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Giorgio Morales, addio all'ex sindaco di Firenze

giorgio morales

Nell'immagine Giorgio Morales è il secondo da destra

E' morto l'ex sindaco di Firenze Giorgio Morales a 88 anni. Socialista, fu eletto primo cittadino di Firenze due volte: nel 1989 succedette a Massimo Bogianckino, che dovette lasciare per un infarto, sostenuto da Pci, Psi, Psdi e Pli, nel 1990 formò poi una giunta di pentapartito (Dc, Psi, Pri, Psdi e Pli). Ricandidatosi nel 1995 sotto le insegne di Forza Italia, fu sconfitto da Mario Primicerio.

Come afferma Wikipedia: Fu eletto consigliere comunale a Firenze ininterrottamente tra il 1975 ed il 1989. Ricoprì l'incarico di assessore al decentramento nel 1975, con sindaco Elio Gabbuggiani, per poi divenire vicesindaco dal 1979 al 1983. Nelle giunte presiedute da Bonsanti, Conti e Bogianckino fu assessore alla cultura.

Così il sindaco Dario Nardella: "Addio a Giorgio Morales, sindaco dal 1989 al 1995. Ricordo con commozione la sua ultima visita a Palazzo Vecchio in occasione del compleanno di Primicerio. I fiorentini lo piangono nel ricordo profondo della sua dedizione al servizio della città. Alla famiglia giunga il nostro più sincero cordoglio".

I COMMENTI

“Una perdita gravissima, che mi riempie di dolore e di amarezza. Con Giorgio Morales se ne va un pezzo della nostra migliore storia politica e amministrativa. Un grande uomo e una figura istituzionale che ha lasciato il segno nella città di Firenze e nella Toscana”.

Queste le parole del presidente Eugenio Giani appena appresa la notizia della scomparsa di Giorgio Morales.

“Il dolore è affiancato all’orgoglio per essergli stato vicino dal punto di vista politico e umano – ha proseguito Giani – E’ stato lui il primo a credere in me ancora inesperto e affidarmi un ruolo di grande responsabilità chiamandomi in giunta nel ‘93 come assessore alle infrastrutture e alla mobilità. Insieme a lui ho vissuto quella mia esperienza sentendo il conforto, quasi paterno, e il sostegno della sua grandissima stima nei miei confronti.

Con lui ho condiviso tutta l’esperienza socialista; Morales era arrivato al partito dopo il suo impegno nel mondo laico e progressita che lo aveva portato nei movimenti che si ispiravano al socialismo liberale dei fratelli Rosselli. Abbiamo quindi condiviso l’esperienza dei socialisti della sinistra che si rifaceva a Riccardo Lombardi.

"A lui dobbiamo l’impegno straoridnario nella trasformazione che caratterizzò il passaggio dalla Prima alla Seconda Repubblica - prosegue Giani - Ricordo le burrascose riunioni di quei momenti nelle quali lui sempre con rigore, visione strategica e determinazione portava avanti passaggi fondamentali: il Piano regolatore di Firenze del ‘92 e ‘93 con l’approvazione del piano di recupero che oggi vede il palazzo di Giustizia, il decentramento delle tre facoltà a Novoli. E’ di allora la scelta della realizzzione del parco di San Donato. E’ con lui che, quando ero assessore alla mobilità, facemmo la scelta di rinunciare al progetto di metropolitana, troppo costoso, e passare alla tranvia di cui elaborammo il primo progetto Firenze - Scanidcci che poi il Governo finanziò".

"Nel ‘95 Morales interruppe la sua esperienza politica e amministrativa e con grande dignità tornò a esser dirigente in Regione Toscana, in quella Regione per la quale era stato tra i protagonisti e ispiratori dello Statuto, la sua prima stagione, nel 1970, insieme a Elio Gabbuggiani e Romano Fantappiè.

Non ho mai interrotto i miei colloqui e i rapporti di vicinanza con lui - conclude Giani - grazie a un legame franco e stretto che mi ha porato a sentirlo fino a pochi giorni fa. Lo ricorderemo come è doveroso con inziative adeguate che organizzerò quanto prima".


"Apprendo della scomparsa di Giorgio Morales ed esprimo il mio cordoglio personale e di tutto il Consiglio regionale della Toscana alla famiglia e alla città di Firenze, di cui è stato per ben due volte sindaco". Così il Presidente del Consiglio regionale della Toscana Antonio Mazzeo ricorda la figura di Giorgio Morales oggi scomparso a Firenze. "L'istituzione regionale - aggiunge Mazzeo - lo vuole ricordare con affetto per l'impegno profuso nel ruolo di Difensore civico della Toscana, che svolse con competenza e grande passione".

"Con Morales se ne va una figura legata in maniera appassionata alla vita civica di Firenze - prosegue Mazzeo, - un amministratore che ha inteso la vita politica come azione di servizio in favore della propria comunità. Un socialista e un riformista autentico, che come tale ha sempre ricercato nella propria azione politica e amministrativa la soluzione più utile per migliorare concretamente la vita delle persone rappresentate e amministrate".


“Apprendo con grande dispiacere della scomparsa di Giorgio Morales, a lungo assessore alla cultura di Palazzo Vecchio, prima di diventare sindaco della nostra città e, successivamente, presidente dell’Irpet e difensore civico della Regione Toscana. Con la scomparsa di Morales – spiega il presidente del Consiglio comunale Luca Milani – perdiamo un importante amministratore, scrupoloso ed attento alle vicende che hanno interessato la nostra città. Sindaco dal 1989 al 1995 ha attraversato un periodo politico travagliato mettendosi sempre al servizio della comunità. È stato anche semplice consigliere comunale dal 1995 al 1999 continuando sempre a dare il suo importante contributo per l’amministrazione di Firenze. Il Consiglio comunale di Firenze – conclude il presidente Luca Milani – lo ricorderà anche nella prossima seduta. Alla famiglia giunga il nostro più sincero cordoglio”


“La Lega Salvini Firenze - dichiarano i consiglieri del Gruppo in una nota - ricorda l’ex Sindaco di Firenze Giorgio Morales, che governò anni difficili per Firenze come per l’Italia. Mancheranno il suo profondo rispetto per le istituzioni, nonché la sua dedizione per il servizio alla città. Esprimiamo - concludono - condoglianze e cordoglio alla famiglia”.


La Federazione Metropolitana del PSI di Firenze e tutti i socialisti fiorentini partecipano al dolore della famiglia e della città per la scomparsa di Giorgio Morales.

Morales ha dedicato la sua vita alla città di Firenze come consigliere comunale, assessore, vice sindaco e sindaco dal 1989 al 1995 governando Firenze con impegno e saggezza ed ottimo Difensore Civico della Regione Toscana.

Firenze perde un grande uomo, un socialista convinto, colto e preparato che ha rappresentato, per molti anni, la sinistra riformista ed il mondo laico della città di Firenze.

Alla famiglia giunga il più sincero cordoglio mio personale e di tutti i socialisti fiorentini.

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