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Covid, Confesercenti Firenze: "Riaprire subito e in sicurezza"

C’è solo un elemento certo nella fase politica molto confusionaria che stiamo vivendo: il meccanismo “semaforico” dell’Italia divisa per fascia rossa, arancio, gialla fa acqua da tutte le parti.

Condividiamo quanto dichiarato dal Presidente Confesercenti Toscana Nico Gronchi, che ha chiesto al Presidente della Regione Toscana Eugenio Giani la riapertura subito, venerdì o al massimo sabato, ed in sicurezza del mondo del commercio senza aspettare ancora timbri, lettere, commissioni e burocrazia.

Abbiamo visto nel weekend Regioni come Lombardia e Piemonte in cui, con il passaggio da zona rossa ad arancione, è già partito lo shopping natalizio, nonostante il numero complessivo di contagiati su base giornaliera sia ancora molto più alto della Toscana.

Per non parlare degli incredibili assembramenti (zona rossa) di Napoli, senza alcun controllo (e poche mascherine) in concomitanza con la scomparsa di Diego Armando Maradona.

Noi lo avevamo denunciato subito, ma adesso lo hanno capito tutti: è soprattutto il meccanismo burocratico e barocco del passaggio da una zona all’altra, con monitoraggio 15 giorni, riunione settimanale del CTS, successivo balletto ordinanza tre Ministero della Salute e Regione a lasciare del tutto interdetti.

Un meccanismo stop and go che mortifica ed annichilisce il lavoro, l’impresa, gli investimenti e chiunque progetti di continuare a mandare avanti la propria attività autonoma.

Tra impegni assunti dal Governatore Giani e prossima approvazione del DPCM Natale le attività delle Toscana ripartiranno, certo, sicuramente anche da questo week-end, e almeno fino a ridosso della principale festività.

Ok, ma dopo?

Ormai abbiamo tutti capito che la luce in fondo al tunnel è ancora piuttosto lontana e che il complesso meccanismo della vaccinazione di massa potrà dispiegare i propri effetti solo nel corso di tutto il 2021.

Occorre quindi mettere in campo una nuova politica di convivenza con il virus. Fatta di nuovi strumenti normativi, che non possono limitarsi a divieti e limitazioni all’attività di impresa. Ma anche di aiuti veri, concreti, sostanziali, che non tengano conto, per esempio del Codice Ateco, ma del calo sostanziale del fatturato.

E di interventi seri sul taglio affitti commerciali, azzeramento tasse 2021, Web tax e credito, con azzeramento regole di Basilea. Abbiamo poco tempo davanti a noi per salvare il salvabile. Più politica e scelte coraggiose, meno accanimento burocratico, please.

Fonte: Ufficio Stampa Confesercenti

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