Manifatturiero, negli ultimi 10 anni la Toscana ha perso il 9,6 % di imprese
L’industria manifatturiera toscana, una delle colonne portanti del Paese con il 9,5% di aziende sul totale manifatturiero in Italia, nel III trimestre 2020 ha registrato 45.072 imprese attive, in calo del -0,7% rispetto al 2019 e del -9,6% sul 2010 (la media nazionale è del -13%). Un dato che conferma la regione come una delle principali aree produttive del Paese (3a in Italia per numero di aziende manifatturiere), posizionandola al 18° posto per tasso di calo più marcato dal 2010 a oggi. La fotografia[1] realizzata da Studio Temporary Manager, società specializzata nei servizi di temporary management al fianco delle aziende in difficoltà, mostra come gli imprenditori nell’ultimo decennio si siano trovati impreparati a dover gestire le proprie aziende. Realtà per lo più familiari, spesso con figure manageriali inadeguate, soprattutto a livello direttivo, aziende quindi poco competitive, con una visione all’internazionalizzazione talvolta non ben pianificata e con una scarsa propensione agli investimenti in innovazione tecnologica. A questi aspetti si aggiunge anche il mancato ricambio generazionale (a cui andrà incontro il 50% delle aziende italiane entro il 2025), dove gli imprenditori, nonostante l’età, sono sempre più restii a pianificare il passaggio del testimone. Una situazione di crisi su cui la pandemia da Covid-19 potrebbe ulteriormente impattare.
Ritornando ai dati elaborati da Studio Temporary Manager, tutte le province toscane negli ultimi 10 anni hanno registrato un calo delle imprese manifatturiere attive, con i valori più alti a Siena (-18,9%), Lucca (-15%) e Pisa (-13,7%). Seguono Pistoia (-12%), Livorno (-11,7%), Grosseto (-10,9%), Arezzo (-9,4%), Firenze (-7,9%), e a chiudere Massa-Carrara (-6,6%) e Prato (-3,4%). Firenze (13.427) e Prato (7.975) si confermano, invece, i territori con il numero più alto di aziende del settore.
“Il Covid-19 ha generato una crisi globale, che può ‘mordere’ più a fondo e pericolosamente per la sopravvivenza dell’azienda, e questo dipende anche da quanto impreparati si è arrivati alla stessa, se l’azienda porta dietro di sé problemi atavici irrisolti o una finanza gestita poco oculatamente – ha dichiarato Gian Andrea Oberegelsbacher, Socio e AD dello Studio Temporary Manager – La crisi può essere una fonte di stimolo per riguardare alla propria realtà con occhi esterni e non coinvolti affettivamente, per risolvere non solo la gestione della crisi attuale, ma i problemi perduranti insiti in ogni impresa e difficili da risolvere da chi ci lavora dentro, con approcci più manageriali. In questi casi è importante avere alla guida manager esperti, in grado non solo di rilanciare l’azienda, ma anche di dare nuovi stimoli all’imprenditore stesso.”
PROV |
Num. Imprese attive Industria manifatturiera III Trim. 2020 |
Var.% III trim. 2020 / 2019 |
Var. % III trim. 2020 / 2010 |
SI |
1.994 |
-0,5% |
-18,9% |
LU |
4.198 |
-0,2% |
-15,0% |
PI |
4.139 |
-0,8% |
-13,7% |
PT |
3.571 |
-1,4% |
-12,0% |
LI |
1.882 |
0,9% |
-11,7% |
GR |
1.329 |
0,4% |
-10,9% |
AR |
4.485 |
-1,4% |
-9,4% |
FI |
13.427 |
-1,2% |
-7,9% |
MS |
2.072 |
0,7% |
-6,6% |
PO |
7.975 |
-0,3% |
-3,4% |
TOT. TOSCANA |
45.072 |
-0,7% |
-9,6% |
Elaborazione Studio Temporary Manager su base dati InfoCamere – Movimprese
Fonte: Studio Temporary Manager