La Toscana pianifica le strategie per l’emergenza Covid-19
E’ iniziato con un’audizione dell’assessore alle Politiche sociali Serena Spinelli il lavoro che la commissione Sanità, presieduta da Enrico Sostegni (Pd), ha messo in cantiere sui temi delle residenze sanitarie assistite e della non-autosufficienza. Come ha spiegato Sostegni, “puntiamo a un percorso di lavoro comune con la Giunta regionale per riflettere su questi temi fondamentali, che richiedono qualche risposta nuova in questa legislatura, sia per la programmazione che per la messa a punto di eventuali interventi normativi”.
Le Rsa in Toscana sono attualmente 322. Di queste, 102 sono strutture a titolarità pubblica, 220 private. I posti letto contrattualizzati sono oltre 12.000, con 13 posti letto ogni 10.000 abitanti.
E sono le Rsa ad avere pagato, anche in Toscana, un alto tributo all’emergenza Covid. L’assessore ha spiegato che in questa fase, al 30 novembre, gli ospiti delle Rsa risultati positivi al Covid sono il 16,97 per cento nell’Area vasta centro, il 15,38% nell’area ovest e l’8,5% nella sud-est. I deceduti positivi al coronavirus risultano essere 253, di cui 62 deceduti in ospedale. Spinelli ha ripercorso le misure di contenimento decise nella prima ondata di contagio, poi allentate durante l’estate.
“Con la ripresa della pandemia a ottobre abbiamo impedito l’accesso ai familiari – ha detto – e abbiamo dotato le strutture di test rapidi che eseguiamo sia sugli operatori che sugli ospiti”. Per fronteggiare l’emergenza sono stati disposti un incremento dell’assistenza e l’individuazione di “bolle Covid”, cioè di settori separati per i malati Covid. In alcuni casi si è proceduto a individuare strutture occupate totalmente da malati e altre Covid-free, con alcuni spostamenti di pazienti. Quando il livello di assistenza per i contagiati non è adeguato, si hanno a disposizione prima le cure intermedie e poi l’ospedale. L’assessore ha comunicato che la Regione Toscana ha stanziato 884 mila euro per dotare le Rsa di strumenti utili a far comunicare i pazienti con le loro famiglie, come i tablet.
“Stiamo valutando con il settore del rischio clinico la possibilità di introdurre le cosiddette ‘stanze degli abbracci’ – ha proseguito –. Non tutte le residenze hanno però le caratteristiche adatte per poterle ospitare”. “Sicuramente la situazione ci preoccupa – ha detto ancora Spinelli – e cerchiamo di monitorarla strettamente”. Quanto ai nuovi focolai registrati nelle Rsa di Cupolina e Casa Belvedere, su cui ha chiesto notizie Giovanni Galli (Lega), l’assessore ha spiegato che si tratta di focolai venuti alla luce in fase di tracciamento, e che si è subito proceduto all’isolamento, ad aumentare il personale sanitario e a individuare le bolle Covid.
Fonte: Consiglio regionale della Toscana - ufficio stampa