Giornata Internazionale contro la violenza sulle donne: la prima panchina rossa a Pontedera

L'inaugurazione della panchina rossa a Pontedera avvenuta l'anno scorso. Marianna Abbondanza, Rossella Prosperi, Carla Cocilova, Angela Pirri, Domenico Pandolfi, Mattia Belli (foto gonews.it)

Nella provincia di Pisa centinaia di donne hanno chiesto aiuto dall'inizio dell'anno


Inaugurazione della panchina rossa a Pontedera.
Marianna Abbondanza, Rossella Prosperi, Carla Cocilova, Angela Pirri, Domenico Pandolfi, Mattia Belli (foto gonews.it)

Nella Giornata Internazionale contro la violenza sulle donne, Pontedera ha inaugurato la sua prima panchina rossa. Simbolo della lotta a un’emergenza sociale, così come le scarpe rosse, le panchine colorano gli angoli delle città per ricordare non solo chi ha perso la vita, vittime di violenza, ma anche per continuare un percorso di sensibilizzazione e conoscenza.

Presenti questa mattina, nel giardino pubblico nei pressi della Scuola dell’infanzia del Villaggio Piaggio, l’assessore al sociale del Comune di Pontedera Carla Cocilova, l’assessore Mattia Belli, la presidente del consiglio comunale Angela Pirri, i consiglieri comunali Rossella Prosperi e Domenico Pandolfi, e la presidente dell’associazione Eunice Marianna Abbondanza.

E proprio oggi, 25 novembre 2020, l’Italia si è svegliata con la notizia di altri due femminicidi, a Padova e in Calabria. Acuita dal lockdown e dalla convivenza forzata, è un'emergenza che fa risuonare forte la sua sirena, per la quale si sta registrando un abbassamento dell’età delle donne che richiedono aiuto. Un fenomeno terribile che conta, solo dall’inizio del 2020, 91 femminicidi nel nostro Paese.

L’inaugurazione

Nella penombra degli alberi, la panchina rossa che recita “La violenza non è mai amore” ha accolto una rosa bianca, e li è rimasta, per i diritti, per tutte le donne e in memoria di quelle che non ci sono più. Questa sera il rosso continuerà a essere presente a Pontedera, illuminando alcune rotatorie.

(foto gonews.it)

La panchina è chiaramente un simbolo, un elemento molto importante, collocata in un parco pubblico” – ha spiegato l’assessore Cocilova-. La prima ma non l’ultima, poiché l’amministrazione pensa di installarne altre in città, per continuare un percorso di coinvolgimento ma, come ha proseguito l’assessore “l’azione non può rimanere solo quella della sensibilizzazione. Dobbiamo portare avanti un impegno quotidiano, come amministrazione e come rete, composta da associazioni, consultori, sistema socio sanitario, percorsi di codice rosso, centri antiviolenza della Regione”. Diffondere le possibilità di sfuggire alle violenze e “una cultura, che si opponga a questa piaga”.

Il lavoro da fare è ancora moltissimo - ha continuato Cocilova - e molto va fatto a livello di comunità, per diffondere una cultura che è contraria all’odio e alla violenza”.

È un gesto di speranza – ha commentato Marianna Abbondanza, presidente dell’associazione Eunice, attiva da oltre 13 anni sul territorio-. Il rosso in questa giornata rappresenta il sangue delle donne ma la coccarda che testimonia la data è bianca, così come la rosa posta sulla panchina, in segno di speranza”. La panchina si trova in quel luogo proprio perché la sede di Eunice è molto vicina. Diverse donne si saranno trovate a camminare sotto quegli alberi, per questo è nata nell'associazione un'idea verso l’Amministrazione comunale: intitolare quell’area verde a Eunice Itua, vittima di femminicidio nel 2008, da cui prende il nome l’associazione pontederese. “Il percorso delle donne è molto lungo, inizia in vari contesti ma non termina in quel momento. Dopo un periodo di allontanamento dal maltrattante c’è per loro la necessità di riaffacciarsi alla vita, avere un’indipendenza economica e abitativa, uno dei punti più difficili”.

Difficoltà ad allontanarsi da chi fa del male, quando non si sa dove andare. Per questo l’autonomia economica è uno dei punti centrali, come ha proseguito la presidente del consiglio comunale Angela Pirri: “Alla politica bisogna chiedere i finanziamenti, è fondamentale che ci siano fondi stanziati per associazioni, consultori e organizzazioni che lavorano per contrastare la violenza sulle donne”.

Una giornata importante, che ha molti scopi. Mantenere viva la memoria delle vittime, affermare tutto ciò che durante l'anno viene svolto per combattere il problema, sviluppare iniziative per le nuove generazioni, promuovere la conoscenza di tutti i modi e i luoghi dove chiedere aiuto, fare unione contro la violenza.

"La violenza sulle donne, vittime quotidiane di stereotipi, considerarle inferiori - ha concluso l'assessore Cocilova- non può essere la normalità".

La targa sulla panchina rossa di Pontedera (foto gonews.it)

I dati

“Un anno terribile per le donne”, così è stato definito il 2020 dalla Casa della donna di Pisa. Sono 1.296 le telefonate ricevute dalla struttura dall’inizio dell’anno: ben 409 donne hanno chiesto aiuto nella provincia di Pisa, oltre la metà delle quali ha alzato la cornetta nel post lockdown, tra giugno e luglio.

Dal primo gennaio al 15 novembre 312 donne hanno contattato per la prima volta il Telefono Donna, linea di ascolto del centro antiviolenza pisano, e 220 hanno iniziato percorsi di uscita dalla violenza. Il centro pisano ha ricevuto telefonate soprattutto da donne tra i 30 e i 49 anni, ma si registra una tendenza all’aumento per la fascia di età tra i 18 e i 29.
Il 74% di loro è italiana e, quasi nella metà dei casi, si tratta di mamme. La maggioranza lavora, è sposata o convive oppure è separata o divorziata.
Molteplici sono le tipologie di violenze perpetrate sulle donne, ma quella psicologica prevale con l’82,8% dei casi. Seguono la violenza fisica nel 54,2 %, economica (17,1%) e lo stalking (6,3%).
Il coronavirus ha provocato conseguenze anche su questo tema. Ritrovarsi tra le mura di casa, per molte donne, è stato più difficile del previsto. Nella provincia di Pisa 32 hanno chiesto di poter entrare in casa rifugio.

Contatti

Telefono Donna, servizio di ascolto e accoglienza provincia di Pisa: 050 561628

Associazione Eunice, sportello di ascolto a Pontedera : 331 9041621

Numero nazionale di ascolto antiviolenza e stalking: 1522

Margherita Cecchin

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