Rapporto Centro del Sole 24 Ore, fondi europei e investimenti: l'intervista al presidente Giani
Il prossimo numero del Rapporto Centro del Sole 24 Ore, che uscirà venerdì 27 novembre nelle edicole di Emilia Romagna, Lazio, Toscana, Marche, Molise, Abruzzo e Umbria, dedica il focus di apertura all’intervista al presidente della Regione Toscana, Eugenio Giani.
Negli ultimi mesi la Toscana ha già rimodulato 264 milioni di fondi europei del settennato 2014-2020, destinando 115 milioni a un bando che finanzia gli investimenti delle imprese, 10 milioni per l'innovazione digitale, 18,5 milioni per la filiera del turismo e fondi anche per l'agricoltura.
“Combineremo le risorse nazionali per l’emergenza con quelle per lo sviluppo e investimenti che potranno derivare dal bilancio regionale, di fondi europei per il prossimo settennato 2021-2027 e dai programmi Recovery Fund e New Green Deal” spiega Giani al Rapporto Centro. Tra i nodi ereditati dalla nuova Giunta regionale c’è quello delle società fieristiche di Firenze, Arezzo e Carrara, contenitori di saloni espositivi e congressi (65mila metri quadrati coperti a Firenze, di cui 55mila nella storica Fortezza da Basso, a pochi passi dal centro città; 20mila mq ad Arezzo; 34mila a Marina di Carrara) ora falcidiati dalla pandemia che però, già prima dell’emergenza sanitaria, avevano conti poco brillanti e un destino da scrivere. Tutte e tre le società fieristiche sono partecipate dalla Regione (ha il 32% di Firenze Fiera, il 40% di Arezzo Fiere e il 36,4% di Imm- CarraraFiere), insieme con istituzioni locali e associazioni di categoria, e tutte organizzano direttamente un numero limitato di eventi, affittando per lo più gli spazi a società specializzate (come nel caso delle fiere fiorentine della moda affidate a Pitti Immagine).
Il Rapporto Centro di venerdì 27 novembre si sofferma anche sull’olio toscano. Il 2020 è già stato definito «l’anno del riscatto» o «l’annata a cinque stelle»: si risalirà poco sopra i 130mila quintali, con una crescita del 31% (secondo le stime Ismea-Unaprol aggiornate al 13 novembre) o forse addirittura sopra i 140mila quintali come segnalano diverse associazioni. L’andamento è dunque in controtendenza rispetto alle regioni del Sud, che fanno i conti con un’annata di scarica (la Puglia, primo produttore, addirittura -43% a 121mila tonnellate). I 130-140 mila quintali di olio toscano rappresentano un dato in linea con la media degli ultimi sei-sette anni (escluso il 2019). Prima di allora, fino al 2013, la produzione era di gran lunga superiore e raggiungeva i 200-220 mila quintali, ma i cambiamenti climatici e la scarsa cura di molti oliveti hanno ridotto i raccolti.
Il Rapporto illustra i progetti che riqualificheranno Bagno a Ripoli che ospiterà il centro sportivo della Fiorentina «Viola Park» e la Fendi Factory che produrrà le borse del brand nell’area dell’ex fornace Brunelleschi. Rocco Commisso, patron italo-americano della Fiorentina Calcio, costruirà il nuovo centro sportivo da 80 milioni di euro; Fendi, marchio della scuderia francese Lvmh, il più grande gruppo del lusso al mondo, realizzerà uno stabilimento per la produzione di borse e la formazione degli artigiani che vale quasi 60 milioni di euro. Il centro sportivo “Viola Park” si estenderà su 25 ettari, avrà otto campi da calcio, due piccoli stadi (da 1.500 e 3mila posti), aree fitness e terapia, ristoranti, uffici, foresterie, una chiesa e 400 parcheggi collegati con la futura linea del tram. Lo stabilimento di borse Fendi invece occuperà 8 ettari, di cui 1,3 coperti, per i suoi 380 lavoratori, di cui 130 neoassunti. L’area è quella dell’ex fornace Brunelleschi, acquistata all’asta dal brand nel 2017. Un investimento complessivo da 60 milioni con un contributo pubblico di quasi sei milioni.
Infine, il Rapporto presenta anche i dati sull’e-commerce che è cresciuto a livello esponenziale durante l’emergenza Covid. Cresce il business dei pacchi: nella Capitale +345%, a Firenze +286% e a Bologna +219% . È il quadro che emerge dai dati di Poste Italiane sulle consegne dei pacchi b2c (ovvero business to consumer) nel periodo che va da gennaio a settembre scorso. Guardando in particolare al centro Italia, nei nove mesi del 2020, nel Lazio si è registrata una media di incremento tra le province pari al 158% con Roma che ha totalizzato un vero e proprio balzo dei pacchi consegnati, pari al 345 per cento. Anche la Toscana si è distinta per un aumento medio delle province pari al 194% con punte nella provincia di Firenze (+286%) e nella provincia di Prato (+368%) che eguaglia e supera persino Roma. In una regione del Sud come la Campania la media dell’aumento è stata più moderata, pari al 50%, con vette del 103% ad esempio a Caserta. In Emilia Romagna, invece, l’incremento medio è stato del 159% con picchi a Bologna (+219%) e Modena (216%). Allargando la panoramica a tutto il territorio nazionale, nei nove mesi del 2020 i postini hanno consegnato un numero record pari a 53 milioni di pacchi, il 41,6% in più rispetto allo stesso periodo del 2019. Anche le transazioni dell’ecommerce sono cresciute nei 9 mesi del 2020: sono risultati pari a 275 milioni, con una crescita del 60,6% a confronto con lo stesso periodo dell'anno precedente. Il balzo degli acquisti on line ha, infatti, inciso positivamente sulle carte Postepay, usate spesso per pagare on line. Nei nove mesi dell’anno emesse in Abruzzo 50.994 nuove carte, in Campania 252.775, nel Lazio 250.887, in Toscana 107.316, in Umbria 26.676.
Al Rapporto Centro del Sole 24 Ore parla l’amministratore delegato del gruppo Poste, Matteo Fante.
Fonte: Ufficio Stampa