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Piombino: piano industriale e di investimento di JSW Steel Italy, il tavolo con il Ministero

Faccia a faccia su Piombino, per discutere il rilancio del sito siderurgico, industriale e portuale con il ministro Stefano Patuanelli. Il presidente Eugenio Giani ha partecipato alla prima fase dell’incontro di oggi, convocato dal Ministero per lo sviluppo economico per fare il punto sul piano industriale e di investimento di Jsw Steel Italy. Erano convocati anche il Comune di Piombino e le organizzazioni sindacali. L’incontro è stato seguito per la Regione dal consigliere delegato, Gianni Anselmi.

Pur comprendendo le più che legittime preoccupazioni sindacali sui tempi, Anselmi nel suo intervento ha sottolineato le parole ascoltate dal ministro circa la rilevanza strategica di Piombino - tanto quanto quella di Taranto -; la volontà del Governo di seguire anche lo sviluppo logistico portuale e la fornitura di rotaie a Rfi; la necessità di scelte definitive sugli assetti societari entro Natale 2020 (rispetto alle quali Invitalia sarà chiamata a contribuire con quanto servirà a rendere esecutivo il piano industriale messo a punto dal vice-presidente di JSW Steel Italy Piombino, Marco Carrai).

“E’ chiaro – ha sottolineato Anselmi – che ci troviamo di fronte a una situazione in cui lo Stato è chiamato a colmare un vuoto di imprenditorialità privata, che permane dal 2008, superabile solo tramite un’evoluzione complessiva del sito siderurgico, industriale e portuale, con al centro la ripresa della produzione di acciaio e al contempo una diversificazione produttiva in attività ad essa complementari”. Il consigliere si è spinto oltre, chiedendo comunque l’intervento pubblico - “anche nel caso in cui il privato non fosse disponibile a procedere” - nella misura in cui “ne va della  realizzazione di un’infrastruttura produttiva per l’acciaio strategica per il Paese e che non può essere lasciata solo in mano alle convenienze contingenti degli operatori del mercato”.
In questa prospettiva la Regione Toscana ha già investito molto nell’ammodernamento del porto di Piombino creando le premesse per il processo di reindustrializzazione dell’area di crisi complessa, coordinato dal sottosegretario Alessia Morani.

L’ingresso di Invitalia nella società controllata dal Gruppo Jsw, ha concluso Anselmi, è  inoltre funzionale a una visione di politica industriale, tesa a riattivare una filiera produttiva interrotta per scelte industriali private, ovvero la fornitura di vergella da Piombino alla Bekaert su Figline Valdarno, altra vicenda che può essere rilanciata solo con un ingresso iniziale del pubblico, affiancando un investitore privato e con il possibile concorso di strumenti regionali.

 

Fonte: Regione Toscana

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