò che serve alla regione non può essere scelto del Governo centrale. Un tavolo permanente con Anci, Upi e Giunta è la soluzione migliore e l’idea, nata su proposta del presidente del Consiglio regionale della Toscana, Antonio Mazzeo, è già in cantiere. “Le decisioni calate dall’alto non ci convincono – ha dichiarato, - per questo ho incontrato il direttivo di Anci e Upi e suggerito la strada di una cabina di regia saldamente ancorata al territorio che possa scegliere, con cognizione di causa, e nel solco delle nostre necessità, come e dove investire le risorse in arrivo”.

A detta del presidente, “decidere se realizzare un collegamento veloce che connette la Costa al Centro piuttosto che la direttrice Genova/Roma, deve essere una scelta condivisa con le categorie di riferimento. L’ascolto del mondo economico, produttivo e sociale è condizione imprescindibile per far ripartire la Toscana dopo questo terribile periodo di emergenza pandemica. Servono progetti utili al territorio e, perché siano tali, le proposte non possono essere calate dall’alto”, dichiara Mazzeo.

 

Tavolo toscano per i progetti Next Generation Ue

“Sarà una occasione irripetibile non tanto per noi, ma per il futuro dei nostri figli perché abbiamo davvero la possibilità di sciogliere alcuni nodi fondamentali della Toscana, a cominciare dalle infrastrutture. Per questo penso che sia non solo doveroso, ma anche utile che il Governo nazionale ascolti chi la Toscana la conosce e sa cosa c’è da fare” così il presidente del Consiglio regionale Antonio Mazzeo spiega la proposta, studiata assieme al presidente dei Comuni Toscani, il sindaco di Prato Andrea Biffoni, e al presidente delle Province toscane, il presidente della Provincia di Lucca Luca Menesini, per costituire una regia toscana sulla gestione dei fondi Ue che arriveranno a partire dal 2021 che coinvolga sia gli amministratori locali sia la società toscana.

“Credo che sia necessario – spiega il presidente Mazzeo – dare alla Toscana la possibilità di indicare le priorità di intervento. E questo si potrà fare se saremo in grado di mettere in campo un vero e proprio Patto per la Toscana di domani. Un luogo dove, assieme al presidente Giani, al Consiglio regionale, anche i nostri sindaci e i nostri presidenti di Provincia assieme ai rappresentanti del mondo produttivo e del mondo del lavoro e del Terzo Settore, si possa scrivere insieme sia gli obiettivi, sia i percorsi, e cioè modi, tempi e risorse, per raggiungerli”.

“Dato che il Recovery Plan – aggiunge il presidente Luca Menesini – si presenta come un piano che dovrà ricostruire le strutture fondamentali della nostra economia così compita dalla crisi pandemica è indispensabile che vi sia un coinvolgimento degli enti locali e delle Province come luoghi di raccordo e coordinamento delle priorità dei singoli comuni e di sostegno, anche tecnico, di quelli più piccoli, ad esempio attraverso stazioni uniche appaltanti nelle province”.

“Non credo che le soluzioni per essere efficaci possano essere fatte calare dall’alto sulle teste dei cittadini, delle imprese e di chi, come i sindaci, ha una relazione costante e profonda con le comunità locali – spiega il Sindaco Matteo Biffoni -. Utilizzare le conoscenze e le relazioni che gli amministratori locali hanno coi territori che amministrano è la strada più veloce e più sicura affinché le risorse che arriveranno dalla Ue siano utilizzate davvero efficacemente”.

“In Toscana – conclude Mazzeo – avremo una disponibilità aggiuntiva di 12-14 miliardi di euro che abbiamo il dovere morale di mettere a frutto nel migliore dei modi. Da qui la necessità di coinvolgere, tutte le amministrazioni locali e la società civile nel luogo, il Consiglio regionale, che rappresenta la comunità toscana nel suo insieme. Perché, al di là delle collocazioni di maggioranza o opposizione, c’è da disegnare la regione del futuro e non si potrà fare senza coinvolgere tutta la Toscana”.

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