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Ex consigliere in Firenze Parcheggi, SPC: "Ruolo incompatibile". Il Comune: "Polemiche infondate"

Antonella Bundu e Dmitrij Palagi

Queste le dichiarazioni di Dmitrij Palagi e Antonella Bundu - Sinistra Progetto Comune a seguito di una notizia appresa dalla stampa secondo cui un ex consigliere comunale sarebbe "a capo" di Firenze Parcheggi nonostante il divieto di due anni prima di ottenere incarichi per enti pubblici. La notizia è stata smentita dal Comune attraverso il capogruppo PD Armentano specificando che non vi sono contraddizioni con la legge.

"Nei due anni successivi - scrivono Palagi eBundu - a un incarico di Giunta o di Consiglio comunale non si possono avere incarichi di amministrazione in enti pubblici: questo dice la legge, per tutti gli enti, quindi anche per il Comune di Firenze. Questo è un principio normativo che rende inconferibile l'incarico che parrebbe invece essere stato dato al già consigliere comunale del Partito Democratico Leonardo Bieber, almeno secondo le notizie riportate dai media. Nell'estate del 2019 avevamo già contestato la sua nomina nel consiglio di amministrazione. La Giunta ci aveva risposto che andava tutto bene così, perché il suo impegno in Firenze Parcheggi era stato limitato dal decreto sindacale. La stessa limitazione si legge nel decreto del Sindaco del 2 dicembre 2020, cioè che Leonardo Bieber deve astenersi dal ricoprire deleghe gestionali dirette, come quella di amministratore delegato o presidente. Sono parole del Sindaco. C'è quindi una contraddizione evidente tra quanto riportato dalla stampa oggi (cioè della nomina a presidente) e quanto decretato da chi ci governa (che stabilisce che non può fare il presidente fino al giugno 2021). Lunedì chiederemo all'Assessore alle partecipate di illuminarci. Ad agosto 2019 ci aveva detto che dovevamo essere confortati dai limiti della funzione di un consigliere nominato dal nostro ente. Ora però sembrerebbe che lo stesso consigliere sia arrivato invece alla presidenza, un incarico che violerebbe le norme secondo quanto affermato più volte dal Comune. E comunque vada, questa è una vicenda che dà l'ennesimo pessimo spettacolo delle porte girevoli e del valzer delle poltrone davanti alla cittadinanza".

Così Nicola Armentano, capogruppo Pd a Palazzo Vecchio, replica a Bundu e Palagi: "Per Bundu e Palagi evidentemente ‘repetita iuvant’. Sulla questione della compatibilità, quanto era stato loro già in passato risposto ora è confermato, perché, come nel caso del consigliere semplice, il presidente, che è stato nominato dal Cda, non ha deleghe gestionali dirette, che sono in capo invece all’amministratore delegato. Quindi non ci sono contraddizioni. Pur di attaccare l’amministrazione a tutti i costi Bundu e Palagi continuano a fare confusione. Perché un conto è criticare una decisione, un altro è metterne in dubbio la legittimità, cosa che in questo caso non ha alcun senso. Parliamo peraltro di una persona capace e competente, come ha dimostrato nei suoi trascorsi da amministratore, che di certo non si merita polveroni come quelle che invece puntano a fare i consiglieri di SPC, da cui ci aspettiamo un’opposizione costruttiva e sul merito dei fatti non polemiche gratuite e infondate”.

 

 

Fonte: Comune di Firenze - Ufficio Stampa

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