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Multiutility Toscana, servizi pubblici in una società: si parte da Empoli, Firenze e Prato

Multiutility Toscana

Multiutility Toscana, il progetto paventato per anni ma mai realizzato: è l'ambizioso obiettivo che prende il via oggi, 10 dicembre 2020 per superare la costellazione dei servizi pubblici locali. Una holding che gestisca servizi come quelli di rifiuti, energia, acqua per attirare maggiori investimenti e puntare a un modello sostenibile, circolare e green; valorizzare i territori e policy orientate al rispetto di elevati standard etici a tutela degli stakeholder coinvolti.

In un momento storico difficile per via dell'emergenza sanitaria e la conseguente crisi economica, i sindaci di Firenze, Empoli e Prato, Dario Nardella, Brenda Barnini e Matteo Biffoni si incontrano con il presidente della Regione Eugenio Giani per presentare una proposta che nasce dopo diversi mesi di incontri, tesa a creare la multiutility toscana che aggreghi i servizi.

Creare una Multi-utility Toscana che aggreghi le aziende che gestiscono i servizi pubblici locali. E’ il progetto presentato e sottoscritto stamani dai Comuni di Firenze, Prato e Empoli che, alla presenza del Presidente della Regione Toscana, hanno annunciato l’avvio di un percorso che porti alla creazione di una grande azienda di gestione dei servizi pubblici locali controllata e guidata dai Comuni. Obiettivo dell'aggregazione possono essere i servizi pubblici ambientali, idrici e energetici a livello locale. Alla presentazione hanno preso parte il sindaco di Firenze Dario Nardella, il sindaco di Prato Matteo Biffoni, la sindaca di Empoli Brenda Barnini e il presidente della Regione Eugenio Giani.

La proposta

I sindaci ritengono necessario realizzare un processo di aggregazione nel campo dei servizi pubblici locali con la creazione di una Multi-utility per avere un soggetto industriale forte con maggiore capacità di investimento e, dunque, di erogazione dei servizi in favore dei cittadini. I Comuni che lanciano il progetto, lo guideranno e controlleranno esprimendo la governance dell'azienda che sarà aperta anche al mercato per reperire risorse da investire nei servizi.

Un’operazione che vuole dotare i territori di un soggetto unico capace di competere con le realtà più avanzate del Paese e di offrire alle comunità locali una maggiore capacità in termini di finanziamenti e quindi di investimenti sul territorio, oltre a migliori standard per i servizi in favore dei cittadini, senza aumentare le tariffe ma anzi lavorando persino per una riduzione. Il progetto mette al centro i principi e i valori dell’Economia Circolare applicata alla gestione di energia, acqua e rifiuti che porti ad un modello sostenibile e "green".

La situazione attuale

Attualmente la Toscana risulta un territorio ricco di aziende operanti nelle attività sopra citate, che, pur esprimendo buona qualità dei servizi pubblici, si caratterizzano per frammentazione gestionale. Queste realtà organizzative riflettono oggi modelli che possono non permettere gestioni efficaci ed efficienti a causa dei loro limiti dimensionali. Ne conseguono limiti e ostacoli nell’adozione delle migliori soluzioni tecnologiche ed organizzative necessarie per l’ottenimento di livelli massimi di efficienza. Oltre che risultare terra di conquista per i grandi gruppi nazionali.

Obiettivi

In virtù di tale consapevolezza i sindaci di Firenze, Prato ed Empoli intendono dare il via ad un processo di aggregazione già realizzato altrove e che realizzi in Toscana una holding che sappia posizionarsi tra le prime cinque a livello nazionale. E che possa realizzare importanti obiettivi tra cui più servizi e di migliore qualità per il territorio, stabilità e riduzione delle tariffe, aumentando gli investimenti e rendendo la Toscana tra le regioni più green d'Europa.

Per questo i Sindaci danno avvio ad un processo finalizzato a mettere insieme le partecipazioni societarie nelle aziende pubbliche oggi presenti in questi territori.

Apertura ai sindaci toscani

Il progetto lanciato dai sindaci di Firenze, Prato ed Empoli, con l'apprezzamento della Regione Toscana, è aperto alla partecipazione di tutti i Comuni della Toscana con i quali nei mesi scorsi è iniziato un confronto.

Lo strumento

Tale percorso si realizzerà con la guida degli enti locali sulla nascente realtà, attraverso la valorizzazione di forme attive e privilegiate di partecipazione di cittadini, utenti e lavoratori. Lo strumento per realizzare questi obiettivi industriali contempla la quotazione in borsa che sarà realizzata con processi innovativi come il coinvolgimento di investitori locali (come consumatori, lavoratori, fondazioni e forze economiche toscane) per attrarre le risorse per investire nei servizi. Solo per fare un esempio sulla crescita potenziale degli investimenti si può citare la prospettiva per Publiacqua. In un contesto di Multi-utility Publiacqua, che serve 45 Comuni per oltre 1 milione e 200mila abitanti, può più che raddoppiare l’investimento medio annuo potendo attingere ad una maggiore capacità di indebitamento, offrire migliori servizi ai cittadini e contemporaneamente contenere le tariffe.

