Minacciarono 18enne con un coltello e rubarono 600 euro, arrestati due minorenni
Questo pomeriggio, 9 dicembre, i Carabinieri della Stazione di Cecina hanno dato esecuzione all’Ordinanza di applicazione della misura cautelare emessa dal G.I.P. del Tribunale per i Minorenni di Firenze nei confronti di due minorenni di origine rumena, ritenuti responsabili del reato di rapina.
Il provvedimento è stato emesso al termine di una complessa ma efficace attività d’indagine, conclusasi nel giro di meno di un mese, sviluppata dai Carabinieri del Comando cecinese, coordinata dal Procuratore della Repubblica presso il Tribunale per i Minorenni del capoluogo toscano, dott. Antonio Sangermano.
Questi i fatti. Nel pomeriggio del 9 novembre scorso, un 18enne di Cecina è stato adescato da una 16enne, che conosceva e nei cui confronti aveva nutrito in passato dei sentimenti. La ragazza gli ha chiesto di incontrarsi alla stazione ferroviaria di Cecina.
Il giovane si è presentato all’appuntamento ma anziché trovare la ragazza, ad attenderlo vi erano due minori di 15 e 17 anni, di origine rumena, che senza esitazione lo hanno aggredito, uno di loro puntandogli un coltello al fianco sinistro, gli ha intimato di consegnare portafogli e cellulare. I giovani, rendendosi conto che all’interno del portafogli non vi erano contanti ma solo una carta di debito, sempre sotto minaccia del coltello e intimidazioni di ogni genere lo hanno accompagnato a piedi verso il vicino ufficio postale e una volta acquisito il PIN, uno di loro ha prelevato dallo sportello Bancomat prima 100 euro poi, non contento, altre 500 euro. Nel congedarsi i due minori gli hanno intimato di cancellare le conversazioni whatsapp avute con la 16enne e di non denunciarli minacciandolo di morte. Il 18enne, all’inizio scioccato, ha trovato poi la forza di raccontare l’accaduto alla madre e alla nonna materna e quest’ultima lo ha convinto a recarsi presso la Stazione Carabinieri di Cecina a denunciare l’accaduto.
I militari, dalle testimonianze rese dal giovane si sono sin da subito messi alla ricerca dei due minori, riuscendo a ricostruire la dinamica dell’accaduto. Per i due minori il G.I.P. ha disposto il collocamento in comunità.
La ragazza è indagata in stato di libertà.