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Da Libera Firenze la lettera aperta sul caso Sguanci

Ieri, mercoledì 2 dicembre 2020, Libera Firenze - lista civica, ambientalista, autonomista di Firenze - ha depositato presso il Consiglio regionale, il Comune di Firenze, la Prefettura, la Procura, una raccolta di considerazioni giuridiche, non solo politiche, contro il doppio incarico di Maurizio Sguanci. Oggi la rendiamo pubblica integralmente, in allegato. Sguanci, eletto direttamente dai cittadini nel 2019 come presidente del Quartiere 1 Centro Storico di Firenze, è diventato lo scorso ottobre anche consigliere regionale, in sostituzione di Stefania Saccardi.

La lettera aperta di Libera Firenze evidenzia tre punti critici:

1) il Consiglio regionale, convalidando l'elezione di Maurizio Sguanci, ha messo in pericolo i principi di "buon andamento e imparzialità dell'ente regionale", nonché di "libero espletamento della carica elettiva", che sono previsti dalla legge 165/2004.

2) Il presidente di quartiere, secondo lo Statuto e i Regolamenti fiorentini, dovrebbe essere considerato a tutti gli effetti un amministratore comunale e di conseguenza il suo doppio incarico dovrebbe essere vietato ai sensi dell'art. 65 del Testo Unico degli Enti locali (D.Lgs 267/2000).

3) C'è già una giurisprudenza estensiva, in materia di incompatibilità, e questa vale anche per i consiglieri regionali supplenti, come Maurizio Sguanci.

Dal Consiglio regionale e dai diversi organi del Comune di Firenze coinvolti, ci aspettiamo risposte chiare e anche in tempi brevi, considerando che è ormai ben più di un mese che Libera Firenze e altri, sui media e nelle reti sociali, avevano sollevato il grave problema (cfr. https://diversotoscana.blogspot.com/2020/10/il-caso-maurizio-sguanci.html).

In conclusione un'ultima considerazione che è riportata anche nella lettera aperta. Per il momento siamo di fronte a un caso di totale insensibilità istituzionale da parte dello Sguanci che si è trovato investito del doppio incarico. In attesa di un passo indietro da parte del diretto interessato, in cui tutti continuiamo a sperare, tocca però alle istituzioni reagire. Non aggiriamo i problemi giuridici (come purtroppo si è cercato di fare con quelli politici), perché ne deriverebbe la riduzione della legalità a un suo farsesco travestimento.

Fonte: Libera Firenze - Lista civica ambientalista autonomista

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