Multiutility Toscana, i commenti

"Vogliamo migliorare i servizi pubblici locali- dichiara Dario Nardella, sindaco di Firenze-, facendo squadra per superare la frammentazione della gestione dei servizi pubblici locali nei territori. Oggi vogliamo iniziare un percorso che porti in una holding a controllo pubblico le nostre azioni, con maggioranza azionaria dei sindaci, quindi dei cittadini".

"In Toscana abbiamo 30 aziende di servizi pubblici locali se guardiamo solo il comparto industriale, 14 nel settore rifiuti, 7 in quelle dell’acqua" prosegue Nardella. Al momento il soggetto interlocutore è Acea, società del Comune di Roma.

"Il meccanismo di svincolo da soci privati non costerà un solo euro ai Comuni- spiega Nardella-. Ci saranno un miliardo e mezzo di euro ulteriori rispetto a quelli di cui disponiamo oggi. Potremo calmierare il processo di aumento delle bollette. Noi sindaci stiamo facendo un’operazione aperta a tutti i Comuni che vogliano prendervi parte".

È fondamentale avere a fianco la Regione Toscana in materia legislativa e per la pianificazione degli investimenti, per la rete idrica a tutto il comparto dei rifiuti. Efficientamento di risorse, investimento su assett pubblici e qualità dei servizi. Vogliamo un soggetto di riferimento di Serie A di multi utilities. Farlo ora è un messaggio di fiducia.

Brenda Barnini, sindaco di Empoli, accetta la "sfida". "Empoli e l’Empolese Valdelsa si sono messe al tavolo per provare a lavorare insieme. La holding publiservizi nel nostro territorio è nata oltre 20 anni fa con l’obiettivo di andare proprio nella direzione dell’oggetto del nostro confronto. In questo momento inedito da ogni punto di vista, l’emergenza sanitaria che sta diventando sempre più economica e sociale, ha senso provare a guardare avanti e risolvere criticità storiche. In Toscana non è mai successo, perché sebbene abbiano apportato esperienze diverse e confronto, le divisioni hanno prevalso sulla voglia di fare cose insieme. Questo percorso deve vedere il coinvolgimento di tutti gli enti locali della nostra regione. Il prossimo anno si lavorerà per mettere a punto questo importante obiettivo. La ricchezza nata dalle tante esperienze territoriali è un punto di forza dal quale partire".

“Prende gambe oggi un percorso ponderato da tempo – ha detto il sindaco di Prato Matteo Biffoni - che dovrà portare alla nascita di un soggetto unico toscano per i servizi in grado di incidere su investimenti, impiantistica, abbattimento delle tariffe e qualità del lavoro. È un percorso che in altre parti di Italia già è stato realizzato e noi sindaci, che teniamo innanzitutto al radicamento territoriale e al mantenimento del controllo pubblico delle imprese di servizi, abbiamo posto come priorità nel lavoro sinergico tra territori. Un percorso che serve alle imprese e ai cittadini”.

Il presidente della Regione, Eugenio Giani, ricorda come "30 anni fa i servizi erano gestiti dal Comune e rappresentavano 4 volte più il bilancio ordinario del Comune. All’epoca il Comune riusciva a gestire farmacie, trasporto pubblico, acque, gas. Con questa svolta, i comuni saranno protagonisti della gestione e la Regione non può non vedere con estremo favore questa centralità. Si tratta di un progetto di grande importanza perché rimette al centro la capacità di gestione dei comuni toscani".

Risultati

La Multi-utility sarà quindi creata e saldamente guidata dai Comuni i quali procederanno ad una quotazione fino al massimo del 49% delle azioni: gli azionisti saranno selezionati in base a requisiti di sensibilità ambientale e ottica di lungo termine, allargando la platea anche a cittadini, consumatori, dipendenti e fondazioni territoriali. Sarà garantito il livello occupazionale, che anzi potrebbe essere potenziato, la capacità di investimento sarà notevolmente maggiore, i servizi offerti saranno più moderni e di migliore qualità e le tariffe scenderanno.

Il percorso per la Multiutility Toscana

Il percorso avviato con la firma di oggi prevede che entro gennaio siano fatti gli atti di indirizzo dei Comuni coinvolti e siano discussi nei consigli comunali dei Comuni che partecipano al progetto, coinvolgendo tutti i Comuni della Toscana interessati. Ne seguirà la ridefinizione dell’accordo con Acea e l’apertura al mercato dei capitali per il reperimento delle risorse. L’obiettivo è arrivare alla creazione della Multi-utility Toscana nel gennaio del 2022.  Per la gestione tecnica di questo percorso Firenze, Prato ed Empoli hanno individuato in Alberto Irace, per la sua esperienza nel settore della gestione dei servizi, le sue capacità tecniche e il suo profilo manageriale, la figura responsabile dell’avvio e della gestione per i primi anni della nuova Multi-utility, mentre si impegneranno in prima persona nell’attività di direzione politica, fissando e presidiando missione e obiettivi.

Quale primo tassello per la realizzazione di questo progetto, Alberto Irace sarà nominato Amministratore delegato della Società ALIA S.p.A. in occasione della prossima Assemblea dei Soci che si terrà entro Natale.   “Sono onorato della fiducia dei sindaci – ha detto Alberto Irace – e credo molto in questo progetto che è molto complesso e articolato. Mi impegnerò con tutte le mie energie al servizio delle comunità della Toscana per far evolvere con uno sforzo corale le già ottime realtà dei servizi pubblici verso l'eccellenza”.

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