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Contro la pena di morte, le iniziative delle Cities for Life toscane

Città per la vita, in qualche modo illuminate nei monumenti e dai gesti, anche nel tempo dell'emergenza sanitaria, per dire non alla pena di morte. Quest'anno la Giornata Internazionale di “Cities for Life”, Città per la Vita - Città contro la Pena di Morte, si terrà lunedì 30 novembre, in una forma diversa rispetto agli anni scorsi a motivo dell'epidemia.

In particolare verrà attivato un webinar, #STANDFORHUMANITY#NODEATHPENALTY, dalle ore 17.30 alle 19, al quale si potrà accedere alla pagina del sito della Comunità di Sant'Egidio santegidio.org/stand4humanity oppure attraverso i seguenti link:

in italiano su https://www.santegidio.org/pageID/37908/langID/it/Webinar-Stand4Humanity-NoDeathPenalty.html

in inglese su https://www.santegidio.org/pageID/37908/langID/en/Webinar-No-Death-Penalty-Stand-4-Humanity.html

in spagnolo su https://www.santegidio.org/pageID/37908/langID/es/Seminario-web-No-Death-Penalty-stand4humanity.html

A Firenze, intanto, è stato chiesto alle comunità religiose, di diverse confessioni, a parrocchie e amici, di prevedere nella preghiera un'intenzione particolare per l'abolizione della pena di morte nel mondo, perché sia accolta "la domanda di vita che viene da chi è nel braccio della morte e nessuno debba più morire così".

A comunità religiose sono state affidare intenzioni che sono state anche deposte sulla tomba di Madre Teresa dalle sue sorelle missionarie a Calcutta.

Dai legami con Sant'Egidio a Firenze, nasce il sostegno alla campagna da parte dell'Ijpc - Intercommunity Justice and Peace Center di Cincinnati (Ohio) con incontri pubblici ecumenici e condividendo ogni sforzo per la salvezza di alcuni condannati a morte più anziani, ora ancora più minacciati dai focolai di Covid. Ijpc si collegherà al webinar Stand4Humanity.

A Livorno il Palazzo Comunale si colorerà di blu. All'evento si collegherà il movimento dei Focolari, l'assessore Alessandro Martini per il Comune di Firenze, e il Comune di Vaglia che ha approvato un ordine del giorno in qualità di 'Città per la vita'. In questa giornata, peraltro, numerose città saranno illuminate grazie al programma portato avanti negli anni dalla Regione Toscana e, in particolare, da Eugenio Giani e con la nuova Presidenza dell'Assemblea regionale.

Il webinar internazionale vedrà la partecipazione di numerose associazioni che si battono per l’abolizione della pena di morte. Interverranno rappresentanti delle istituzioni, esperti, attivisti e testimoni della società civile da Africa, Asia, Europa e Nord America, come David Sassoli (presidente del Parlamento europeo), Sandra Babcock, (direttore del Cornell Centre on the Death Penalty Worldwide), Joaquin Martinez (Former death row inmate, exonerated), Suzana Norilihan (lawyer and activist), Navy Pillay (President of international commission against Death Penalty), Krisanne Vaillancourt Murphy (Executive Director of Catholic Mobilizing Network) e Mario Marazziti (Comunità di Sant’Egidio).

Il webinar si concluderà con l’illuminazione straordinaria del Colosseo, simbolo della campagna globale contro la pena di morte. Nel cuore di settimane importanti per la discussione e il voto in corso alle Nazioni Unite sulla moratoria della pena di morte, l’evento – che si svolge il 30 novembre, giorno in cui, nel 1786, venne abolita per la prima volta la pena capitale da uno Stato, il Granducato di Toscana – intende rafforzare il movimento abolizionista e lanciare un messaggio al mondo per la difesa della vita e dei diritti umani anche attraverso la rete di oltre 2.300 “Città per la vita” che la Comunità di Sant’Egidio ha creato negli ultimi anni.

“Ci avviciniamo alla votazione dell’Assemblea Generale delle Nazioni Unite in merito alla Moratoria Universale della pena capitale, mentre – si legge in una lettera del presidente della Comunità di Sant’Egidio, Marco Impagliazzo – aree del mondo segnano nuovi progressi ed altre ancora arretramenti dolorosi. Nel tempo difficile della pandemia è necessario proseguire la battaglia di civiltà per l’abolizione della pena di morte e per una giustizia riabilitativa”.

Fonte: Città Metropolitana di Firenze

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